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19 giugno 1935, la Moto Guzzi trionfa al Tourist Trophy, la prima volta di una moto italiana
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19 giugno 1935, la Moto Guzzi trionfa al Tourist Trophy, la prima volta di una moto italiana

Aprile 21st, 2022 Fabio Avossa Piloti, storie e glorie

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Anche se, come abbiamo già ricordato in questo articolo , il primo italiano a trionfare al Tourist Trophy fu Omobono Tenni nel 1937, è doveroso ricordare che il tricolore era già salito sul pennone più alto del TT due anni prima, nel 1935, per merito della Moto Guzzi e del suo pilota irlandese Stanley Woods (1903-1993) che aveva portato la moto di Mandello al successo sull’isola di Man realizzando addirittura una strepitosa doppietta vincendo sia la Lightweight (in altre parole la classe 250) che la Senior (alias classe 500); la prima, e fino ad allora unica, vittoria di una moto non inglese, da quando nel 1907 si era disputato la prima volta il TT, risaliva al 1911 quando il britannico Oliver Godfrey aveva portato alla vittoria nella Senior TT la moto americana Indian.
Nel 1935 le gare del Tourist Trophy si svolsero il 17 (Junior – alias classe 350), il 19 (Lightweight – classe 250) ed il 22 giugno (Senior – classe 500); il protagonista della nostra storia, Stanley Woods, dopo aver lasciato la Husqvarna era stato ingaggiato dalla Moto Guzzi; all’evento erano presenti i fondatori della casa italiana, Giorgio Parodi e Carlo Guzzi, che dopo alcuni tentativi sfortunati erano fiduciosi puntando principalmente sulle capacità di guida di Woods e sul potenziale della bicilindrica 500 che si distingueva per l’innovativo, per quei tempi, telaio elastico ovvero dotato di sospensione posteriore.

Nella Lightweight TT il pilota irlandese venne affiancato alla guida della 250 monocilindrica dall’italiano Omobono Tenni, al debutto sull’isola di Man, che però sarà costretto al ritiro per una caduta causata da un improvviso banco di nebbia che lo aveva colto di sorpresa all’uscita di una curva. In quel momento Tenni era secondo alle spalle di Woods.

Woods guidò dall’inizio alla fine una gara che si svolse in condizioni atmosferiche avverse e che si sviluppò in una lotta fra le due Guzzi di Woods e Tenni contro le due Rudge di Henry Tyrell-Smith ed Ernie Nott. Al termine del primo giro era al comando Woods con 34” su Nott, 39” su Tyrell-Smith e 45” su Tenni; al secondo giro Nott veniva superato sia dal compagno che da Tenni e al quarto giro l’italiano riuscì a superare anche Tyrell-Smith, piazzandosi temporaneamente in seconda posizione con circa un minuto di ritardo da Woods ma purtroppo al giro seguente si verificava l’episodio che lo costringeva al ritiro. Woods si aggiudicò la gara dominando in un tempo di 3h41’29” alla media di 71,56 mph (115,16 km/h) seguito da Tyrell-Smith e Nott, medie notevolissime considerate le tremende condizioni meteo in cui i piloti avevano dovuto gareggiare per tutta la gara.

La Senior TT, posticipata di un giorno a causa del maltempo, si sviluppò in circostanze ancor più avvincenti.
Nella gara più prestigiosa la Moto Guzzi schierava una sola bicilindrica per Woods a cui veniva affidato l’arduo compito di contrastare la formidabile compagine delle Norton di Jimmy Guthrie, già vincitore 5 giorni prima della Junior TT nonché vincitore della Senior TT nel 1934, e Walter Rusk. E Woods ringraziò per la fiducia regalando a Parodi e Guzzi la soddisfazione della straordinaria accoppiata Lightweight/Senior.


Jimmie Guthrie partì con il numero 1 seguito dopo 15 minuti da Stanley Woods che aveva il numero 30 (al TT le moto non partono tutte insieme dalla griglia); lo svolgimento della gara si sviluppò sulla lotta per la vittoria a distanza tra Woods e Guthrie, i due top rider portabandiera, rispettivamente, di Guzzi e Norton.

