Tra le Ferrari 512 Sport acquistate dalla scuderia svizzera Filipinetti, quella con il telaio #1048 fu allestita come 512 M all’inizio del 1971 e, prima della 24 Ore di Le Mans, fu ampiamente modificata dall’ingegnere/pilota Mike Parkes proveniente dalla Ferrari e che perciò ben conosceva la vettura.
Tra le modifiche più appariscenti ricordiamo l’adozione di un parabrezza della Porsche 917, 40 mm più basso e 120 mm più stretto dell’originale, e di un’ala posteriore a tutta larghezza.
A causa dell’altezza di Parkes, l’abbassamento del tetto impose la realizzazione di un rialzo a cupola all’altezza della testa; Parkes, infatti, era un pilota particolarmente alto tanto che nel 1966 la Ferrari aveva costruito appositamente per lui una monoposto 312 Formula 1 che disponeva di un telaio allungato con la quale Mike arrivò secondo in Francia, quando sostituì il transfuga Surtees, ed in Italia, quando “scortò” Castellotti fino al traguardo.
Le modifiche complessive furono così estese che l’auto fu opportunamente soprannominata 512 F (F per Filipinetti); con un peso di 800 kg, risultò la Ferrari più leggera tra quelle schierate alla partenza della 24 ore di Le Mans quell’anno; la guida della 512F venne affidata allo stesso Parkes affiancato da Henri Pescarolo.
A quella stessa 24 ore parteciparono la Ferrari 512M Sunoco di Roger Penske
e la Porsche 917 “Maialino Rosa” così soprannominata (altrimenti “Pink Pig”) a causa del colore rosa della carrozzeria sulla quale furono disegnati i tagli della carne, con tanto di descrizioni come “lombata”, “costolette”, “prosciutto”.
Purtroppo la gara iniziò male per la 512 F e durante la rimonta Parkes andò in testacoda danneggiando pesantemente la vettura. Poco dopo le riparazioni, il motore si spense obbligando l’equipaggio al ritiro.
Dopo la deludente prestazione di Le Mans, Filipinetti non schierò più in nessuna gara la vettura che fu venduta negli Stati Uniti nel 1972 dove fece una sola apparizione. Parkes avrebbe dovuto guidarla nella finale della Can-Am a Riverside, ma la vettura venne squalificata per motivi regolamentari.
Da allora la vettura è passata di mano diverse volte prima di essere acquistata da un appassionato canadese all’inizio degli anni ’90 che ci ha gareggiato regolarmente e poi nel 2004 l’ha riportata in Europa per la Le Mans Classic.