Tuono, a Noale, è un nome che identifica un prodotto strepitoso, con 20 anni di storia alle spalle. Factory, invece, definisce quanto di più prestigioso Aprilia riesca a creare per soddisfare le necessità dei Rider più esigenti. L’unica variazione sul tema, è la cilindrata: sì, perché ora anche Tuono 660 è “Factory”.
La “Tuonina” – come ci piace definirla – in versione Factory, ci attende nel box Aprilia al Cremona Circuit: la colorazione Factory Dark è l’unica disponibile e si distingue subito dalla Tuono 660 standard grazie anche ai profili rossi che ne caratterizzano il famoso codino, ormai elemento distintivo delle sportive di Noale.
Noi l’abbiamo provata in versione monoposto ma, in fase di ritiro, verranno consegnate anche la sella passeggero e le pedane posteriori. Come sulla Factory 1100, anche qui troviamo la doppia carenatura anteriore con funzione di appendice aerodinamica: l’aria viene incanalata tra le due pareti, creando una pressione che contribuisce ad ottimizzare la stabilità alle velocità più elevate, oltre ad agevolare l’estrazione dell’aria calda generata dal bicilindrico, a tutto vantaggio del rider.
DESIGN ETERNO, IN STILE APRILIA
Il frontale è compatto ed aggressivo, con la firma luminosa a led dotato di DRL, che rappresenta il family feeling della nuova generazione di sportive Aprilia; l’adozione della nuova piattaforma inerziale ha permesso l’attivazione delle Bending Lights, ossia una coppia di fari supplementari che illumina l’interno della curva aumentando la visibilità in piega. Nella vista laterale invece, si apprezzano le sovrastrutture ridotte al minimo mentre spicca il serbatoio magistralmente sagomato, con una forma “naturale” e perfetta per la guida in pista, capace di garantire il giusto grip alla gamba che rimane in appoggio quando si scende in piega.
Il codino è corto e appuntito: i designer di Noale non hanno stravolto, anzi, hanno aggiornato il design che da 10 anni caratterizzava uno dei codini più sexy in circolazione, rendendolo ancora più affilato ed up-to-date. Insomma, da qualsiasi angolazione la si guardi, la Tuono 660 Factory comunica sportività; senza specchietti e senza porta targa poi, questa sensazione viene elevata all’ennesima potenza.
SOLUZIONI RAFFINATE, SOLUZIONI… FACTORY!
Qualità dinamiche da prima della classe, efficace e divertente su strada così come in pista, dove ha impressionato per il passo che sa tenere tra i cordoli. Sulla Tuono 660 Factory troviamo un rapporto peso/potenza ulteriormente migliorato, abbinato ad un reparto sospensioni di prim’ordine: la più sportiva delle Tuono infatti, guadagna una forcella Kayaba con steli da 41 mm totalmente regolabile nel precarico della molla, estensione e compressione mentre, al posteriore, troviamo un ammortizzatore Sachs con serbatoio separato che permette la regolazione sulle alte e basse velocità, oltre all’estensione ed al precarico. Sono nuove anche le pedane, più leggere di 240 grammi e con indicatori di piega più corti che permettono di guadagnare +2,5° di inclinazione in fase di piega. Il peso scende di 2 kg rispetto alla Tuono Standard grazie all’adozione di una leggera batteria al litio, fermando l’ago della bilancia a quota 181 kg in ordine di marcia.
CUORE BICILINDRICO RS
Sono 5 i cavalli in più che Tuono 660 Factory eroga rispetto alla sorella, che si ferma invece a quota 95. Qui -infatti – troviamo la stessa configurazione motore della carenata RS: il rovescio della medaglia sta nel fatto che la Factory non è depotenziabile e non può essere guidata con patente A2.
Il bicilindrico frontemarcia – figlio della tecnologia che ha dato la luce al potentissimo propulsore che equipaggia la RSV4 – ha funzione portante e nella zona posteriore ospita il forcellone in alluminio. Grazie all’adozione di un pignone a 16 denti (anziché 17) che ne accorcia la trasmissione, aumenta la grinta del propulsore, soprattutto in uscita di curva, dove è godurioso fruire di tutti i 67 Nm disponibili a 8.500 giri/min che questo brillante propulsore è in grado di erogare. La potenza in più abbinata al pignone dedicato, cambiano il carattere della Tuono che risulta più briosa e divertente, soprattutto in pista.
ELETTRONICA COMPLETA E RAFFINATA
Tuono 660 Factory dispone del pacchetto di controlli APRC completo, dotata di acceleratore elettronico Ride-by-Wire e di piattaforma inerziale a sei assi, per un’esperienza di guida completa; grazie agli accelerometri ed ai giroscopi in essa contenuti, è in grado di rilevare ed analizzare una molteplicità di dati, riconoscendo la condizione della moto rispetto alla strada percorsa e intervenendo al meglio – tramite la centralina – sui parametri di controllo.