Guthrie riuscì a mantenere la testa della gara sin dall’inizio respingendo gli attacchi dell’avversario girando su tempi record che gli consentirono di arrivare alla fine del penultimo giro con un vantaggio di secondi; ma fu proprio durante il settimo ed ultimo giro che Stanley Woods realizzò il suo capolavoro.
Sorprendendo gli uomini del suo box che lo attendevano per il rifornimento, Woods passò davanti alle tribune Stanley Woods in sella alla Moto Guzzi ha attraversato direttamente l’area della senza fermarsi per il pit stop e, anzi, incrementando il ritmo fino a superare Guthrie nonostante dal box della Norton avessero telefonato alla stazione di segnalazione di Ramsey per esortare Guthrie ad accelerare.

Woods riuscì così a strappare la vittoria all’avversario all’ultimo giro terminando la gara in 3h07’10” contro il tempo di 3h07’14” del rivale, con un vantaggio di soli 4 secondi! Un vantaggio così risicato alla fine di una gara di oltre 425 chilometri mostrano bene quanto la battaglia fosse stata combattuta. Woods vinse alla media di 136,275, con un giro record in ’10” a 86,53 mph (139, km/h), 4 mph più veloce del record precedente.
Per completare la cronaca della manifestazione ricordiamo brevemente che la gara della Junior TT fu appannaggio di Jimmie Guthrie alla media di 79,14 mph (127,36 km/h) e fu un trionfo per la Norton che realizzò una prestigiosa tripletta piazzando Rusk e White, i compagni di Guthrie, al  2 ° e 3 ° posto.
Woods nel 1936 passò alla Velocette e la Guzzi fece il suo ritorno trionfale nel 1937 con la vittoria di Omobono Tenni nella Lightweight TT.

La Guzzi replicherà nel dopoguerra, vincendo la Lightweight nel 1947 e nel 1948 e poi, quando il TT entrò a far parte del calendario del neonato Campionato del Mondo, tra il 1949 ed il 1957, la casa di Mandello vincerà 4 volte nella Lightweight TT, occupando tutto il podio nel 1952, e 2 volte nella Junior TT ma poi, dopo aver approntato la favolosa V8 per lanciare l’assalto anche alla Senior, alla fine del 1957 arrivò il famigerato patto di astensione congiunto con Gilera e Mondial.

Vista l’importanza storica dell’impresa, ci corre l’obbligo di ricordare la figura del pilota che la rese possibile: l’irlandese Stanley Woods.
Nato a Dublino nel 1903 e morto a Castlewellan il 28 luglio 1993, Woods è stato uno dei più grandi sportivi irlandesi; la data di nascita è incerta, ma alcune fonti riportano il 28 novembre.
Nel periodo prebellico, tra il 1922 ed il 1939, ha conquistato 29 vittorie nei Gran Premi in Europa, tra cui 6 volte il TT olandese ad Assen; all’isola di Man su 19 TT disputati è andato 14 volte a podio con 10 vittorie, 3 secondi posti e 1 terzo. E’ stato quindi un protagonista assoluto di quel periodo tanto che la stampa non esitò a dichiararlo la “Prima Superstar del Motociclismo”; nel 1968 Woods venne votato per il titolo onorifico di “il più grande pilota del Tourist Trophy”.

Il suo record di 10 vittorie al TT ha resistito per oltre 25 anni fino a quando venne battuto da Mike Hailwood; quando Mike fece suo il record trovò Woods che lo stava aspettando al traguardo per congratularsi con lui.


Antesignano della figura del pilota-divo, accompagnato da Mildred, la sua affascinante moglie, si è concesso uno stile di vita da superstar con ricche vacanze, compresa la luna di miele in Egitto e in Australia, e frequentazioni di alto rango.

Woods iniziò a gareggiare nel 1921 in gare sprint e gare ad handicap con la Harley-Davidson 1000 di suo padre dalla quale aveva staccato il sidecar; il debutto avvenne alla Banbridge 50, un corsa su strade pubbliche dove purtroppo fu costretto al ritiro per una caduta. Tornò a casa sostituendo il manubrio danneggiato con un ramo.
Quell’anno, dopo aver assistito al Tourist Trophy , decise di dedicarsi alle gare in circuito.
Per riuscire a procurarsi moto competitive il giovane ed intraprendente Stanley scrisse a diversi costruttori impegnati nella Junior TT dicendo loro che disponeva già di una moto per la Senior e che aveva bisogno di una 350 per la Junior; altrettanto fece con altri costruttori per procurarsi una 500 che gli consentisse di disputare la Senior TT fornendo in entrambi i casi nomi fasulli di personaggi e motoclub come referenze.
Lo stratagemma gli riuscì con la Cotton che accettò di fornirgli una moto per la Junior del 1922 non prima di aver contattato per posta le referenze suggerite dal pilota, ignara del fatto che era sempre lo stesso Woods che rispondeva sotto falsa identità.

