L’Emergenza Covid-19 continua la sua corsa inarrestabile e le nostre vite sono mutate così, improvvisamente. Dopo l’ultimo decreto emanato dal Premier Conte ci siamo dovuti adeguare alle nuove regole ed alla nuova vita restrittiva che ci è stata imposta.
Per chi può, si lavora solo lavoro da casa, si studia in modalità e-learning, si riscoprono vecchi hobbies e passioni ma
ogni giorno aumenta il numero di casi. E’ una guerra che si sta combattendo da Nord a Sud, così come in altre parti del mondo.
Una guerra contro il nemico- virus, che come un mostro, si insedia nei nostri corpi.
Sono molte le iniziative che cercano di far recapitare un unico messaggio forte e chiaro #iorestoacasa.
Dobbiamo stare a casa oggi più che mai e dobbiamo farlo per il bene della comunità. In particolare, per tutti quei medici ed infermieri impegnati in prima linea per contrastare il Covid-19. Dobbiamo farlo per la nostra sanità al collasso e per tutte quelle persone in lotta con la morte. Dobbiamo farlo per il fatto che più ci ammaliamo e più corriamo il rischio di non essere curati come si deve, per mancanza di posti letto nelle terapie intensive delle strutture ospedaliere.
L’emergenza Coronavirus interessa tutto il mondo e con la pandemia, tutti i paesi stanno cercando di prendere provvedimenti e misure necessarie per contenere il contagio. In questo scenario negativo, anche nel mondo dello Sport vari eventi si sono fermati, tra cui MotoGp, Sbk, F1.
Uno stop necessario, scaturito dal buon senso. L’ultima ad arrestarsi è stata la F1 dopo l’annullamento della gara in programma a Melbourne. Un lungo periodo di indecisione, che ha scaturito non poche polemiche, in primis quella di Lewis Hamilton, fin da subito contrario a gareggiare.
A decidere di fermarsi, anche molti stabilimenti tra cui Ducati, FCA, Ferrari, Porsche, Lamborghini, PSA, MV Agusta e Yamaha.
MV Agusta Motor, ad esempio, annuncia “MV Agusta, in accordo con i rappresentanti dei lavoratori e in osservanza delle misure urgenti previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 11.3.2020 e delle linee indicate da Confindustria Lombardia, ha deciso di non interrompere l’attività del proprio stabilimento di Schiranna (VA) al fine di garantire la continuità produttiva, sebbene a personale ridotto.”
Anche Ducati dice la sua, sospendendo le attività fino al 25 marzo mentre Yamaha ha fermato la produzione in Francia ed in Italia, a seguito della dichiarazione dello stato di pandemia. Lamborghini manda a casa 1.800 dipendenti fino al 25 marzo.
Porsche oltre a sospendere la produzione, ha deciso di intensificare altre misure: ad esempio, sono stati sospesi i viaggi di lavoro, è stata estesa la modalità di smart-working e le riunioni si terranno per ora solo mediante collegamento telefonico o video.
FCA, invece, chiude gli stabilimenti tra cui quelli di Pomigliano, Melfi, Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena, oltre a quelli serbi e polacchi.
Uno stop necessario che fa riflettere su quanto questo virus stia influenzando la vita e soprattutto il mondo del lavoro. Purtroppo non sappiamo a cosa andremo incontro ma oggi restare a casa è un dovere. Il nostro Paese è in difficoltà, anche se la ripresa non sarà del tutto facile, speriamo che il prima possibile si possa ritornare alla normalità #andràtuttobene