Abbiamo scritto molto su Mike Hailwood descrivendone la grandezza come pilota e come uomo, ma nessuno meglio di uno dei suoi più grandi avversari, se non il più grande, con cui si è confrontato sulle piste del motomondiale, il pluriiridato Giacomo Agostini, ne può tracciare il profilo sotto questi due aspetti.
Qualche anno fa il pilota italiano parlando del suo grande avversario ne descriveva le caratteristiche paragonandolo a Stoner: <<Mike era come Casey Stoner oggi>>, disse <<Se la moto era buona o meno, per lui era più o meno la stessa cosa. Ricordo nel 1965 quando entrambi abbiamo guidato la MV 500. Ho provato la sua moto ed era una merda. Poi lui ha provato la mia moto e ha detto “oh, è fantastico”. Le moto erano le stesse, solo che le mie impostazioni erano migliori. Ma per lui il tempo sul giro è stato esattamente lo stesso con entrambe le moto. >>
Il campionissimo ha ricordato con piacere le sue numerose battaglie con Hailwood perché poteva fidarsi di lui: <<Mike è stato molto, molto veloce e molto onesto>>. Agostini fu profondamente commosso dal comportamento di Hailwood dopo la loro epica battaglia nel Senior TT del 1967. Ago era in testa quando la sua catena si spezzò. <<La sera, Mike è venuto a prendermi dal mio hotel e mi ha portato in discoteca. Mi ha detto “Oggi sei stato tu il vincitore”, il che è stato fantastico>>.