Era anche l’anno del debutto della Jordan come costruttore, piloti il belga Bertrand Gachot e l’italiano Andrea de Cesaris.
Nelle prime fasi del Campionato la monoposto sembrava promettente e pertanto aleggiava una bella serenità nel team; tutto sembra andare per il meglio, fino al clamoroso arresto del belga.
Era accaduto che nel dicembre 1990, durante una lite con un tassista nel centro di Londra, Gachot per difendersi aveva spruzzato uno spray urticante negli occhi del malcapitato tassista, ignaro del fatto che quel tipo di bomboletta fosse illegale in Inghilterra in quanto equiparata ad un’arma.
Alcuni mesi dopo, a seguito di un lungo processo, Gachot, venne condannato a 11 mesi di carcere e in seguito, pochi giorni prima del Gran Premio del Belgio (Spa), venne arrestato.
A seguito di questa circostanza iniziava la leggenda di Michael Schumacher in Formula 1.
Il clamoroso arresto di Bertrand Gachot obbligò il team Jordan a trovare con estrema urgenza un pilota per sostituire Gachot in vista del Gran Premio del Belgio.
Il manager tedesco Willi Weber non si fece sfuggire l’occasione contattando Eddie Jordan e proponendogli un promettente pilota proveniente dallo Junior Team Mercedes, campione della F3 tedesca nel 1990 e impegnato nel Campionato del Mondo sportprototipi nel team gestito da Peter Sauber con Heinz-Harald Frentzen e Karl Wendlinger: Michael Schumacher.
Per sostenere la candidatura del giovane e semi sconosciuto pilota tedesco, Weber affermò che il pilota conosceva a menadito il probante tracciato belga per via della vicinanza alla natìa Kerpen e che avesse già percorso il difficile tracciato di Spa-Francorchamps almeno 100 volte.
Jordan si lasciò convincere e venne perciò organizzato un test a Silverstone, costato 80.000 sterline. Il test venne effettuato il 20 agosto 1991, pochi giorni prima della gara.
I tempi realizzati da Schumacher sorpresero positivamente tutti i presenti, tanto che l’ingegnere di pista di Schumi guardò Eddie Jordan e disse: “Eddie, qui c’è qualcosa che non va. O hanno accorciato il percorso o questo ragazzo è incredibilmente veloce.”
Il felice risultato del test ed il finanziamento dell’operazione garantito dagli sponsor Dekra e Tic Tac e dalla stessa Mercedes (circa 150.000 sterline) assicurarono al giovane Schumacher un posto sulla griglia di partenza del Gran Premio del Belgio 1991 dove riuscì a qualificarsi 7°; purtroppo la sua gara durò solo un centinaio di metri, costretto al ritiro per rottura della frizione.
Ma comunque la prestazione del Kaiser non passò inosservata tanto che Flavio Briatore gli offrì subito un contratto per affiancare Nelson Piquet al volante della Benetton B191.
Eddie Jordan rimase fortemente contrariato ma venne tacitato da Briatore che chiuse la questione girando Roberto Moreno (che aveva dovuto cedere il proprio posto all’emergente tedesco) alla Jordan a titolo gratuito, continuando a pagargli l’ingaggio fino al termine della stagione.
Nella successiva gara a Monza Schumacher andò subito a punti davanti al suo compagno di squadra e nelle rimanenti gare si piazzò per altre due volte in zona punti.
E’ doveroso ricordare che all’epoca i punti venivano assegnati ai soli primi sei classificati.