La GK1 è stata l’unico modello, prodotto tra il 1964 ed il 1967, realizzato dalla Gordon Keeble; faceva parte di quel gruppo selezionato di Gran Turismo degli anni ’60 che scaturivano da una indovinata miscellanea tra l’ingegneria del telaio britannico, la potenza dei grossi V8 americani e lo stile italiano.
La Gordon Keeble venne fondata nel 1964 a Slough, in Inghilterra, da John Gordon, un imprenditore del settore automobilistico già co-fondatore della Peerless Cars; in seguito la sede venne spostata a Southampton.
L’idea progettuale si prefiggeva di equipaggiare un leggero telaio inglese con un potente motore V8 americano.
Il prototipo venne realizzato nel 1959 da John Gordon e dall’ingegnere/pilota Jim Keeble; nata da una idea di Rick Neilson, un pilota della USAF cliente di Keeble cui affidava la manutenzione della sua Corvette, la vettura montava il motore V8 di 4600cc e 290 cv di potenza a 6250 giri/min prelevato da una Chevrolet Corvette mentre il telaio era derivato da quello della Peerless GT in tubi quadri da un pollice.
Il motore era accoppiato a un cambio manuale a quattro velocità mentre l’impianto frenante era fornito dalla Girling ed era costituito da quattro freni a disco. Le sospensioni anteriori erano indipendenti con molle elicoidali, mentre quelle posteriori erano dotate di ponte De Dion.
Nelle intenzioni dei costruttori la nuova auto era destinata alla clientela Aston Martin, Bristol, Jensen e Facel Vega.
Nel gennaio del 1960 l’autotelaio fu spedito alla carrozzeria Bertone di Torino dove fu completato con l’installazione della carrozzeria disegnata da Giorgetto Giugiaro. Il corpo vettura, il primo lavoro per Bertone di Giorgetto Giugiaro appena ventenne, era un coupé 2 + 2 posti caratterizzato dai 4 fanali disposti in diagonale, una configurazione rara che si poteva trovare su pochi modelli europei come sulla Lagonda Rapide, sulla Lancia Flaminia coupé, sulle Triumph e sulle Rolls-Royce.
Il passo della vettura era di 2.591 mm, la lunghezza 4.674 mm e la larghezza 1.727 mm.
Il prototipo venne presentato alla dirigenza della General Motors che, dopo un’attenta valutazione, approvò il progetto e accettò di fornire 1000 propulsori derivati dalla Chevrolet Corvette 327.
Nel marzo del 1960 la vettura veniva presentata al salone dell’automobile di Ginevra con il nome di “Gordon GT”.
La vettura entrò in produzione solo nel 1964; nel frattempo Gordon aveva abbandonato il progetto e gli era subentrato George Wansbrough nel ruolo di presidente mentre Keeble era rimasto in azienda.
Il modello prodotto in serie presentava sostanziali modifiche rispetto al prototipo. Venne infatti montato un motore V8 Chevrolet da 5.400cc e 300 CV in luogo del 4,6 litri originale che non era più disponibile, mentre la carrozzeria veniva realizzata dalla Williams & Pritchard Limited in vetroresina invece che in acciaio.
Anche gli interni vennero sostituiti con altri meno raffinati per contenere i costi. Come dotazione la GK1 forniva sedili avvolgenti reclinabili e regolabili, alzacristalli elettrici, tergicristalli a due velocità, radio, cinture di sicurezza e interni in vinile.
Purtroppo poco dopo l’inizio delle vendite sorsero problemi con i fornitori, in particolare con l’Adwest fornitore delle scatole sterzo, che non consentirono di soddisfare gli ordini fermando la produzione ad 80 vetture complete lasciandone una dozzina incomplete che in seguito, grazie all’intervento della concessionaria Harold Smith e al rientro alla guida della fabbrica di Jim Keeble, vennero completate e ne furono costruite da zero alcune altre.
Molti esemplari, poco dopo l’acquisto da parte dei clienti, iniziarono ad avere noie tecniche, che si ripercossero sulle casse della Gordon-Keeble a causa delle riparazioni in garanzia. Ciò portò a una crisi dell’azienda, che andò in liquidazione. In questo breve lasso di tempo, vennero vendute 90 vetture.
Nel 1965 la Gordon-Keeble venne acquistata da Harold Smith e Geoffrey West: nell’occasione il nome cambiò in Keeble Cars Ltd e la produzione spostata a Sholing (un distretto di Southampton). La produzione riprese, ma per breve tempo, dato che venne sospesa nel 1966. L’ultimo esemplare, il centesimo, venne assemblato nel 1967 utilizzando parti di ricambio portando a 100 il numero totale di GK1 realizzate.
A causa delle scarse vendite dovute ai prezzi troppo elevati, costava più di una Jaguar E Type, la fabbrica fu costretta a chiudere i battenti.
Nel 1968 l’imprenditore statunitense John de Bruyne acquistò i diritti della GK1; ne furono realizzati due esemplari rivisti nella carrozzeria, soprattutto nel frontale e nella coda, sotto il nome di Grand Touring, riconosciuti anche come “De Bruynes” che furono presentati al Motor Show di New York di quell’anno insieme a una nuova coupè con motore centrale, la Grand Sport, ma l’iniziativa morì sul nascere.