Il SUV compatto, recentemente aggiornato per continuare il suo percorso di successo iniziato nel 2017, è disponibile anche in allestimento N line, che strizza l’occhio al pubblico più sportivo con richiami alla versione pepata da 280 cv ed è qui abbinato alla piattaforma ibrida
SUV compatto fa spesso rima con sportività ed in casa Hyundai non può che essere così. La Kona lo conferma in questo accattivante allestimento sportivo N Line, che conferisce il giusto “gusto” anche all’estetica della vettura, che si conferma grintosa nell’assetto e nelle prestazioni. Difficilmente distinguibili, la pepatissima “N” ha ben 160 cv in più di questa Kona N line 1.0 T-GDI 48V da 120 cv, ma il piccolo tre cilindri svolge bene il suo compito ed è ancor più parco con la piattaforma mild-hybrid.
ESTERNI: SPORTIVA NEL DNA, LA KONA CALA L’ASSO IN ALLESTIMENTO N LINE
La Kona è sicuramente uno dei modelli di maggior successo nell’affollato segmento di appartenenza. Lo dicono i numeri, con ben oltre 200 mila esemplati venduti in circa 3 anni, dal lancio al primo restyling di un paio di anni fa. Il suo look è una delle carte vincenti, compatta, sportiva e con una personalità tutta diversa per la N line, che riprende pari pari la configurazione estetica della Kona N da 280 cv. Prese d’aria aggressive e tre feritoie sulla parte frontale del cofano definiscono un muso piacevole oltre che sportivo, mentre la fiancata si fa premium, grazie ai passaruota ed alla fascia paracolpi laterale in tinta con la carrozzeria.
Troviamo poi cerchi in lega da 18’’ (con un design specifico per la N line) con pneumatici 235/45, fari posteriori a LED, specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente e vetri posteriori oscurati, oltre al tetto a contrasto Phantom Black. Con una lunghezza di 421,5 cm la Kona resta compatta, ma ben piazzata su una larghezza di 180 cm; mentre l’altezza è di 156 cm.
INTERNI: TOCCHI DI “N” IN UN ABITACOLO BUONO, MA NON DA LODE
Partiamo dall’unica vera pecca che si possa rilevare, perché per il resto gli interni della Kona sono assolutamente promossi. Parliamo della “croccantezza” delle plastiche, anche nella zona alta, dove oramai quasi tutte le concorrenti piazzano materiali più morbidi al tatto, per conferire all’abitacolo quella connotazione premium tanto ricercata. Nemmeno con l’ultimo restyling si è deciso di mettere mano a questo aspetto. Poco male, ci verrebbe da dire, perché per il resto tutto è al posto giusto, intuitivo e al servizio di conducente e passeggeri. Il volante sfoggia il simbolo della gamma N di casa Hyundai, come anche il pomello del cambio manuale, davanti al quale troviamo 2 prese USB, una 12 V ed il “vassoio” per ricarica ad induzione. Anche per i passeggeri posteriori, che non hanno le bocchette della climatizzazione dedicate, è però prevista una pratica presa USB. Il quadro strumenti è costituito da un display dalla ottima leggibilità, con il dato del consumo istantaneo sempre visualizzato.
L’allestimento N line prevede una ricca dotazione, che comprende il climatizzatore automatico, il Cluster Supervision (Quadro strumenti LCD a colori ad alta definizione da 10,25’’), il pulsante d’avviamento “Start Button” con Smart Key, la pedaliera sportiva e finiture dedicate con il badge riportato ad esempio sui tappetini.
Per quanto riguarda il bagagliaio, la presenza della batteria del sistema ibrido ruba una manciata di litri sotto al pianale (che è possibile collocare ad altezza della soglia o più in basso per incrementare la capacità di carico), non è previsto quindi il ruotino, ma la capacità dichiarata resta invariata a 361 litri espandibili a 1.143. Lo schienale è abbattibile in porzioni 60:40, mentre a cercare il pelo nell’uovo, manca la pratica apertura centrale, nella zona del bracciolo, che consentirebbe di far passare più comodamente oggetti lunghi, come gli sci. Occorre quindi alternativamente sacrificare un posto abbattendo la pozione più piccola dello schienale, oppure dotarsi di un portasci sul tetto.
ALLA GUIDA: SPORTIVA NELL’ASPETTO, UN BUON COMPROMESSO NELL’USO QUOTIDIANO
Se da fuori Kona N ed N line sono strette parenti, alla guida l’esemplare da noi provato è decisamente più tranquillo. Il piccolo tre cilindri “frulla” agli alti con una discreta spinta, riuscendo però a ben gestire la massa della vettura anche nel traffico cittadino e nei continui start & stop. A tal proposito, rispetto alla versione “liscia”, la mild-hybrid paga solo 28 kg aggiuntivi, salendo da 1.312 a 1.340 in ordine di marcia. In termini di prestazioni la velocità massima è di 180 km/h, mentre lo spunto da fermo a 100 km/h viene coperto in 11,9 secondi, 4 decimi in più della Kona 1.0 T-GDI. I circa 16 cavalli in più del motore elettrico non si traducono infatti in prestazioni più brillanti, ma l’elettronica lavora soprattutto per incrementare efficienza e linearità di erogazione a velocità ridotte.
Se i numeri di base restano quelli, perché il 3 cilindri da 998 cc dispone di 120 cv e 172 Nm, il rapporto di compressione cambia (da 10:10 a 10.5) ed è un indizio del fine tuning che è stato fatto per la 1.0 T-GDI 48V. Di fatto la Kona in questa versione è più a suo agio nel traffico cittadino, ma leggermente meno appuntita nella guida più spinta. Si lascia comunque strapazzare con gusto all’occorrenza, grazie anche ad un ottimo cambio manuale a sei rapporti (anche se a volte pecca in precisione cambiando in zona limitatore) e ad un assetto di compromesso, votato alla guida cittadina, che regge però bene il gioco quando ci si prende gusto tra le curve extraurbane.
