La Suzuki aveva debuttato nel Motomondiale proprio al Tourist Trophy due anni prima, nel 1960.
Nel Campionato del Mondo del 1962 debuttava una nuova categoria, la classe 50 (le “zanzare”) e sarà proprio questo il terreno di caccia preferito della Suzuki tanto che alla fine dell’anno il pilota della Germania Orientale (conosciuta anche come DDR) Ernst Degner, passato rocambolescamente (qui la sua avventurosa storia) dalla MZ alla Suzuki, riuscirà ad aggiudicarsi il titolo iridato della neonata classe 50 grazie a 4 vittorie tra cui la più prestigiosa fu sicuramente quella ottenuta al Tourist Trophy.
Fu questa la prima vittoria di Degner per i colori della Germania Occidentale e la prima assoluta per la Suzuki.
In merito alle nazionalità, è opportuno ricordare che Degner ottenne la licenza della Germania Occidentale dopo essere fuggito dalla DDR con tutta la sua famiglia.
Una nota statistica su quel Campionato: la prima prova dell’anno, il Gran premio di Spagna, è stato il centesimo Gran Premio della storia del motomondiale.
Al termine del campionato, nelle altre classi, si registrò un dominio della Honda nelle classi 125, 250 e 350, lasciando alla MV Agusta il solo tiolo conquistato da Hailwood nella 500.
Nella 125 ai primi 4 posti della classifica finirono i piloti Honda Luigi Taveri, Jim Redman, Tommy Robb e Kunimitsu Takahashi; 10 gare su 11 vennero vinte da piloti Honda, con l’unica eccezione dell’ultimo Gran Premio dell’anno, il Gran Premio d’Argentina, vinto da Hugh Anderson su Suzuki, che ottenne così anche nella 125 la sua prima vittoria.
La 250 vide l’affermazione di Jim Redman con la Honda che in classifica precedette il compagno di squadra Bob McIntyre (deceduto nel corso della stagione in una gara britannica non titolata).
Nella classe 350 la vittoria arrise a Jim Redman, che fece così doppietta con la 250. Durante le prove del Tourist Trophy trovò la morte Tom Phillis.
Gary Hocking in sella alla MV Agusta si impose nella gara d’esordio della classe 500 al Tourist Trophy, ma quella fu anche l’ultima apparizione del pilota rhodesiano nelle gare del mondiale; Hocking decise infatti di passare alle quattro ruote e trovò la morte prima della fine di quello stesso anno. La morte dell’amico Tom Phillis fu sicuramente una delle cause che lo portarono a prendere quella decisione improvvisa. Le successive 5 gare furono vinte da Mike Hailwood che si aggiudicò così facilmente il titolo iridato.