Quel giorno si disputava il Gran Premio di Francia; in campionato la Ferrari aveva messo in campo la 641, una monoposto molto competitiva, e aveva affiancato all’attaccante Mansell l’esperto Campione del Mondo Alain Prost.
Nel corso delle prove la pole era stata conquistata da Mansell seguito dalle McLaren/Honda di Berger e Senna e dalla Ferrari del futuro vincitore Prost; in quinta, sesta e settima posizione si erano qualificati gli italiani Nannini (Benetton/Ford), Patrese (Williams/Renault) e Capelli con la Leyton House/Judd progettata da Adrian Newey.
Al via scatta meglio di tutti Berger che va in testa seguito da Mansell, Senna, Nannini, Patrese e Prost.
Al cambio gomme si portano in testa le Leyton House di Capelli e Gugelmin che, contrariamente agli avversari, riescono a preservare le gomme e non si fermano.
Al 54° giro Prost riesce a superare Gugelmin che tre giri dopo sarà costretto al ritiro per problemi al propulsore Judd; Capelli continua a mantenere indisturbato il comando della gara ma nelle fasi finali è costretto a rallentare essendo anche lui vittima di problemi al motore fino a che, a tre giri dalla fine, Prost lo raggiunge, al giro successivo lo supera e va a vincere il Gran Premio davanti allo sfortunato pilota italiano che aveva tenuto il comando per gran parte della corsa.
È la centesima vittoria della Ferrari in un Gran Premio di Formula 1, a 40 anni di distanza dal primo successo ottenuto con la Ferrari da Froilan Gonzalez nel 1951 sul circuito di Silverstone.
Nelle fasi finali della gara anche Mansell sarà costretto a fermarsi per rottura del motore Ferrari.
Alle spalle dei primi due finiranno nell’ordine Senna, Piquet, Berger e Patrese.