Enter your email Address

  • Mondocorse
    • Piloti, storie e glorie
      • Pillole di storia
    • MotoGP
    • SBK – SuperBike
    • Altri Campionati – Moto
    • Formula 1
    • Altri Campionati – Auto
  • Auto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Amarcord
    • Test Drive e Prove
  • Moto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Abbigliamento Moto
    • Test Ride e Prove
  • Articoli e News
    • Cronaca
    • Curiosità
    • Interviste
    • Mobilità pubblica e privata
    • Social News
    • Tecnica
  • Eventi
    • Eventi e Manifestazioni
    • Report
  • BLOG
    • BLOG di Fabio Avossa
    • IL BARRYTO di Barry Rivellini
  • Itinerari
  • Log in
Quacquarelli, Centro assistenza e vendita Renault e Dacia
ItaliaOnRoad – Rivista Italia Motori
  • Gennaio 29th, 2023
  • Homepage
  • Contatti
  • Staff
  • Disclaimer
  • Privacy & cookie policy
  • Pubblicità
  • Log in
ItaliaOnRoad - Rivista Italia Motori
Quacquarelli, Centro assistenza e vendita Renault e Dacia
  • Mondocorse
    • Piloti, storie e glorie
      • Pillole di storia
    • MotoGP
    • SBK – SuperBike
    • Altri Campionati – Moto
    • Formula 1
    • Altri Campionati – Auto
  • Auto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Amarcord
    • Test Drive e Prove
  • Moto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Abbigliamento Moto
    • Test Ride e Prove
  • Articoli e News
    • Cronaca
    • Curiosità
    • Interviste
    • Mobilità pubblica e privata
    • Social News
    • Tecnica
  • Eventi
    • Eventi e Manifestazioni
    • Report
  • BLOG
    • BLOG di Fabio Avossa
    • IL BARRYTO di Barry Rivellini
  • Itinerari
  • Follow
    • Facebook
    • Twitter
    • Pinterest
    • Youtube
    • Instagram
    • Tumblr
    • RSS
Le GT dei favolosi anni ’60: Iso Rivolta Daytona
Home
Amarcord

Le GT dei favolosi anni ’60: Iso Rivolta Daytona

Luglio 6th, 2020 Fabio Avossa Amarcord

Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Tumblr

CONSIGLIATI PER TE

Le Ferrari Formula 1 a colori
Le Ferrari Formula 1 a colori
Fine anni '90, quando i giapponesi "prendevano spunto" dalla Ducati
Fine anni '90, quando i giapponesi "prendevano spunto" dalla Ducati

Sulla nascita di questa vettura girano due differenti storie, una che l’attribuisce alla volontà dell’ing. Rivolta di dare una erede alla Grifo A3/C (che troverà continuità agonistica nella Bizzarrini 5300 GT Strada) e l’altra che ne attribuisce la paternità alla iniziativa di un imprenditore comasco, Carlo Bernasconi. Forse la verità sta nel mezzo; è probabile infatti che l’ing. Rivolta abbia voluto supportare l’iniziativa imprenditoriale di Bernasconi per tastare con discrezione la risposta di un potenziale mercato. Ma una conferma ce la potrebbero dare solo i due diretti interessati perciò, per non incorrere in errore e non toccare la suscettibilità di nessuno, riporterò entrambe le storie così come io stesso le ho apprese.

Nel 1964 l’ing. Giotto Bizzarrini, che all’epoca era ancora in forza alla Iso Rivolta, realizzò la versione sportiva della Grifo, la A3/C. L’ing. Rivolta, ritenendo che si potesse fare di meglio, incaricò lo stesso Bizzarrini di realizzare una nuova vettura da competizione ancor più performante (e forse già qui nacquero i ben noti dissidi che portarono Bizzarrini a lasciare la Iso Rivolta per fondare un proprio marchio di auto sportive).

Nacque così la Daytona basata, come la Grifo A3/C, su di un telaio monoscocca in acciaio che si differenziava dai canoni telaistici dell’epoca fondati su strutture tubolari. Questa diversa impostazione del telaio era stata propiziata dallo stesso Cav. Rivolta che chiese a Giotto Bizzarrini e a Pier Luigi Raggi, tecnico esperto della lavorazione della lamiera, di progettare un telaio fatto di lamiere stampate e saldate a punti, molto più adatto per la grande produzione in serie. Inoltre questo tipo di struttura lasciava un buon grado di libertà nella realizzazione della carrozzeria che poteva essere realizzata sia in versione chiusa che in versione aperta, in questo secondo caso senza dover intervenire con rinforzi supplementari.

Come propulsore venne montato uno Chevrolet 396 Big Block V8 da 490 cv (la Iso Rivolta aveva adottato motori Chevrolet sin dalla nascita; solo a partire dalla fine del 1971, a causa delle svantaggiose condizioni economiche imposte dalla General Motors, la ISO si convertì ai motori Ford Cleveland).

Prima che venisse terminato lo sviluppo Bizzarrini lasciò la Iso, ma Renzo Rivolta non abbandonò il progetto e affidò la realizzazione della nuova GT alla Carrozzeria Modenese Neri & Bonacini, conosciuta anche come NEMBO acronimo dei nomi dei due titolari Giorgio Neri e Luciano Bonacini e della città dove risiedeva la carrozzeria stessa (NEri Modena BOnacini); perciò la vettura divenne nota anche come NEMBO II Daytona. Bizzarrini offrì comunque la propria assistenza tecnica al progetto come collaboratore esterno.

