Il 6 novembre 2022, finendo al nono posto a Valencia, atto finale del Campionato del Mondo, Francesco Bagnaia su Ducati si laureava Campione del Mondo della MotoGP; finalmente, 50 anni dopo Agostini – che nel 1972 aveva conquistato l’iride con la MV Agusta 500 – un pilota italiano su moto italiana era Campione del Mondo della classe regina.
Ancor prima di loro vogliamo ricordare Umberto Masetti con la Gilera 500 4 cilindri (1950 e 1952) e Libero Liberati, anche lui su Gilera, nel 1957.
Dopo un avvio di campionato molto altalenante caratterizzato da una non ancora perfetta messa a punto della sua Ducati Desmosedici e da qualche suo errore in gara con conseguenti cadute, ma anche da un paio di vittorie, a jerez e al Mugello, Francesco Bagnaia, coadiuvato da una Ducati diventata una macchina da guerra, incominciava una strepitosa rimonta che lo portava prima a recuperare ben 91 punti sul leader temporaneo della classifica, il francese Fabio Quartararo su Yamaha, per poi superarlo fino ad arrivare al penultimo Gran Premio della stagione, in Malesia sul bellissimo circuito di Sepang, dove, con un bottino di ben 7 vittorie, un secondo e due terzi posti e piazzamenti vari, consolidava il suo vantaggio portandolo a 23 punti, solo 2 dalla certezza aritmetica della conquista del titolo.
Infine il 6 novembre, a Valencia, il Gran Premio decisivo per l’attribuzione del titolo iridato.
E così dopo 50 anni dall’ultimo titolo di Agostini con la MV, dopo 15 anni dalla conquista dell’unico titolo iridato piloti conquistato dalla Ducati nel 2007 con Stoner e dopo 13 anni dalla conquista del titolo di Campione del Mondo di un pilota italiano, Rossi nel 2009 con la Yamaha, finalmente un altro pilota italiano alla guida di una moto italiana sono andati ad arricchire il già ricco palmarès del motociclismo nostrano che registra i suoi primi trionfi già dalla prima edizione del Motomondiale, nell’ormai lontano 1949.