Amilcare Ballestrieri (Sanremo, 17 settembre 1935 – Sanremo 18 luglio 2023) è stato un pilota eclettico che ha gareggiato nel motociclismo negli anni 60 per poi passare successivamente, negli anni ’70, alle 4 ruote, in particolare al Rally. Lui ed i fratelli Brambilla rappresentarono l’ultima generazione di piloti che, in continuità con gli assi dell’anteguerra come Nuvolari, Varzi e Taruffi, avevano praticato a livello professionistico lo sport motoristico sia a due che a quattro ruote.
Nel motociclismo ottenne buoni risultati: è stato campione italiano della montagna con la MotoBi 175 nel triennio 1962/64, campione italiano juniores classe 175 nel 1964 e ha vinto due volte, nel 1963 e nel 1964, il circuito di Ospedaletti. Tra gli avversari di maggior prestigio che ha incrociato nella sua carriera motociclistica ricordiamo Agostini, Bergamonti, i fratelli Brambilla, Pasolini, Villa.
Poi, negli anni ‘70 Ballestrieri decise di passare alle 4 ruote.
La decisione potrebbe dipendere dal fatto che a Sanremo, sua città natale, si è sempre respirata aria di rally (il Rally di Sanremo è un rally di antiche tradizioni e di rango internazionale, tanto che per molti anni è stato inserito nel calendario del Campionato Internazionale per Costruttori e del Campionato Mondiale Rally) oppure da qualche delusione patita nell’ambito motociclistico.
Riguardo a quest’ultima probabile motivazione ricordiamo che in vista della stagione 1967 la Benelli, a seguito del drammatico incidente occorso al suo pilota Provini al TT, convocò per un test sul circuito di Modena un gruppo di piloti che comprendeva Ballestrieri, già in orbita Benelli essendosi ben distinto alla guida delle monocilindriche 4 tempi della MotoBi, la cugina della casa di Pesaro, e i più noti seniores Bergamonti e Pasolini.
Nonostante gli ottimi tempi ottenuti da Ballestrieri (si vociferava che fosse stato il più veloce), venne ingaggiato Pasolini e di fatto Ballestrieri venne relegato al ruolo di seconda guida. Il pilota sanremese spiegava questo trattamento ingiusto con il fatto che, nonostante la riunificazione tra MotoBi e Benelli, i due marchi vennero mantenuti distinti e la componente MotoBi, di cui faceva parte Ballestrieri, veniva costantemente discriminata.
Comunque, qualunque sia stato il motivo, negli anni 70 il pilota ligure decise di passare alle 4 ruote e iniziò a correre con profitto nei rally tanto da farsi notare da Cesare Fiorio, direttore sportivo della Lancia, che gli propose di sostituire Leo Cella purtroppo deceduto nel corso di una seduta di test con l’Alfa Romeo 33.
Nel Mondiale Rally Ballestrieri ha partecipato a dieci gare dal 1973 al 1977, ottenendo come miglior piazzamento un buon 5º posto assoluto al Rally d’Italia nel 1976 al volante di una Opel Kadett GT/E. Nel 1972, con la Fulvia, riuscì ad aggiudicarsi il Rally di Sanremo in coppia con il navigatore Arnaldo Bernacchini (per lui il “rally di casa” essendo nativo di Sanremo), un successo di prestigio perché all’epoca, pur non essendo una prova valida per il mondiale, il Sanremo era valido per il Campionato Internazionale Costruttori. Fu, questa, una bella soddisfazione perché è stato il primo sanremese a vincere la gara di casa.
Nel 1973 si aggiudicò il Campionato Italiano Rally con la Lancia Fulvia, navigato da Silvio Maiga.
Ballestrieri ha avuto l’occasione di partecipare al Mondiale Rally con 5 vetture differenti: l’esordio avvenne al volante di una Lancia Fulvia 1.6 Coupé HF, per poi passare alla Lancia Stratos HF e alla Lancia Beta Coupé; poi si trasferì all’Alfa Romeo dove gli venne affidato il volante dell’Alfetta GT ed infine passò alla Opel Kadett GT/E preparata da Conrero.
Ad arricchire il suo palmarès ricordiamo che Ballestrieri riuscì a togliersi la soddisfazione di vincere la Targa Florio del 1974 (la 58esima edizione, la prima di quegli anni non valida per il mondiale marche) con Gérard Larrousse su una Lancia Stratos del team Lancia Marlboro.
Amilcare Ballestrieri si è spento nella natìa Sanremo il 18 luglio 2023, alla soglia dell’88esimo compleanno.