Il McPherson anteriore è abbinato ad un meno raffinato asse torcente al posteriore, ma il tutto è molto ben amalgamato e le reazioni allo sterzo e nei cambi di direzione sono buone, mentre l’unico lato negativo è un posteriore piuttosto secco sulle sconnessioni. Buono il mordente della frenata, lo sterzo offre una taratura abbastanza morbido ma si rivela preciso il giusto.
Sono tre le modalità di guida selezionabili, che vanno dalla Sport alla più conservativa Eco. Agiscono sia sulla risposta dell’acceleratore che sulla grafica della strumentazione. In rilascio il sistema ibrido consente di sconnettere il motore termico dalle ruote, e veleggiare (coasting è la definizione che appare anche sul display), a motore acceso o spento a seconda del frangente, migliorando l’efficienza e riducendo leggermente i consumi di carburante.
Un capitolo a parte lo meritano gli ADAS di secondo livello. Il pacchetto è completo, con il cruise control che è solo passivo in abbinata con il cambio manuale. Se non amate gli avvertimenti sonori occorre però disattivare qualcuno dei sistemi, soprattutto il Lane assist, perché potrebbe essere peggio del più severo giudice di gara di Formula 1. Basta infatti avvicinarsi ad una linea per essere richiamati all’ordine, mentre abbiamo trovato comodo l’avviso di ripartenza della vettura che precede, quando si è fermi in coda e si tende magari a distrarsi parlando con i passeggeri.
Ci è piaciuto il sistema audio premium Krell, che suona davvero bene, mentre il sistema di infotainment non eccelle rispetto alla miglior concorrenza, ma non ha nemmeno particolari difetti. Entrando nel dettaglio i comandi vocali non sono di ultima generazione e finiscono per essere utilizzati poco e limitatamente ad alcune funzioni, mentre solo con il Bluelink Connected Car Services si può passare ad un più raffinato riconoscimento vocale online ed accedere a funzioni smart, con quelle di navigazione comprese in un abbonamento gratuito di cinque anni ai Servizi LIVE di Hyundai.
Quanto ai consumi, dal dichiarato che promette fino a 18.3 km/l, si scende nel range dai 14 ai 17 km/l nell’uso quotidiano, con un 15 al litro ad andatura autostradale. Un buon risultato, ma non da lode, mentre in urbano il dato che abbiamo rilevato è di circa 13 km/l.
La Hyundai Kona parte da un prezzo di 23.500 € per la 1.0 T-GDI in allestimento XTECH+. La piattaforma mild-hybid 48 V si paga con 1.350 € aggiuntivi, quindi si sale a 24.850 per la 1.0 T-GDI 48V in analogo allestimento, mentre il listino è di 26.650 €, sia per la X-Line+ che per la N Line+ da noi provata. Come da tradizione, la casa coreana offre ben 5 anni di garanzia, con un massimo di 100 mila km.
In chiusura possiamo dire che della Kona in questa configurazione si è fatta apprezzare soprattutto per l’estetica accattivante e per la doppia anima del piccolo 3 cilindri da un litro, che è silenzioso e pronto anche ai bassi regimi, ma all’occorrenza regge il gioco anche con una guida più sportiva. La piattaforma mild-hybrid è francamente invece rinunciabile, può avere un senso se impatta su eventuali incentivi o accessi a ZTL (sempre più però dedicate alle sole full electric e ibride plug in), mentre dal punto di vista di prestazioni e riduzione dei consumi, i benefici sono davvero poco tangibili.
Infatti, vi ricordiamo che abbiamo già provato la versione Full Electric nella nostra video prova qui di seguito:
Tornando alla nostra Kona, ci sarebbe piaciuto di più, ma qui la tendenza del mercato è opposta oramai da anni, avere una versione a trazione integrale, perché la copiosa nevicata che abbiamo incontrato salendo verso la nostra meta sciistica, ha messo in difficoltà la gommatura invernale ed avrebbe obbligato gran parte dei guidatori a montare le catene. Diciamo che se il SUV è ormai una moda diffusa ed apprezzata da gran parte del pubblico, ci siamo via via allontanati dal concetto iniziale di “veicolo da montagna”.
CI PIACE
– Estetica accattivante, particolarmente in allestimento N line
– Il tre cilindri risponde bene, sia in città che in extraurbano
– Dotazione completa
NON CI PIACE
– Assenza passaggio per gli sci sullo schienale del divano posteriore
– Plastiche rigide
– Avvertimenti sonori che possono farsi invasivi
SCHEDA TECNICA
– Motore benzina 1.0 T-GDI 48V (120CV)
– Trazione anteriore
– Cilindrata 998
– Numero cilindri 3 – 12 Valvole DOHC
– Rapporto di compressione 10,5:1
– Potenza massima 88,3 kW (120 CV) a 6.000 giri/min
– Coppia massima di 172 Nm da 1.500 a 4.000 giri/min
– Potenza massima motore elettrico 12,2 kW (16,6 CV)
– Cambio manuale a 6 rapporti + retromarcia
– Accelerazione da 0-100 km/h, in 11,9 secondi
– Velocità Max 180 km/h
– Consumo medio WLTP 5,461 – 6,127 l/100 km (dichiarato)
– Lunghezza 421,5 cm; larghezza 180 cm; altezza 156 cm
– Capacità bagagliaio 361 litri espandibili a 1.143
– Peso in odm 1.340 kg