La Suzuki Swift è una delle vettura più note in Europa del Sol Levante, giunta con questa alla sua 6° versione, ma diventata famosa sul nostro mercato a partire dalla 4° serie.
Un’auto dalle piccole dimensioni, caratterizzata da un look dinamico, tondeggiante e che, soprattutto su questo allestimento Sport, presenta elementi in taglio sportivo, come le minigonne laterali e dettagli sui paraurti in carbon look.
Piccola, leggera, con una potenza erogata di 129 CV e sistema Mild Hybrid, che promette coppia fin da subito e consumi contenuti. Tutte le premesse lasciano presagire tanto divertimento e piacere di guida, ma sarà riuscita la giapponese a soddisfare tutte le nostre aspettative?
Per ItaliaOnRoad abbiamo provato la Suzuki Swift Sport Hybrid con cambio manuale a 6 rapporti.
ESTERNI: PICCOLA E SPORTIVA, PERFETTA PER I GIOVANI
Il design della Swift è caratterizzato da linee piuttosto tondeggianti, soprattutto confrontandola con le versioni precedenti. Sul frontale troviamo l’ampia presa d’aria dalla forma esagonale, anch’essa con angoli arrotondati, che ospita al centro il logo Suzuki cromato. I nuovi fari Full LED conferiscono al frontale un look decisamente più moderno, mentre i particolari in carbon look sottolineano l’indole sportiva dell’allestimento.
Guardando la vettura di profilo si notano subito i cerchi in lega bicolor da 17″ e le minigonne, anch’esse in finto carbonio. Nella parte alta vi sono i montanti completamente neri che creano l’effetto “tetto sospeso”, un po’ meno visibile su questo esemplare che è dotato di tetto scuro.
Promossa anche la posizione delle maniglie di apertura posteriori, ben mimetizzate nella parte alta delle portiere, che contribuiscono ad avere un profilo pulito e gradevole.
Il posteriore si presenta piuttosto bombato e muscoloso, con gruppi ottici sporgenti ai lati e il pulsante di apertura del portellone a scomparsa. Nella parte bassa spiccano i due terminali di scarico, incastonati nella parte bassa del paraurti con finitura carbon look.
Degna di nota è la colorazione “Blu Azzorre“, che dona piacevoli sfumature sotto la luce del sole, risaltando le curve sinuose della Swift.
INTERNI: OTTIMI ASSEMBLAGGI MA PLASTICHE MIGLIORABILI
A bordo la qualità percepita è abbastanza buona e gli assemblaggi sembrano ottimi, vista l’assenza di particolari rumori e scricchiolii anche su fondo sconnesso.
Il design della plancia risulta abbastanza lineare e non molto avvolgente, e questo contribuisce ad avere un abitacolo più spazioso. Guardandola più da vicino, si nota l’utilizzo di plastiche piuttosto dure su tutta la plancia, caratteristica che la rende forse poco appagante al tocco. Sicuramente apprezzati invece i particolari in rosso scuro, colore che ritroviamo anche sulle portiere, nella strumentazione e nelle varie cuciture del volante e dei sedili.
Il volante a 3 razze è interamente in pelle, traforata in corrispondenza delle impugnature e liscia nelle parti restanti. La razza sinistra ospita i comandi relativi al computer di bordo e parte multimediale, con una piccola appendice un po’ più in basso per la parte telefonica, mentre a destra troviamo i pulsanti per il cruise control e limitatore di velocità, con un pulsante più in basso per il settaggio del mantenimento di corsia.
La strumentazione è composta da due ampi elementi circolari posti ai lati, con contagiri e indicatore della temperatura a sinistra e tachimetro e indicatore del livello del carburante a destra, mentre al centro trova posto un display multifunzione a colori, in grado di mostrare tutte le informazioni del computer di bordo, come consumo medio e istantaneo, flusso di energia e stato di carica della batteria, autonomia residua, pressione della turbina e tanto altro.
Il sistema di infotainment è posto su un display a colori da 7″, al centro della plancia. Un sistema già visto su altre vetture del marchio Suzuki, non sempre fluidissimo quando ci si sposta da una sezione all’altra e con una veste grafica che, ormai, sente un po’ il peso degli anni. Mettendo da parte le considerazioni di natura estetica, il sistema svolge comunque il suo lavoro egregiamente, così come anche il navigatore, affidabile e puntuale nelle indicazioni. Non mancano inoltre i più diffusi sistemi di mirroring, come Apple Carplay e Android Auto.
Il bagagliaio, ha una capienza di 265 litri, espandibili a 974 litri reclinando i sedili posteriori (abbattibili in configurazione 60/40). Di sicuro non un punto di riferimento in quanto a capienza nella sua categoria, ma c’è da sottolineare che le concorrenti vantano anche una lunghezza maggiore della vettura.
In compenso, la forma del vano è molto lineare e facile da sfruttare, con una soglia di carico di 71 cm da terra e un dislivello con il pianale di circa 20 cm.
MOTORE: CI SI PUO’ DIVERTIRE SENZA CONSUMARE TANTO
Questa Swift è equipaggiata con un motore turbo benzina da 1.373 cc che, abbinato alla tecnologia Suzuki Hybrid, è in grado di erogare 129 cv, sufficienti per spingere questa vettura da 0-100 km/h in 8.1 secondi e fino ad una velocità massima di 210 km/h.
