Notoriamente il Gran Premio di Monaco di Formula 1 si corre sul circuito cittadino di Monte Carlo nel Principato di Monaco. La manifestazione nacque da un’idea di Antony Noghès, fondatore dell’Automobile Club de Monaco (ACM) nonché ideatore anche dell’omonimo Rally e della bandiera a scacchi. La prima edizione del Gran Premio si disputò il 14 aprile 1929.
Il primo Gran Premio di Monaco valido per il Mondiale di Formula 1 si disputò nel 1950, gara che vide anche l’esordio della Ferrari nel Mondiale; era il 21 maggio del 1950.
Il Gran Premio di Monaco gode di tre deroghe al regolamento della Formula 1: causa la media molto bassa la distanza minima da percorrere è di 260 chilometri contro lo standard di 305 Km; l’evento parte con le prove libere il giovedì anziché il venerdì (giorno di pausa) e la cerimonia di premiazione avviene secondo un protocollo gestito dall’Automobile Club de Monaco e dalla famiglia Grimaldi.
Il record di vittorie appartiene ad Ayrton Senna che lo ha vinto sei volte, mentre la McLaren si è imposta ben 15 volte.
A causa del cambio di regolamento della Formula 1 e del ritiro dell’Alfa Romeo il numero e la qualità dei partecipanti si abbassò tanto che fu deciso di non disputare il Gran Premio dal 1951 al 1954.
La seconda edizione si svolse perciò solo nel 1955 e fu teatro della prima vittoria della Ferrari con Maurice Trintignant (zio del famoso Jean-Louis, protagonista con Vittorio Gassman ne “Il Sorpasso”); per rivedere una Ferrari prima al traguardo di Monaco dovremo aspettare il 1975 con Niki Lauda.
In realtà nel 1952 il Gran Premio venne disputato ma non aveva validità per il Mondiale di Formula 1 e, anzi, era riservato a vetture della categoria Sport biposto.
La gara si svolse la domenica 2 giugno; per la prima volta la Ferrari scriveva il proprio nome nell’albo d’oro nella prestigiosa gara grazie al conte Vittorio Marzotto che vinse con una macchina di Maranello, la 225S spider Vignale iscritta dalla Scuderia della famiglia Marzotto.
Per la prima ed unica volta nella storia della gara del Principato un pilota italiano si affermava alla guida di una Ferrari.
I quattro fratelli Marzotto – Paolo, Giannino, Umberto e Vittorio –, figli di una nota e ricca famiglia di industriali tessili, furono tutti gentlemen driver di ottimo livello.
Giannino, il secondo, fu quello che si distinse maggiormente. Amico di Enzo Ferrari, iniziò a gareggiare nel 1948; vinse le edizioni 1950 e 1953 della Mille Miglia e terminò 5° assoluto alla 24 ore di Le Mans nel 1954; non si fece mancare la vittoria alla Coppa d’Oro delle Dolomiti nel 1950, arrivando secondo nella edizione del 1952.
Vittorio (Valdagno, 13 giugno 1922 – 5 febbraio 1999) fu, come abbiamo visto, l’unico italiano a vincere con la Ferrari, una 225S, il Gran Premio di Montecarlo che nel 1952 si disputò con vetture Sport mentre Paolo nella Mille Miglia del 1955 stabilì il record di velocità nel primo tratto di gara da Brescia a Verona a quasi 200Km/h, più veloce di Stirling Moss che risulterà vincitore e recordman assoluto della gara, invece Marzotto fu costretto al ritiro per problemi ai pneumatici.
Nel 1951 i quattro fratelli fondarono a Valdagno in provincia di Vicenza la Scuderia Marzotto per partecipare a diverse competizioni automobilistiche, tra le quali la Mille Miglia ed il Giro di Sicilia, prevalentemente con vetture Ferrari.
Nella edizione del 1952 ben tre Ferrari 225 S tagliarono il traguardo nelle prime tre posizioni seguite da altre due Ferrari pilotate da piloti francesi. Al secondo posto finì Eugenio Castellotti seguito da Clemente Biondetti, entrambi alla guida di vetture della Scuderia Guastalla. Tra i piloti più importanti ricordiamo Peter Collins su Aston Martin DB3 e Stirling Moss su Jaguar Type C.
Giannino Marzotto conquistò la pole position con una Ferrari 4100 di sua concezione costruita assemblando componenti provenienti da diverse Ferrari; purtroppo la pompa dell’acqua si ruppe prima della partenza.
Questa la classifica dei primi sei:
1° #94 Vittorio Marzotto (Ferrari) 100 giri in 3:21:28.4
2° #92 Eugenio Castellotti (Ferrari) 100 giri
3° #90 Antonio Biondetti (Ferrari) 98 giri
4° #58 Jean Lucas (Ferrari) 96 giri
5° #60 Pierre Boncompagni ( Ferrari) 95 giri
6° #82 Tommy Wisdom (Jaguar) 95 giri.
Purtroppo, quella edizione trionfale per i colori italiani fu anche teatro del grave incidente di cui fu vittima Luigi Fagioli (Osimo, 9 giugno 1898 – Monaco, 20 giugno 1952) che rimase ferito il 31 maggio nel corso delle prove ufficiali alla guida della Lancia B20. Fagioli morirà il 20 giugno in conseguenza delle ferite riportate nell’incidente di Monaco.
Ma il Gran Premio di Monaco non è mai stato particolarmente generoso per i colori italiani:
- Solo due piloti italiani hanno vinto un Gran Premio valido per il mondiale di F1: Patrese (1982) e Trulli (2004);
- Tra i costruttori ricordiamo, oltre alla Ferrari con 9 vittorie più quella del 1952, Alfa Romeo (1950) e Maserati (1956/1957);
- Prima che partisse il Campionato del Mondo 2 piloti italiani si sono aggiudicati la vittoria a Montecarlo con macchine straniere:
- 1933 Achille Varzi (Bugatti)
- 1935 Luigi Fagioli (Mercedes-Benz)
- e due con macchine italiane:
- 1932 Tazio Nuvolari (Alfa Romeo)
- 1948 Giuseppe Farina (Maserati).