La prima gara al TT con la Cotton fu un mezzo disastro: ritardò la partenza perché dovette fermarsi per recuperare le candele di scorta che gli erano cadute dalla tasca; in gara colpì il cordolo al Governor’s Bridge; cadde a Sulby; al rifornimento gli prese fuoco la moto; dopo aver spento l’incendio con un cappotto riuscì ad evitare gli ispettori che volevano impedirgli di ripartire e, ripresa la gara, andò a colpire ancora una volta il cordolo a Governor’s ; dovette poi fermarsi a Braddan Bridge per riposizionare la valvola di scarico a causa un’asta di spinta rotta; all’ultimo giro cadde al Ramsey Hairpin e finì la gara senza freni per un guasto dovuto all’incendio.

Incredibilmente, nonostante fosse al suo primo tentativo al TT, una moto non competitiva e i vari problemi elencati, Woods riuscì a fare un giro nell’ottimo tempo di 40 minuti e 50 secondi e a finire la gara ad un sorprendente 5° posto in un tempo di 3 ore, 55 minuti e 33 secondi.

Aveva appena 18 anni. Un anno dopo avrebbe vinto il suo primo TT con la Cotton regalando anche al costruttore la sua prima vittoria al TT.
La sua guida impressionò molti osservatori, compresa la Norton che lo ingaggiò per il 1924.
Negli anni ‘20 e ’30 del secolo scorso, i suoi successi nelle gare a livello locale in Irlanda, nel Tourist Trophy e sul continente accrebbero la sua fama; sposò segretamente una donna francese da cui divorziò nel 1936 e poi sposò Mildred Ross, una bellissima giovane artista nata in Canada da genitori irlandesi.
Con la Norton vinse la Senior TT nel 1926, poi realizzò la doppietta Junior/Senior nel 1932 e nel 1933 e vinse molti Gran Premi in Europa. Nel 1934 pensò di accettare l’offerta della svedese Husqvarna; il primo test fu su un lago ghiacciato e, nell’unica gara che disputò, la Senior TT, fu costretto al ritiro perché rimasto senza carburante.
Deluso dall’esperienza con la moto svedese, nel 1935 Woods passò alla Moto Guzzi a cui regalò le prime vittorie in TT con la monocilindrica 250 e la bicilindrica 500.

Nel 1936 passa alla inglese Velocette che non lascerà più fino al 1939, quando lo scoppio della seconda guerra mondiale impedì lo svolgimento delle competizioni; Stanley portò la Velocette al secondo posto nella Senior ed ebbe anche l’opportunità di guidare l’esotica DKW tedesca a tre cilindri sovralimentata a due tempi prima che ripetute soste per sostituire le candele lo costringessero al ritiro.
Woods, già vincitore tra il 1923 ed il 1933 di 6 TT, dopo aver incamerate la 7ma e 8va vittoria con la Guzzi nel 1935, trionferà al TT ancora due volte nel 1938 e nel 1939, in entrambi i casi con la Velocette 350, diventando così il primo pilota a raggiungere le 10 vittorie al TT.
Nel 1939, quando le competizioni furono sospese per la guerra, si arruolò nell’esercito irlandese; nel 1945, a guerra finita, ebbe il compito di collaborare nella organizzazione dell’esposizione delle motociclette militari all’RDS (Royal Dublin Society) a Dublino.

A causa del fisico malandato rinunciò alle gare di velocità dedicandosi al fuoristrada (che aveva già assaggiato partecipando con discreto successo ad alcune gare di Trial nel 1940), ai test di moto stradali e da competizione e a presenziare come ospite d’onore ad eventi e gare sia in Irlanda che all’estero.
Nel 1974 fu onorato con un francobollo commemorativo che ricordava la sua vittoria al Senior TT dell’Isola di Man TT del 1935 alla guida di una Moto Guzzi.

Morì nel 1993, poco prima del suo 90º compleanno. La sua abilità di guida ed i suoi successi lo trasformarono in una leggenda, ma la sua modestia gli impedì di riconoscerla.

              
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Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

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