Sulla Factory troviamo quindi l’ATC (Aprilia Traction Control) regolabile su 8 livelli, l’AWC (Aprilia Wheelie Control), l’ACC (Aprilia Cruise Control) e l’immancabile AQS (Aprilia Quick Shift), il fantastico cambio elettronico che permette cambiate fulminee sia in salita che in discesa, qui dotato anche di un sistema che riconosce l’utilizzo del cambio rovesciato nel caso in cui si scelga questa opzione per utilizzo prettamente pistaiolo.
Non manca nemmeno l’AEM (Aprilia Engine Map) che permette di accedere a diverse mappature disponibili per cambiare il modo di erogare la potenza del bicilindrico. Utilissimo ed oramai onnipresente sulle sportive di un certo livello, il Cornering ABS multimappa approda sulla Factory 660: grazie ad un algoritmo specifico che tiene in considerazione la pressione esercitata sulla leva del freno, l’angolo di piega, il beccheggio e l’imbardata della moto, viene modulata l’azione frenante, combinando a regola d’arte decelerazione e stabilità.
Rimangono invece invariati i cinque Riding Modes disponibili: tre per l’utilizzo stradale e due per quello in pista, esattamente come sulla Tuono 660 standard.
AL CREMONA CIRCUIT CON L’APRILIA TUONO 660 FACTORY
Via le termocoperte, saliamo in sella, ed entriamo in pista pronti a godere della media bicilindrica di Noale. Apprezziamo immediatamente la triangolazione manubrio, sella, pedane che regala una posizione di guida perfetta, con un serbatoio poco invasivo e ben sagomato che non disturba affatto nella guida al limite (Tester alto 187 cm).
Facciamo qualche giro per prendere le misure ma il feeling e le sensazioni che la Tuonina restituisce, sono così familiari che non c’è bisogno di attendere oltre e si può spingere come si deve. Impressiona da subito l’avantreno granitico, complice una taratura fatta ad hoc dai tecnici per l’uso in pista: la ruota davanti sta dove la metti e quando si scende in piega, ci si sente stabili e sicuri, anche quando si entra veloci con il gas in mano nella nuova curva 1, velocissima in ingresso, per poi frenare forte e prepararsi ad affrontare la più stretta curva 2.
Non una indecisione, non una reazione inaspettata: la Factory 660 sta dove la metti ed è nel misto che da il meglio di sé.
Guidarla equivale a danzare, supportati dal mono che non perde di consistenza nemmeno quando viene sollecitato pesantemente. La nuova forcella Kyaba garantisce il giusto supporto, anche nelle staccate più violente ed, anche entrando in curva con il freno in mano, la Tuono 660 Factory non raddrizza, rimanendo scorrevole ed affidabile in ogni condizione.
“Ma 100 cv son pochi” diranno i detrattori: forse per il rettilineo di Cremona, dove vediamo al massimo i 220 km/h, sì, ma per tutto il resto del circuito non si ha la sensazione di volere nulla di più perché il suo bello sta nel poter essere guidata senza sforzi, sfruttando tutto il suo potenziale, complice un cambio eccellente sia in salita che in discesa.
La potenza non sarà impressionante ma, dai 6/7.000 giri ai 10.500, il bicilindrico di Noale sale senza indecisioni, con una progressione lineare che permette di aprire il gas subito in uscita di curva. Se con la Tuono 1100 Factory o con la RSV4 ci vuole una bella dose di pelo e di esperienza, con la piccola 660 Factory si può girare forte subito, staccando 100 mt dopo il punto nel quale staccheresti con una supersportiva da 220 cv.
CONCLUSIONI E PREZZO
Che la Tuono 660 fosse una moto eccezionale, già lo sapevamo: comoda in mezzo al traffico nel classico tragitto casa-ufficio, diventa poi la fedele compagna dei classici giri del week-end dai quali tornerete freschi come rose!
Ma… la Factory offre quel qualcosa in più che la rende perfetta anche ai track-day, complice la possibilità di montare un bel 180/60 al posteriore, oltre al 55 di serie. Più supporto a livello sospensioni, un motore più pronto e quella scritta “Factory” che ha sempre il suo perché.
Chi desidera una Tuono 660 depotenziata da guidare con patente A2, deve obbligatoriamente puntare alla versione standard; chi vuole invece il top dall’esperienza Tuono 660, può puntare tranquillamene alla Factory. Eh si, perché costa solo 400€ in più della versione standard, arrivando a quota 10.999 €: con questa cifra vi portate a casa una moto che, quando alzerete la serranda del vostro garage, vi guarderà dritto negli occhi aspettando di capire se la porterete in ufficio, in montagna o in pista. Quel che è sicuro, è che vi divertirete come matti, qualsiasi sarà la vostra destinazione.