Le forme si rifacevano agli stilemi dell’epoca riprendendo a grandi linee le forme di altre GT di successo; in particolare la forma del padiglione si ispirava fortemente a quella di alcuni prototipi della Ferrari, con una spiccata rassomiglianza con quello della GTO/64.

 

La Iso Daytona venne presentata al pubblico in occasione del Gran Premio di Monza del 1966 dove fu accolta con grande entusiasmo. La brochure di presentazione la illustrava come «un nuovo concetto di automobilismo ad alte prestazioni» ma, nonostante avesse suscitato tanto interesse non debuttò mai nelle competizioni. Anche la produzione di serie non ebbe alcun seguito; non se ne conosce con esattezza il numero di esemplari prodotti, alcune fonti riportano che non siano state superate le cinque unità. Con certezza si conoscono 3 esemplari attualmente in circolazione; di altri 2 non si hanno notizie.

La storia alternativa

Gli anni ’60 furono un fiorire di Gran Turismo (Apollo, ATS, Bizzarrini, De Tomaso, Gordon Keeble, Intermeccanica, la stessa Iso Rivolta, Lamborghini, LMX, Serenissima); Carlo Bernasconi, comasco, noto imprenditore dell’epoca e grande appassionato di auto sportive, voleva far parte anche lui della “festa” e perciò decise di realizzare un piccolo lotto di 5 vetture, sportive, potenti e leggere da vendere negli USA, un mercato nel quale svolgeva molti suoi affari e dove perciò aveva molti contatti importanti.

Egli stesso ne abbozzò le linee essenziali e poi affidò alla carrozzeria Neri & Bonacini di Modena la definizione dello stile e la costruzione delle carrozzerie. Inizialmente non si pensò a come denominare la nuova GT perciò la stampa specializzata si divertì a citarla con i nomi più fantasiosi come “Strale Daytona 6000GT”, Iso Nembo”, “Iso Daytona” oppure “Nembo II” con chiaro riferimento al nome del carrozziere.

Per la realizzazione di questa piccola serie venivano utilizzati telai della Iso Rivolta Grifo da 2500 mm di passo; la carrozzeria, costituita da pannelli di alluminio e acciaio, veniva saldata sulla scocca in acciaio. La carrozzeria inizialmente pensata definita come coupé due posti venne realizzata anche nella versione “targa“, con tettuccio amovibile.

Nella ricerca di una motorizzazione che potesse competere sul piano della potenza erogata con quelle della migliore concorrenza, Ferrari in primis, ma ad un costo molto più abbordabile, inizialmente ci si orientò verso il Ford V8 di 6277 cc da 430 cavalli oppure ad un V8 della Chevrolet di equivalenti valori di cilindrata e potenza, ma furono scartati entrambi in quanto difficoltosi da procurarsi se non direttamente dagli Stati Uniti e a costi eccessivi. Alla fine si optò per una più economica motorizzazione V8 Chevrolet 327 da 5.358 cm³ di cilindrata, modificata dal pilota/tuner americano Dick Moroso.

385             
385
Shares
  • Tags
  • bizzarrini
  • Carlo Bernasconi
  • Dick Moroso
  • Ford Cleveland
  • Grifo
  • GTO/64
  • Nembo
  • Neri & Bonacini
PROSSIMO ARTICOLO Prova Honda Civic - Executive Sport Line
ARTICOLO PRECEDENTE CIV - In Superbike Pirro risponde a Savadori. Doppiette per Zannoni (Moto3) e Bernardi (SS)

Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

Consigliati per te

Due Alfa Romeo da competizione: la 164 ProCar e la Gruppo C Amarcord
Gennaio 18th, 2023

Due Alfa Romeo da competizione: la 164 ProCar e la Gruppo C

Lawrence d’Arabia e la Brough Superior, la Rolls Royce delle moto Amarcord
Gennaio 17th, 2023

Lawrence d’Arabia e la Brough Superior, la Rolls Royce delle moto

Due curiosità sulla Porsche 911 Amarcord
Gennaio 16th, 2023

Due curiosità sulla Porsche 911

Commenta con Facebook

ItaliaOnRoad
Gasss.eu
Test e Prove
Prova Mazda CX-30 con lo e-Skyactiv X da 186 CV

Prova Mazda CX-30 con lo e-Skyactiv X da 186 CV

Eventi e Manifestazioni
I coffee harvester del futuro progettati dagli studenti del Master in Transportation Design

I coffee harvester del futuro progettati dagli studenti del Master in Transportation Design

Mobilità pubblica e privata
Rinnovo Patente: quando, dove, come, costi, sanzioni e tutto ciò che bisogna sapere

Rinnovo Patente: quando, dove, come, costi, sanzioni e tutto ciò che bisogna sapere

Itinerari Moto Placeholder
Itinerari Moto
timeline
Gen 28th 5:13 PM
Mondocorse

Il bicilindrico parallelo in Ducati: le moto da competizione

Gen 27th 9:10 AM
Mondocorse

Motomondiale: i campionati in cui la vittoria era solo italiana

Gen 26th 12:22 AM
Eventi e Manifestazioni

I coffee harvester del futuro progettati dagli studenti del Master in Transportation Design

Gen 19th 2:34 PM
Articoli e Notizie

Auto usate: quali sono le truffe a cui fare attenzione

Gen 18th 11:20 PM
Mondocorse

Meteore: 1977, Pat Evans e Randy Cleek, uniti da un tragico destino

  • Contatti
  • Staff
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Pubblicità
  • Login
  • TORNA SU
ItaliaOnRoad © 2021 - Tutti i diritti riservati - Testata giornalistica registrata - Contatti - Privacy
P.IVA 06333431218