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I Campioni del Mondo e la Ducati
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I Campioni del Mondo e la Ducati

Gennaio 22nd, 2021 Fabio Avossa Piloti, storie e glorie

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Molti piloti si sono laureati Campioni del Mondo in sella ad una Ducati, ricordiamo ovviamente Stoner Campione del Mondo MotoGP nel 2007 e i tanti iridati in SBK con Fogarty, Bayliss, Polen e Corser in particolare evidenza.

Pochi ricordano che tanti altri piloti, Campioni del Mondo con altri marchi, hanno prima o poi militato nelle fila della casa di Borgo Panigale.

Tra gli stranieri ricordiamo Bautista, Hailwood (del rapporto tra il Campione inglese e la Ducati ne abbiamo parlato in questo articolo), Hayden, Lorenzo, Read (in foto sulla Ducati 500 bicilindrica che guidò nei primissimi anni ’70), ma anche lo stesso Bayliss che, dopo essere stato Campione in SBK con la Ducati, nel 2003 fu promosso in MotoGP, percorso inverso a quello di Checa che, dopo essere stato un pilota Ducati MotoGP nel 2005, sarà Campione del Mondo in SBK nel 2011. Merita in questo contesto un cenno anche Crutchlow che, da Campione del Mondo della Supersport nel 2009, troviamo alla guida della Ducati MotoGP nel 2014.

Tra gli italiani in epoca recente ricordiamo Biaggi, Capirossi, Dovizioso, Melandri, Rossi.

Per i più giovani vogliamo qui ricordare con maggior dettaglio 5 piloti italiani Campioni del Mondo di epoche più remote (spaziamo tra gli anni ’60 ed i primissimi anni ’80) che, ad inizio o a fine carriera sono saliti in sella ad una Ducati; tra tutti emerge la figura di Giacomo Agostini, recordman assoluto del motomondiale.

GIACOMO AGOSTINI

Nato a Brescia il 16 giugno 1942, tra i tanti appellativi viene ricordato anche come “l’asso di Lovere” dal paese in provincia di Brescia dove è cresciuto; ricordato per i suoi trionfi con la MV Agusta e per il clamoroso passaggio alla Yamaha, ad inizio carriera ha gareggiato con Ducati e Morini.

Ha disputato alcune gare da junior in circuito e in salita con una moto di Borgo Panigale curata dalla scuderia Stanzano di Alfonso Nepoti, detto appunto Stanzano, da suo figlio Giorgio Nepoti (che sarà in seguito la N della scuderia NCR) e da Sisto Accorsi, meccanico/pilota.

Agostini ebbe anche l’occasione di disputare qualche prova con una Marianna 125.

Nel 1961, passato tra i Seniores, debuttò nella Trento-Bordone ed ottenne la prima vittoria alla Bologna-San Luca del 1962; l’esordio nel Mondiale avvenne al Gran Premio delle Nazioni del 1963 con la Morini 250, definita dalla stampa dell’epoca la “monocilindrica più veloce del mondo”.

MARIO LEGA

Nato a Lugo il 20 febbraio 1949, vanta il titolo di Campione del Mondo con la Morbidelli 250 nel 1977 da semi privato (aveva infatti iniziato la stagione con una Yamaha privata ma venne in seguito chiamato dalla Morbidelli a sostituire l’infortunato Paolo Pileri).

Nel 1978 partecipa al Campionato Europeo Endurance in sella alle Ducati preparate dalla scuderia NCR con cui, in coppia con Victor Palomo, ottenne discreti risultati come il secondo posto di Assen e il terzo al Nurburgring.

MARCO LUCCHINELLI

Il debutto di Lucchinelli (Ceparana, provincia di La Spezia, 26 giugno 1954) avviene nel 1973 nella categoria Juniores riuscendo subito a mettere in mostra il proprio talento nonostante disponesse di un’Aermacchi rabberciata alla meglio. Promosso tra i Seniores sarà Campione del Mondo con la Suzuki 500 del team Gallina nel 1981. Dopo il fallimentare passaggio alla Honda passa alla Ducati dove contribuisce a sviluppare la 851 con la quale arriveranno innumerevoli successi nella Superbike. Tra i successi personali di Lucchinelli con la 851 Desmoquattro della Ducati, di cui diventerà anche team manager della squadra Superbike, ricordiamo la vittoria sulla pista di Daytona nella “Battle of the Twins” del 1987 e quella nella gara di esordio del Campionato Superbike disputata a Donington Park nel 1988.

