Fumio Itō, da non confondere con il quasi omonimo Mitsuo Ito (Iwata, 1° gennaio 1937 – 3 luglio 2019), era nato a Tokio il 10 ottobre 1939. Nel 1955 viene assunto dalla Yamaha come collaudatore; nel 1958 viene inviato negli USA a scopo promozionale.
Al ritorno in patria inizia a gareggiare nelle competizioni nazionali utilizzando una BMW fornitagli da Hermann Rinner della Valcom Trading, l’importatore locale della casa tedesca. Nel 1960 si trasferisce in Europa per partecipare alle gare del Campionato del Mondo e subito si mette in luce qualificandosi terzo in prova, alle spalle delle MV ufficiali, e concludendo la gara al sesto posto al Gran Premio di Francia in sella alla BMW 500 Rennsport, primo pilota giapponese al via di un Gran Premio della classe regina.
Seguiranno due decimi posti in Belgio ed in Olanda, risultati più che apprezzabili se consideriamo la non conoscenza dei circuiti da parte del pilota ed il carattere sostanzialmente privato della squadra che ha in dotazione la moto ufficiale dell’anno precedente (la BMW nel frattempo si era ritirata dalle competizioni iridate) affidata alle cure del solo Rinner.
Nel 1961 ritorna alla Yamaha con la quale partecipa ai campionati mondiali delle classi 125 e 250; nel 1962 la Yamaha non partecipa al Motomondiale per farvi poi ritorno nel 1963 avvalendosi ancora delle prestazioni di Itō.
Nel 1962 la Yamaha aveva impegnato il lungo periodo lontano dalle competizioni iridate per migliorare le proprie moto e tornò in ottima forma nel 1963 quando Itō vinse la classe 250cc a Daytona (USA); il pilota giapponese affrontò poi quella che sarebbe stata la sua migliore stagione iridata vincendo la gara della classe 250 del Gran Premio del Belgio portando così la Yamaha al primo storico successo iridato.
Grazie a questo risultato e a tre secondi posti – di cui uno al prestigioso TT – Itō si classificherà terzo nella classifica iridata, suo miglior risultato in carriera, dietro a Redman (Honda) e Provini (Moto Morini).
A dimostrazione delle sue doti velocistiche e del suo talento, sia in occasione della vittoria in Belgio che del secondo posto al Gran Premio del Giappone – dove concluse la gara alle spalle della Honda di Redman e davanti al compagno di marca Read – Itō fece registrare anche il giro più veloce in gara.
La sua ultima stagione di gare fu il 1964.
Molti credevano che quell’anno Itō avesse il potenziale per lottare per il titolo mondiale nella classe 250; purtroppo cadde e si infortunò nel corso della gara della classe 500cc del GP della Malesia, un Gran Premio non inserito nel calendario del Motomondiale, e pertanto quell’anno riuscì a partecipare solo a due GP, Stati Uniti e Giappone, registrando un ritiro in entrambi. Con questo si chiuse la sua carriera agonistica.
Itō ha trascorso i suoi ultimi anni negli Stati Uniti fino alla sua morte avvenuta in Florida il 10 marzo 1991 all’età di 52 anni.