Quando, il 23 maggio del 1960, l’Auto Costruzioni Ferrari cambiò assetto societario assumendo la denominazione SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse), venne nominato Amministratore Delegato Michel Paul Cavallier, un importante industriale francese (fonderie di Pont-a-Mousson), grande appassionato di sport motoristici.
Questi, da appassionato qual era, partecipava attivamente alla vita della fabbrica recandosi regolarmente a Maranello per incontrarsi con Enzo Ferrari e seguire da vicino lo sviluppo dei prototipi, tra cui l’oggetto di queste note.
Stiamo parlando del prototipo, basato sul telaio n° 05161 di una 250 berlinetta Lusso, che nella sua veste definitiva partorirà la bellissima 275 GT/B.
La differenza più significativa del corpo vettura di questo prototipo rispetto a quello della versione definitiva appare con particolare evidenza nella linea del tetto.
Quella stessa configurazione era stata adottata anche sul prototipo della berlinetta 250 Le Mans (telaio n° 05149), una configurazione che era stata già sperimentata in pista (in versione aperta) sulle Ferrari Sport/prototipo del 1962, in particolare sulla 330 TRI/LM vincitrice a Le Mans.
Il corpo vettura era realizzato in alluminio e in questo primo prototipo adottava il frontale “Long Nose” (naso lungo) che si ispirava vagamente al frontale della GTO. In seguito la Ferrari costruirà un secondo prototipo (telaio n° 06003 GT) “naso corto” e sarà questa soluzione, unitamente ad una linea del tetto più tradizionale che richiama quella della 250 Lusso, a definire il design definitivo della 275 GT/B prima serie.
Quindi nel 1963 e nel 1964 vennero prodotte solo 275 Short Nose poi, nel 1965, la Ferrari cambiò idea e ripropose il muso lungo sulla 275.
Il colore originale del primo prototipo era Avorio con interni rossi.
Dunque quella configurazione molto personale del tettuccio non venne adottata sulla versione definitiva della 275 ma lo studio aerodinamico svolto su quei 2 prototipi non sarà vano, visto che la Ferrari utilizzerà lo stesso tetto sui rarissimi esemplari della GTO/64.
Ma torniamo al nostro prototipo della berlinetta 275 che fu approntato il 20 marzo 1963; nella primavera dello stesso anno, durante una sessione di test, la vettura subì un incidente andando a schiantarsi.
Ma in tutta questa storia perché abbiamo citato Michel Paul-Cavallier?
Perché il rottame del prototipo sinistrato venne ceduto proprio a lui; dopo la scomparsa di Paul-Cavalier, avvenuta nel 1964, la vettura venne venduta al colonnello Dick Mitchell della base USAF di Rosieres-en-Haye che la porterà con sé negli Stati Uniti. Qui, purtroppo, sarà trasformata in cabriolet e resterà per anni in un garage a Sacramento.
Negli anni novanta tornerà in Francia per essere finalmente riportata alla configurazione originale dal suo nuovo proprietario che oggi non disdegna di portarla nei raduni più importanti.