FRANCO UNCINI

Il pilota di Civitanova Marche (9 marzo 1956) esordì nel 1974 in sella ad una Laverda SFC in una gara disputata sul circuito di Vallelunga mettendosi subito in luce tanto che Bruno Spaggiari, ex pilota fedelissimo della Ducati, per il 1975 lo ingaggia per la sua Scuderia che gestisce le gialle 750SS derivate dalla moto trionfatrice nella 200 miglia di Imola del 1972. In sella alla desmodromica di Borgo Panigale il suo talento ha modo di esprimersi dominando le competizioni riservate alle moto derivate dalla serie vincendo diverse gare della Coppa Cappelletti, del Trofeo Biaschelli e del trofeo Magnani, e la 4 Ore di Roma disputata sul circuito di Vallelunga. L’anno successivo debutta come privato nel Mondiale con le Yamaha 250 e 350; nel 1977 va a far coppia con Walter Villa nel team Harley Davidson; dopo alcuni anni con risultati non eccellenti, finalmente nel 1982 approda al team Gallina, orfano del Campione del Mondo Lucchinelli passato alla Honda, e conquista il titolo iridato della 500. Nel 1983 è vittima di un grave incidente ad Assen; tornato alle corse non ottiene grandi risultati pertanto alla fine del 1985, complice anche una Suzuki 500 non più competitiva, si ritira dalle competizioni ma rimane nel giro del mondiale come responsabile per la sicurezza sui circuiti della Dorna, la società organizzatrice dei Mondiali MotoGP e SBK.

WALTER VILLA

Il 4 volte Campione del Mondo nacque a Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena, il 13 agosto 1943.

Il suo debutto avviene nel 1962 a Modena in sella ad un Morini 175 Settebello.

Nel 1963, ottenuto il passaggio dalla categoria Cadetti a quella Juniores, si mette in luce grazie ai numerosi piazzamenti colti con la Ducati 125 nelle gare del campionato italiano; nel 1964 passa tra i Seniores.

L’anno seguente va alla MV che gli affida lo sviluppo della nuova 125 monocilindrica due tempi a cilindro orizzontale con ammissione a disco rotante, cambio a sette marce, e contemporaneamente gli concede di gareggiare anche con la “Beccaccino”, una 125 dalle caratteristiche molto simili a quelle della MV realizzata dal fratello Francesco, il cui progetto sarà poi ceduto alla Montesa.

Tra il 1966 ed il 1972 gareggia con le moto realizzate dal fratello (ribattezzate di volta in volta Mondial, Montesa, Villa) ma sporadicamente sarà alla guida anche della Morini 250 monocilindrica e della Benelli 250 4 cilindri e conquista un buon numero di campionati italiani.

Nel 1967 esordisce nel motomondiale con la Montesa nella classe 125, senza tuttavia ottenere grandi risultati.

Nel 1973 la sua stagione del motomondiale venne compromessa dal coinvolgimento nel terribile incidente di Monza dove trovarono la morte Renzo Pasolini e Jarno Saarinen.

Il suo talento esplode nel 1974 quando, ingaggiato dalla Harley Davidson/Aermacchi, con la 250 della casa italo/americana conquista il primo dei suoi 4 titoli iridati che riesce a bissare nel 1975 per poi ottenere la doppietta in 250 e 350 nel 1976.

Walter ritornerà alla guida di una Ducati nel 1984 in sella alla TT1 quando, in coppia con Valter Cussigh, partecipa al Bol d’Or e alla 24 H di Spa.

Walter Villa è scomparso a Modena il 20 giugno 2002 per un infarto.

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Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

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