Può la tecnologia migliorare la sicurezza stradale e allo stesso tempo evitare costose multe per eccesso di velocità? La risposta è si, grazie ad aziende come la Saphe A/S che sviluppano dispositivi come il Saphe Drive Mini e il Saphe MC.
Ma facciamo un passo indietro: chi è Saphe? Saphe è un azienda tecnologica danese che produce dispositivi di allerta stradale intelligenti, con circa un milione di devices venduti in tutta Europa.
In Danimarca, dove sono presenti complessivamente circa 20 autovelox fissi, un’auto su quattro è dotata di un dispositivo di sicurezza Saphe. È ovvio pensare che le potenzialità e i benefici di dispositivi di questo tipo nel nostro paese, dove ci sono circa 11.000 autovelox e ogni anno si contano più di 3.000 incidenti mortali, sarebbero di gran lunga superiori.
COS’È UN DISPOSITIVO DI ALLERTA STRADALE SAPHE?
E’ un piccolo dispositivo che può essere installato nell’abitacolo o, nel caso di Saphe MC, all’interno del casco. Mediante tecnologia Bluetooth si collega ad un applicazione installata sul nostro smartphone Android o IOS e si avvia automaticamente nel momento in cui il nostro veicolo comincia a muoversi.
Il dispositivo si aggiorna costantemente utilizzando le informazioni provenienti dal database di Saphe o dai dati condivisi da altri utenti; in questo modo, il dispositivo è in grado allertarci della presenza di autovelox fissi e mobili, tutor, telecamere semaforiche e incidenti o pericoli di qualsiasi tipo.
Grazie all’app Saphe Link è possibile impostare il suono della notifica, i secondi di preavviso con cui ricevere le notifiche o attivare e disattivare la funzione SmartAlarm, in modo da ricevere le notifiche se e solo se stiamo viaggiando oltre il limite in vigore sul tratto di strada percorso.
SAPHE DRIVE MINI E SAPHE MC: DIFFERENZE E PUNTI IN COMUNE
Molte sono le caratteristiche che accomunano i due dispositivi: entrambi operano in tutta Europa, sfruttando i dati raccolti da Saphe e dalla community e non hanno costi di abbonamento.
Il Saphe Drive Mini è sicuramente un dispositivo più evoluto, dotato di display a colori e due pulsanti per inoltrare le segnalazioni in tempo reale, ed è pensato principalmente per l’utilizzo in automobile.
Si avvia automaticamente quando la vettura comincia a muoversi ed è in grado di visualizzare sul display il limite di velocità in vigore, la presenza di autovelox, tutor, telecamere semaforiche e pericoli di qualsiasi tipo, oltre ad indicarci in tempo reale la distanza dal prossimo pericolo/dispositivo mediante una barra progressiva. Da non dimenticare inoltre le allerte estese per i tutor, che oltre ad indicarci se stiamo percorrendo un tratto presidiato da un dispositivo di questo tipo ci indica anche la nostra velocità media in quel tratto.
Il Saphe Drive Mini utilizza una batteria integrata, ricaricabile mediante porta micro USB, che garantisce una durata di circa 6 mesi.
Il Saphe MC invece è un dispositivo più minimale e dalle dimensioni ridotte, provvisto di un solo pulsante per l’accensione del dispositivo e pensato per l’utilizzo in moto o scooter. Viste le sue dimensioni ridotte, si posiziona facilmente all’interno del casco e, tramite la connessione all’app, ci indica mediante un avviso acustico la presenza di autovelox fissi, mobili e pericoli.
Il Saphe MC funziona mediante una batteria CR2032 già preinstallata in fase di acquisto e facilmente sostituibile in pochi minuti.
IN CONCLUSIONE
Nella nostra prova su strada ci siamo trovati di fronte a due ottimi dispositivi, entrambi molto utili e puntuali negli avvisi, con una leggera preferenza verso il fratello maggiore che integra una tecnologia più evoluta, con una maggiore quantità di informazioni trasmesse al conducente e supportato da una batteria ricaricabile dalla lunga durata.
Durante i nostri test abbiamo notato che entrambi i dispositivi utilizzano costantemente la rete dati del cellulare, e questo potrebbe significare un momentaneo disservizio in zone di scarsa copertura mobile o un totale disservizio in altre nazioni europee, nel caso in cui non avessimo a disposizione una connessione dati fuori dall’Italia.
E’ inoltre necessario ricordare che questo tipo di dispositivi è assolutamente legale in Italia, in quanto utilizzano database pubblici per le varie segnalazioni sul nostro percorso.