Il 6 aprile del 1906 veniva fondata a Napoli una delle prime fabbriche automobilistiche in Italia, la “Società Italiana Automobili Darracq” che produceva su licenza della francese Darracq.
La Automobiles Darracq S.A. era stata fondata nel 1896 dal giovane industriale francese Alexandre Darracq, già titolare di una ben avviata fabbrica di biciclette denominata Gladiatore; la Darracq rimase attiva fino al 1920 quando il gruppo S.T.D. (Sunbeam-Talbot-Darracq), di cui era entrata a far parte, fu assorbito dall’inglese Rootes che non mantenne in vita il marchio francese.
Alla fine del 1906 per motivi logistici (la vicinanza con la Francia) la “Società Italiana Automobili Darracq” venne trasferita a Milano nella zona del Portello.
Purtroppo le vendite si dimostrarono insufficienti ad assicurarne la sopravvivenza perciò alla fine del 1909 la società venne posta in liquidazione; il 24 giugno del 1910 veniva rilevata da un gruppo di imprenditori lombardi che ne mutarono il nome in ALFA (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili).
In qualità di direttore tecnico e capo dell’ufficio progetti venne assunto il geometra Giuseppe Merosi (Piacenza, 8 dicembre 1872 – Lecco, 27 marzo 1956) che vantava esperienze di progettazione in campo motoristico in diverse aziende tra cui ricordiamo la FIAT e la Bianchi.
La prima automobile progettata da Merosi fu l’ALFA 24 HP che ottenne un buon successo. Seguirono altri modelli; nel 1914 Merosi progettò il suo primo motore bialbero a 16 valvole, un 4 cilindri da 4500cc che equipaggiava la GP 1914.
Inizialmente le vendite dell’ALFA andarono a gonfie vele passando dagli 80 esemplari del 1911 ai 272 del 1914, per poi calare ai 207 del 1915; purtroppo con l’entrata in guerra dell’Italia l’ALFA entrò in crisi poiché priva delle risorse necessarie per convertirsi alla produzione bellica.
La proprietà decise pertanto di vendere l’ALFA e nell’agosto del 1915, tramite la Banca Italiana di Sconto, subentrava nella proprietà l’ingegnere Nicola Romeo (Sant’Antimo, 28 aprile 1876 – Magreglio, 15 agosto 1938), originario di Sant’Antimo, un paese della provincia di Napoli.
Inizialmente la produzione si concentrò sulla fabbricazione di munizioni, motori aeronautici e attrezzature per miniera; terminata la guerra Romeo ritornò alla produzione di autovetture e modificò la denominazione dell’aziend in “Alfa Romeo”. L’atto ufficiale di nascita dell’Alfa Romeo è datato 3 febbraio 1918.
Nel 1919 veniva rimessa in produzione l’ALFA 15-20 HP (realizzata nel 1914 su progetto di Merosi) mentre nel 1920 veniva messa in produzione l’Alfa Romeo 20-30 HP, anch’essa progettata da Merosi, il primo modello da strada a essere commercializzato con la nuova denominazione della società.
Nicola Romeo usciva di scena quando l’Alfa Romeo entrava in una grave crisi finanziaria ed incominciò ad indebitarsi con le banche finché la Banca Nazionale di Credito estromise l’imprenditore napoletano.
Da quel momento l’Alfa Romeo diventava di fatto un’azienda controllata dallo Stato.