E’ uno dei pochi campionati motoristici ad aver iniziato la stagione, ma l’ombra lunga e scura del Coronavirus sta addensando nubi minacciose anche sul WorldSBK.
Dopo lo scoppiettante avvio di Phillip Island la situazione è rapidamente mutata, e la diffusione anche e soprattutto in Europa del COVID-19 ha costretto Dorna Organization a rivedere profondamente il calendario della stagione in corso. Mentre si cerca una data utile per disputare il round del Qatar, e dopo lo spostamento della gara di Jerez, oggi è toccato all’evento olandese di Assen slittare al 22-23 agosto, lasciando malinconicamente al secondo slot la tappa di Imola.
La gara bolognese, in programma il weekend del 10 maggio, è tutt’altro che certa, così come la successiva tappa di Aragon due settimane dopo. In un campionato con dieci round su 13 in Europa – di cui 3 in Spagna e due in Italia – programmare una stagione a questo punto diventa quanto mai difficile, e se anche si riuscisse a dare un senso allo sport in questo momento storico, bisognerà capire quale saranno le conseguenze derivanti dalla situazione economica globale in un ambito sportivo come quello delle competizioni motoristiche, da sempre basate sul denaro.
Se il WorldSBK piange, l’attività nazionale non ha di che rallegrarsi: a seguito della recente disposizione della Federazione Motociclistica Italiana, le attività sportive tricolori sono state sospese fino al 27 aprile 2020. Pertanto sia il Campionato Italiano Velocita’ che la Coppa Italia, il contenitori dei trofei riconosciuti dalla FMI, hanno visto rimandare il primo round stagionale, originariamente programmato il 25-26 aprile a Misano e il 19 aprile al Mugello. Quando le condizioni sanitarie lo consentiranno, il Comitato Velocità FMI avrà di che lavorare nel riorganizzare i calendari, visto che diversi team, specialmente nella Supersport 300, saranno impegnati sia a livello nazionale che nel mondiale di categoria.