Nel 1971, in virtù delle sue buone prestazioni offerte nel 1970 alla guida di una privatissima Yamaha TD2 250, Jarno Saarinen riceve l’appoggio della “Arwidson & Co.”, importatrice finlandese della Yamaha, che gli mette a disposizione una 250 TD2B e una 350 TR2B.
E Jarno non disattese le promesse rivelandosi come una concreta promessa del motociclismo vincendo i Gran Premi della 350 a Brno e a Monza beneficiando in entrambe le occasioni del ritiro di Agostini per noie meccaniche, e poi confermandosi con la sua prima vittoria in 250 al Gran Premio di Spagna.
Con due vittorie, un secondo posto, un terzo e un paio di piazzamenti Saarinen finì il campionato della 350 al secondo posto alle spalle di Agostini candidandosi come il più qualificato sfidante dell’asso di Lovere per il titolo del 1972.
E quello fu l’anno della consacrazione che si concluderà con la strepitosa tripletta di Pesaro.
Il confronto diretto tra l’asso finlandese e quello italiano è accesissimo già dal primo Gran Premio della stagione, il Gran Premio di Germania che si disputa sull’impegnativo e pericoloso circuito del Nurburgring; al via Agostini cerca subito di mettere le distanze tra sé e il finlandese ma Saarinen non lo molla e dopo un sorpasso decisivo andrà a vincere lasciando Agostini a poco più di 5 secondi.
E questa volta senza essere favorito dal ritiro dell’avversario.
Ci saranno altre vittorie in Francia e in Cecoslovacchia e ottime prestazioni che gli frutteranno ancora una volta il secondo posto nella classifica finale della 350.
A questo successo parziale Jarno abbinerà il titolo iridato della 250, l’ingaggio della Benelli per la gara di Pesaro dove, dopo aver dominato nella 250 con la Yamaha, batterà Agostini sia nella 350 che nella 500 con le rinnovate 4 tempi pluricilindriche della casa del leoncino e infine l’ingaggio della Yamaha ufficiale con la quale nel 1973, dopo aver trionfato a Daytona (primo pilota europeo nella storia della mitica gara americana) e ad Imola con la “piccola” 350 , porterà al debutto vincente la 500 4 cilindri due tempi.