Il 15 settembre 1963 il 21enne Giacomo Agostini, appena promosso tra i Seniores, debuttava nel Campionato del Mondo al Gran Premio delle Nazioni, sul circuito brianzolo di Monza, con la Morini 250 monocilindrica ufficiale chiamato a dare manforte a Tarquinio Provini che si contendeva il titolo iridato con Jim Redman (Honda).
Appena due settimane prima, il 1° settembre, il giovane bergamasco aveva vinto la gara conclusiva del Campionato Italiano Juniores sul circuito cittadino di Morciano (Rimini) con la Morini Settebello 175 “aste corte“ ufficiale chiudendo così con una vittoria un campionato dominato sin dall’inizio, così come il Campionato della Montagna, con 8 vittorie e due secondi posti.
Prima di quel 15 settembre Agostini era un pilota poco noto, anche agli appassionati di motociclismo che in genere rivolgevano le proprie attenzioni alle gare del Mondiale o alle gare della Mototemporada Romagnola che ospitava sempre i migliori piloti del momento. Ma il giovane debuttante incominciò a farsi notare sin dalle prove guadagnandosi un posto in prima fila.
Allo start Agostini va subito in testa e conduce per due giri ma alla fine del secondo giro è costretto a imboccare la corsia dei box a causa del collettore di scarico che si è allentato ed è costretto al ritiro.
In quei soli due giri iniziali il giovane neo-promosso tra i Seniores aveva fatto vedere di che pasta era fatto mettendosi alle spalle fior di piloti guidati dal suo compagno di marca, il due volte iridato Tarquinio Provini che precedeva Jim Redman, Campione del Mondo in carica in sella alla Honda 4 cilindri ufficiale, moto nella disponibilità anche di Robb, Takahashi e Taveri; e poi Grassetti e Minter con le Benelli 4 cilindri; Malina che finirà la gara in quinta posizione con la CZ; Sheperd e Duff con le MZ bicilindriche due tempi; Ito e Noguchi con le Yamaha RD56 2 cilindri, 2 tempi, alimentazione a disco rotante; e ricordiamo anche Findlay, settimo con la Mondial, Campanelli, ottavo con una MotoBi e il “solito” nutrito drappello di Aermacchi Ala d’Oro monocilindriche aste e bilancieri.
La gara, e la momentanea prima posizione in campionato, andarono a Provini vincitore davanti all’avversario diretto Redman.
Ma a prescindere dal risultato della gara, quel Gran Premio viene ricordato perché quel giorno nacque una stella: Giacomo Agostini detto AGO o, più confidenzialmente, MINO.