Nonostante non abbia mai conquistato un titolo Bob McIntyre (Scotstoun, 2 novembre 1928 – Chester, 15 agosto 1962), noto come lo “scozzese volante”, è stato un pilota molto popolare.
Era velocissimo: è stato il primo pilota capace di fare un giro al Tourist Trophy del 1957 infangendo la barriera delle 100 miglia all’ora, per la precisione 101,03mph, in sella alla Gilera 500/4 e a Spa, sempre nel 1957 e ancora con la Gilera 500, coprì il giro veloce alla stratosferica media di 215,012 km/h.
(In realtà le cronache dell’epoca ci raccontano che il primo pilota ad infrangere la barriera delle 100 miglia orarie al TT fu Geoff Duke nel 1955, ma i cronometristi ad un successivo controllo abbassarono la media a 99,97 miglia all’ora e il record fu pertanto riconosciuto due anni dopo a McIntyre.)
E’ stato pilota ufficiale Bianchi, Gilera e Honda.
Nel motomondiale, in cui ha gareggiato spesso da privato tra il 1953 ed il 1962, ha ottenuto in tutto cinque vittorie, quattordici secondi posti e sei terzi posti; i suoi migliori piazzamenti finali sono stati il 2º posto ottenuto nel 1957 in 350 e 500 e nel 1962 in 250.
Non riuscì a coronare il sogno iridato; la morte lo colse il 6 agosto 1962 sul circuito di Oulton Park dove stava partecipando a un evento locale. Dopo aver vinto la classe 250, si schierò al via della 500 durante la quale, mentre era all’inseguimento di Derek Minter, rimase vittima di un terribile incidente; McIntyre morirà nove giorni dopo, il 15 agosto, presso l’ospedale di Chester.
McIntyre era anche un bravo meccanico; nel 1961 il pilota scozzese e l’abile saldatore e meccanico Alex Crummie costruirono un telaio completamente nuovo per ospitare il monocilindrico da 500cc della Matchless G50. Più basso, più leggero e più rigido del telaio di fabbrica, il McIntyre Special fu per molti versi il primo monocilindrico britannico moderno.
Dopo la morte di McIntyre la sua special fu acquistata da Jack Findlay che la porterà ad ottimi piazzamenti nel mondiale, addirittura ad un secondo posto in classifica generale nel 1968 dietro all’imbattibile accoppiata Agostini MV/Agusta.