La Bugatti, fondata nel 1909, è conosciuta da molti per aver operato sotto la guida del suo fondatore fino all’inizio della seconda guerra mondiale durante la quale, come tante altre industrie, venne convertita alla produzione di materiali bellici; poi, come tutti gli appassionati sanno, nel 1987 il marchio venne rilevato da Romano Artioli.
In realtà nel giugno del 1947 la fabbrica ritornò nelle disponibilità del suo fondatore, ma appena due mesi dopo Bugatti si ammalò di polmonite e in seguito a una embolia rimase semiparalizzato; dopo pochi giorni morì. Gli eredi affidarono la direzione della fabbrica a Pierre Marco, uno stretto collaboratore di Ettore Bugatti.
L’attività venne inizialmente riavviata come sub-fornitrice di carpenteria metallica per conto terzi per poi tornare, nel 1951, alla produzione di automobili con il lancio della Tipo 101, praticamente una Tipo 57 con carrozzeria più moderna che però non ebbe un successo commerciale e nel 1953 la Bugatti cessò la produzione di autovetture.
Ma nel 1956 venne realizzata una monoposto di Formula 1, la Tipo 251, che però si rivelò scarsamente competitiva. La monoposto venne progettata da Gioacchino Colombo (ex Ferrari). Il motore, che erogava una potenza di circa 250 CV, era un otto cilindri in linea da 2431 cm³, con due alberi a camme in testa, doppia accensione ed era montato in posizione posteriore trasversale.
Maurice Trintignant prese parte al Gran Premio di Francia il 18 giugno 1956 a Reims con scarso successo e quello rimase l’unico Gran Premio in cui si vide la T251.
Dopo alcuni altri tentativi di rientrare nel mondo della produzione automobilistica, la Bugatti venne acquisita nel 1963 dalla Hispano-Suiza che ne sospese per sempre la produzione automobilistica.
Nel 1987 l’imprenditore italiano Romano Artioli rilevò i diritti per la produzione di automobili con il il marchio Bugatti e fondò la Bugatti Automobili SpA con sede a Campogalliano, in provincia di Modena. Purtroppo nel 1995 la Bugatti Automobili venne dichiarata fallita; nel maggio del 1998, il gruppo Volkswagen acquistò i diritti legati al marchio Bugatti.