Jarama, 23 maggio 1982, Gran Premio di Spagna. Alla partenza della classe 500, al 14° posto della griglia, si schiera un “insolito” Angel Nieto in sella ad una Honda NS; sarà la sua unica esperienza nella classe regina del Motomondiale.
La partecipazione di Nieto fu appresa dal pubblico spagnolo con grande entusiasmo ma purtroppo la sua gara finì al quarto giro per una caduta, quando sembrava in grado di rimontare, riportando una contusione ad una costola e dolori alla schiena.
Ma come mai il campione spagnolo, specialista delle piccole cilindrate, a 35 anni e con già 10 titoli al suo attivo, si metteva in discussione in una classe così impegnativa come la classe regina e per di più davanti al suo pubblico?
Bisogna tornare indietro di circa un anno, cioè quando si disputò il Gran Premio di Spagna a Jarama nel maggio del 1981; la classe 500 non era stata inserita nel programma di gare con gran disappunto del pubblico, dei media e del RACE (Real Automóvil Club de España), in quanto la RFME (Real Federación Motociclista Española) aveva ritenuto che fosse di scarso interesse per il pubblico spagnolo a causa della mancanza di piloti nazionali militanti nella classe regina del motociclismo.
Il RACE decise allora di regalare ai tifosi spagnoli ciò che invece la RFME aveva negato loro: una gara della 500 con la presenza della maggior parte dei piloti partecipanti al Campionato del Mondo.
Venne trovato nel Banco Atlantico un solido supporto economico e pertanto la manifestazione venne varata come
“Trofeo Banco Atlántico, Omaggio a Nieto e Tormo”.
La gara venne programmata per settembre, subito dopo la fine del Mondiale, con partecipazione a invito con la formula delle due manche; aderirono molti dei leader del campionato del mondo come Barry Sheene, Franco Uncini e il neo Campione del Mondo Marco Lucchinelli, tranne Roberts, Mamola, Crosby e Ballington che erano già partiti per i loro paesi d’origine.
Naturalmente si fece di tutto per portare in griglia Angel Nieto che trovò un valido alleato nel suo grande amico Marco Lucchinelli che convinse Roberto Gallina, del team Suzuki Nava Olio Fiat, a concedere allo spagnolo l’uso di una moto; gliene venne concessa una dell’anno precedente in quanto esisteva il vincolo per cui solo i piloti sotto contratto Suzuki potevano guidare le moto ufficiali.
E Nieto non deluse chi aveva creduto in lui e tanto meno il pubblico degli appassionati accorsi.
Con una moto del 1980 che aveva guidato per la prima volta solo tre giorni prima, il giovedì prima della gara, nella prima manche arrivò quinto dopo aver comandato la corsa per alcuni giri mentre nella seconda arrivò secondo dietro Barry Sheene.
Era apparso evidente che Nieto era dotato del talento giusto per guidare con successo qualunque tipologia moto, non solo le “piccole” 50 e 125.
Con queste premesse, per intercessione del re Juan Carlos che aveva ottenuto la revoca delle restrizioni all’importazione in Spagna delle motociclette Honda, in occasione del Gran Premio di Spagna del 1982 venne fornita a Nieto la Honda NS 500 di scorta di Marco Lucchinelli.
E lì sappiamo già come andò a finire.