Roberto Patrignani (Firenze, 21 novembre 1935 – Milano, 22 gennaio 2008), una figura poliedrica del motociclismo: gentleman driver , tester, recordman, giornalista e scrittore, si cimentò anche in alcuni raid. Nato a Firenze, la sua famiglia si trasferì prima a Milano e fu poi sfollata a Mandello del Lario nel 1944; la vicinanza con la fabbrica della Moto Guzzi risveglia in lui la passione per il motociclismo e ben presto si dedica alla duplice attività sia di giornalista del settore che di pilota.
Ma non si limitò a queste due attività.
In occasione delle Olimpiadi 1964 si recò da Milano a Tokyo con una Vespa 150; nel 1967 compì la traversata africana da Città del Capo ad Asmara con un ciclomotore Moto Guzzi Dingo 50 e nel 1980 fece il coast to coast, da Charleston a Los Angeles, negli Stati Uniti, in sella a un ciclomotore Garelli Noi con variatore automatico.
Tra gli anni settanta e gli anni ottanta è stato Responsabile delle pubbliche relazioni e Direttore Sportivo della Garelli.
E’ stato un discreto pilota ma si distinse come scrittore e giornalista lavorando per le più celebri testate del settore.
Dotato di una profonda competenza tecnica e di una notevole sensibilità di guida, fu molto apprezzato come tester di testate giornalistiche tanto da essere spesso chiamato a valutare i prototipi di molti costruttori.
Nei due primi decenni del dopoguerra partecipò al Campionato Italiano Velocità e ad alcune gare del Motomondiale, oltre a due Milano-Taranto, due Motogiri e due Tourist Trophy, competizione di cui era invaghito e a cui dedicò alcuni dei suoi libri. Ottenne la sua unica vittoria nel 1963 con una Moto Morini 250 sul circuito francese di Bourg-en-Bresse.
Nel novembre 1963 venne ingaggiato dalla Garelli per partecipare al tentativo del record mondiale di velocità sulle 24 ore per la classe 50 sul circuito di Monza. Nel 1969 fu impegnato in una analoga impresa quando fu chiamato dalla Moto Guzzi a partecipare sulla pista di Monza al tentativo di battere alcuni record di velocità con il prototipo V7.
Non meno intensa fu la sua attività di scrittore; nei suoi libri ha parlato delle sue esperienze di viaggio ma anche di tecnica di guida e di sport.
I suoi libri.
• In vespa da Milano a Tokyo, Edisport, Milano, 1965
• La guida sportiva della moto, De Vecchi Editore, Milano, 1967 (con Giacomo Agostini)
• Motocicletas, Editorial Teide, Barcellona, 1970
• Feuerstühle international, Suedwest Verlag, Monaco di Baviera, 1971 (con Mario Colombo e Erwin Felkel)
• Petites et grosses motos, Grange Batelière, Parigi, 1971 (con Mario Colombo)
• Sport – en wedstrijdmotoren, Standaard, Amsterdam, 1971 (con Mario Colombo)
• Motorcycles; classics and thoroughbreds, Golden Press, New York, 1972 (con Mario Colombo)
• La conduite sportive de la moto, De Vecchi Editore, Milano, 1973 (con Giacomo Agostini e Jean Pollard)
• Motos tout terrain, Grange Batelière, Parigi, 1973 (con Carlo Perelli)
• Motorcycle competition: off-road riding and racing, Orbis Books, New York, 1974 (con Carlo Perelli)
• Motocross y trial: regularidad, speedway, motoalpinismo, Editorial Teide, Barcellona, 1974 (con Carlo Perelli)
• Motocycle composition: off-road riding and racing, Orbis Books, New York, 1974 (con Carlo Perelli)
• Come si diventa corridore motociclista, Edizioni Motopress, Milano, 1977
• Torno subito (avventure in motocicletta), Edizioni Motopress, Milano, 1983
• Le moto da corsa italiane, De Agostini, Novara, 1985 (con Brizio Pignacca)
• Ti porterò a Bray Hill, Giorgio Nada Editore, Vimodrone, 1989
• Moto MV Agusta, Giorgio Nada Editore, Vimodrone, 1991 (con Mario Colombo)
• Resti tra noi. Dialoghi sulla moto, Giorgio Nada Editore, Vimodrone, 1993
• Garelli 80 anni di storia, Giorgio Nada Editore, Vimodrone, 1999 (con Daniele Agrati)
• Pane e chilometri, Pitierre, Lecco, 2004