Il 17 luglio 1954 sul circuito di Silverstone si disputava il Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1, quinta gara della stagione.
In questa gara la Vanwall faceva debuttare la sua monoposto di Formula 1 affidandola alla guida di Peter Collins che, dopo essersi qualificato con un onorevole 11° tempo, sarà costretto al ritiro per noie al motore.
Le Mercedes di Fangio (che alla fine dell’anno risulterà per la seconda volta Campione del Mondo) e Kling non non riuscirono a bissare la strepitosa doppietta ottenuta all’esordio nel Gran Premio di Francia a Reims; arriveranno rispettivamente 4° e 7°.
La vittoria arrise invece a Froilan Gonzalez su Ferrari, il pilota che aveva regalato alla casa del Cavallino la prima vittoria nel Campionato del Mondo, anche quella volta a Silverstone, nel 1951; questa però resterà la sua seconda ed ultima vittoria in carriera.
Al traguardo l’argentino era seguito dal compagno di squadra Mike Hawthorn e dal giovane connazionale Onofre Marimon su Maserati, al suo secondo ed ultimo podio in carriera, che purtroppo perderà la vita due settimane dopo durante le prove del Gran Premio di Germania.
E proprio quest’ultimo si renderà protagonista di una impresa che risulta insuperata ancora oggi: a causa del ritardo nell’arrivo della bisarca Maserati al circuito, Ascari (in prestito dalla Lancia non ancora pronta per il debutto in pista), Villoresi e Marimon furono costretti a partire dal fondo dello schieramento; il giovane argentino concluse la gara, come abbiamo visto, con la conquista di un eccezionale terzo posto riuscendo a risalire dal 28º al 6º posto nel corso del primo giro, stabilendo così il record del maggior numero di posizioni guadagnate in un solo giro, 22, per poi guadagnare altre tre posizioni nel corso della gara arrivando a 25 complessivamente. Impegnato in questa sbalorditiva rimonta Marimon riuscì a stabilire anche il giro più veloce, il suo primo ed unico, sia pure in coabitazione con altri sei colleghi, come vedremo in seguito.
Ma sarà il suo connazionale Roberto Mieres, anche lui alla guida di una Maserati, a stabilire il record assoluto di questa speciale prestazione per aver guadagnato ben 26 posizioni arrivando sesto dopo essere partito dalla 32esima posizione in griglia.
Ma l’episodio che rese veramente unico lo svolgimento di questo Gran Premio si verificò quando i cronometristi comunicarono che ben sette piloti avevano fatto registrare lo stesso miglior tempo sul giro in 1’50”; un fatto più unico che raro dovuto sicuramente ai sistemi di rilevamento cronometrici manuali del tempo, un sistema alquanto “approssimativo” rispetto ai sofisticati sistemi dei nostri giorni che possono arrivare a stimare il millesimo di secondo e per di più non sono basati sui tempi di reazione dei commissari.
All’epoca, oltre ai punti assegnati ai primi cinque classificati, veniva assegnato un punto anche al detentore del giro più veloce e il regolamento stabiliva che nel caso che più piloti avessero ottenuto il miglior giro veloce con lo stesso tempo il punto sarebbe stato ripartito.
Pertanto Ascari (Maserati), Behra (Gordini), Fangio (Mercedes), Gonzalez (Ferrari), Hawthorn (Ferrari), Marimon (Maserati) e Moss (Maserati) dovettero dividersi il punto conquistando 0,14 punti ciascuno.
In questa gara ricca di record e primati non vogliamo dimenticare di citare il primo ed unico giro veloce in gara per la Gordini e per il suo pilota Jean Behra ma anche il primo miglior giro in carriera per Hawthorn e Moss.