Le origini della Ferrari risalgono al 1929, quando Enzo Ferrari fonda la Scuderia che porta il suo nome e che fino al 1932 assolve al ruolo di gestione dell’attività agonistica dell’Alfa Romeo; nel 1933 la crisi economica partita dal crollo di Wall Street indusse l’Alfa Romeo a ritirarsi dalle competizioni e cedette totalmente le sue vetture a Ferrari; alla fine del 1937, visti gli ottimi risultati conseguiti dalla Scuderia, l’Alfa ritornò sulla sua decisione e ritornò ufficialmente alle competizioni. Il 30 dicembre 1937 la S.A. Scuderia Ferrari veniva liquidata ed Enzo Ferrari veniva assunto come direttore sportivo della neonata Alfa Corse.
Purtroppo, dopo quasi 20 anni di collaborazione, nel 1939 Ferrari, in rotta con il direttore tecnico Wilfredo Ricart, si congedava dall’Alfa Romeo. In compenso ottenne una sostanziosa buonuscita a fronte dell’impegno sottoscritto di non utilizzare il suo nome o quello della Scuderia prima che fossero trascorsi 5 anni dal congedo.
Il 1° settembre 1939, con il denaro della liquidazione, Ferrari fondava a Modena la società Auto Avio Costruzioni il cui oggetto sociale era la costruzione di rettificatrici e parti di velivoli; ma ben presto la vecchia passione per le automobili riemerse e Ferrari si dedicò alla costruzione di una vettura destinata alla Mille Miglia del 1940 denominata Auto Avio Costruzioni 815, in rispetto al vincolo contratto con l’Alfa Romeo.
Poi scoppiò la Seconda Guerra Mondiale; nel dopoguerra, trascorsi abbondantemente i 5 anni di vincolo, Ferrari potè tornare alla costruzione di autovetture recanti il suo nome.
Ma il nome della azienda rimase Auto Avio Costruzioni fino al 1957, quando cambiò in Auto Costruzioni Ferrari; successivamente, nel 1960, venne trasformata in Società per Azioni con la denominazione SEFAC acronimo di Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse. Su questa nuova denominazione esisteva una interpretazione popolare che traduceva l’acronimo SEFAC in “Sempre Enzo Ferrari Anche Cambiando”, attribuendo fantasiosamente allo stesso Enzo Ferrari questa interpretazione.
In pratica il marchio Ferrari può essere considerato un brand della Auto Avio Costruzioni, la cui nascita si può far coincidere con la presentazione della 125S che avveniva il 12 marzo 1947.
La Ferrari guadagnò rapidamente fama e reputazione in Europa facendosi conoscere attraverso la partecipazione a competizioni sia per monoposto che per vetture Sport.
Nella Formula 1 iniziò con un V12 sovralimentato da 1,5 litri ottenendo qualche vittoria solo in eventi in cui erano assenti le imbattibili Alfette 159 mentre nelle gare per vetture Sport ottenne da subito risultati di eccellenza tra cui la vittoria nella prima 24 Ore di Le Mans del dopoguerra, nel 1949. Presto la giovane azienda ottenne anche due vittorie Targa Florio e una vittoria Mille Miglia.
Inizialmente la Ferrari costruiva solo vetture da competizione da vendere a gentlemen driver facoltosi; in seguito per finanziare il suo programma di corse, la Ferrari incominciò a costruire anche vetture stradali che ben presto diventarono molto richieste; la prima fu la 166 Inter.
In Formula 1, con l’intuito che lo ha sempre contraddistinto, Ferrari decise di abbandonare il motore sovralimentato per passare al motore atmosferico a partire da un 3,3 litri aumentato progressivamente fino ai 4,5 litri consentiti dal regolamento.
E finalmente, durante il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 a Silverstone, la Ferrari vinceva il suo primo Gran Premio nel campionato del mondo quando Froilan González con la sua Ferrari 375 (4500cc) sconfisse l’invincibile Alfetta. Seguirono altre due vittorie e la Ferrari avrebbe potuto conquistare il suo primo il titolo piloti se non avesse sbagliato la scelta delle gomme nell’ultima gara della stagione.
Alla fine dell’anno le Ferrari 375 rimasero inutilizzate, vittime del loro stesso successo; in mancanza di concorrenti (l’Alfa Romeo si era ritirata e non si vedevano altri concorrenti all’orizzonte) il Campionato del Mondo Piloti venne riservato alle monoposto di Formula 2 da 2000cc, che la Ferrari conquistò nei due anni successivi con Ascari cui affidò la vincente 500 F2 mentre la 375 venne destinata alle gare di Formula Libera e ad una sporadica apparizione alla 500 miglia di Indianapolis del 1952 con Ascari.
E la storia continua …