Il sistema ibrido apporta un’aumento della coppia di 15 Nm, da 220 a 235, garantendo una maggiore spinta soprattutto ai bassi regimi, supportando il motore Boosterjet prima ancora che la turbina entri in coppia, cercando di minimizzare il cosiddetto turbo lag. Il risultato è sicuramente soddisfacente, con una spinta che si dimostra costante e dalla buona progressione.
Il propulsore è elastico, capace di divertire ed entusiasmare quando richiesto, ma anche in città, con un uso ridotto del cambio grazie alla buona coppia ai bassi regimi.
Le prestazioni generali risultano più che buone anche in ambito autostradale, dove si riesce a raggiungere velocità di tutto rispetto in breve tempo.
Dal punto di vista dei consumi, questo propulsore ha permesso di raggiungere una media di circa 15 km/l in città, mentre in autostrada, ad una velocità di 130km/h, abbiamo riscontrato un consumo medio di circa 17.5 km/l; un consumo sicuramente buono considerato che, in autostrada, la tecnologia ibrida apporta benefici minimi.
Il cambio è un 6 rapporti manuale, con innesti rapidi ma non sempre precisissimi. C’è qualche impuntamento tra la 5° e la 6° marcia o in fase di scalata, tra 5° e 4° marcia; un fenomeno rilevato specie nei primi giorni di utilizzo, ma che probabilmente tende a diminuire con il passare dei km e all’aumentare della familiarità.
ALLA GUIDA: ASSETTO RIGIDO E OTTIMA TENUTA DI STRADA
La Swift Sport Hybrid offre un assetto piacevolmente rigido. Sia chiaro, non parliamo ovviamente di una vettura spacca schiena, rimane comunque un utilitaria utilizzabile nella quotidianità, ma le doti dinamiche riescono a divertire nella guida più allegra e ad offrire un ottimo feeling.
Lo sterzo è alquanto duro e molto preciso e ogni piccola rotazione si traduce in uno spostamento del muso della vettura, senza ritardi e senza filtri. Sembra quasi di guidare una vettura “old style“, quando l’elettronica non esisteva e la guida era un po’ più fisica; in realtà l’elettronica c’è ed è tanta, ma è poco invasiva e interviene solo quando necessario.
Anche nei cambi di direzione più decisi o nelle rotonde affrontate in modo più spinto, l’avantreno risulta sempre solido, reattivo e preciso. Il retrotreno invece tende in alcuni casi ad alleggerirsi e ad andare verso l’esterno, innescando un leggero sovrasterzo del tutto controllabile.
L’assetto della Swift Sport regala grandi soddisfazioni nei percorsi tortuosi con un comportamento sicuro e sincero negli spostamenti autostradali, senza pregiudicarne troppo l’utilizzo in città, dove bisogna prestare solo un po’ di attenzione su dossi e buche.
La dotazione di serie è ricca sull’allestimento Sport e pochi sono gli accessori che si possono aggiungere in fase di configurazione. Tra i vari optional presenti, citiamo:
- Fari Full LED
- Sistema di monitoraggio degli angoli ciechi con LED posto negli specchietti laterali
- Lane Departure Warning System, ovvero il sistema che ci avverte quando stiamo abbandonando la corsia involontariamente
- Sistema di mantenimento della corsia, che corregge la traiettoria quando stiamo superando una linea di carreggiata (ma non mantiene la vettura al centro della corsia)
- Cruise control adattivo e limitatore di velocità
- Frenata di emergenza attiva con riconoscimento dei pedoni
- Sensori di parcheggio posteriori con retrocamera
- Sedili riscaldati
- Fari automatici con sensore crepuscolare e attivazione automatica dei fari abbaglianti
- Tergicristalli automatici con sensore di pioggia
- Riconoscimento dei segnali stradali
IN CONCLUSIONE
Un auto che sa come divertire: agile, scattante e con un look accattivante. I piccoli difetti riscontrati non pregiudicano comunque il giudizio positivo della vettura, che difficilmente deluderà le aspettative di chi è alla ricerca di un’auto piccola e divertente da guidare.
Dal punto di vista della sicurezza, la Suzuki Swift ha guadagnato 4 stelle EuroNCAP (con allestimenti dotati di Safety Pack).
La Swift Sport Hybrid parte da un prezzo di listino di 24.200€, ma bisogna superare di poco i 25.100€ se si vuole acquistare nella colorazione “Blu Azzorre” con tetto a contrasto.
CI PIACE
- L’assetto è rigido quanto basta ed offre una guida sicura e divertente
- Il motore spinge quasi subito e non consuma molto
- Il design è caratterizzato da diversi elementi sportivi
NON CI PIACE
- Innesti del cambio migliorabili
- Le plastiche utilizzate per la plancia sono dure e non sempre gradevoli al tocco
- Il bagagliaio non molto ampio, c’è di meglio nella sua categoria
SCHEDA TECNICA
- Cilindrata 1.373 cc
- Alimentazione motore mild hybrid (benzina/elettrica) – Euro 6D temp
- Potenza massima 95kW (129CV)
- Coppia massima di 235 Nm
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Cambio manuale 6 rapporti
- Numero cilindri 4 in linea
- Trazione anteriore
- Velocità Max 210 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 8.1 secondi
- Consumo medio 15 km/l in città – 17.5 km/l in autostrada
- Lunghezza 389 cm; larghezza 174 cm; altezza 150 cm
- Capacità bagagliaio 265 litri espandibili a 974 litri
- Massa 1.020 kg