Nel momento in cui scriviamo (Pasqua 2020 – 12 aprile) il Motomondiale 2020 è sospeso e ottimisticamente sarà disputato nella seconda parte dell’anno con un numero ridotto di gare o addirittura annullato a causa dell’epidemia da “nuovo coronavirus SARS-CoV-2” (più comunemente conosciuto come COVID-19 che però in realtà è la denominazione della malattia respiratoria acuta contratta dal virus).
Non è la prima volta che lo svolgimento del Motomondiale è stato sconvolto a causa di eventi mondiali straordinari che non hanno a che fare direttamente con il mondo del motociclismo, ma mai con interventi di questa portata.
In questa nota vogliamo ricordare i Gran Premi annullati o rinviati per fenomeni più o meno catastrofici estranei all’ambiente del motociclismo; infatti casi in cui alcuni Gran Premi sono stati rinviati o addirittura soppressi per fattori esterni al circus mondiale ce ne sono stati negli anni trascorsi, a volte anche per motivi meno drammatici del coronavirus. Già nel 1939 (non esisteva ancora il campionato del Mondo) la stagione dei Gran Premi terminò con una gara di anticipo per una ragione molto seria: i campionati Europei delle classi 250, 350 e 500cc si sarebbero dovuti concludere con l’evento di Monza il 4 settembre, ma il giorno precedente la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania e iniziò la seconda guerra mondiale.
Nel 1972 i Troubles nell’Irlanda del Nord (con questo termine era conosciuto il conflitto nordirlandese, termine traducibile come “I disordini”) causarono la cancellazione del Gran Premio dell’Ulster. Il campionato del 1980 venne accorciato a causa della cancellazione dei Gran Premi di Venezuela e di Svezia; il primo fu annullato per le incertezze create da un cambio del governo nazionale mentre quello di Svezia fu annullato per cause economiche pertanto l’inizio della stagione, previsto nel mese di marzo, slittò fino all’11 maggio con la disputa del Gran Premio delle Nazioni a Misano Adriatico. Successivamente anche il Gran Premio d’Austria (Salisburgo) venne cancellato in seguito a una forte nevicata, quasi un metro di neve (vedi foto). Nel 1982 il Gran Premio d’Argentina si svolse giusto in tempo, quattro giorni prima che le Forze Armate argentine invadesse le Isole Falkland di proprietà britannica, innescando la guerra delle Falkland.
Infine il Gran Premio del Giappone è stato per ben due volte sconvolto da eventi estranei al motociclismo: nel 2010 è stato rinviato di sei mesi a causa del caos dei voli causato dalle eruzioni vulcaniche in Islanda mentre l’evento del 2011 fu spostato da Aprile ad Ottobre a seguito del disastro nucleare di Fukushima. Altri Gran Premi sono stati cancellati o rinviati per eventi meno drammatici: nel 2008 ad Indianapolis, a causa del forte vento, fu annullata la gara delle 250; in Qatar nel 2009, a causa della scivolosità della pista bagnata, la MotoGP fu rinviata al giorno successivo; nel 2018 è stato cancellato il Gran Premio di Gran Bretagna per la pioggia abbondante, o forse è meglio dire a causa dell’asfalto poco drenante. Infine, fuori tema, ricordiamo due episodi di annullamento della top class a causa di incidenti mortali in pista: la classe 500 del Gran Premio delle Nazioni (Monza) del 1973 quando morirono Pasolini e Saarinen e nel 2011 la classe MotoGP del Gran Premio della Malesia a seguito dell’incidente mortale di cui fu vittima coinvolto Simoncelli.