Storico si, nel bene e nel male, infatti quell’anno Rossi ottenne la sua vittoria n° 100 in un Gran Premio iridato, secondo pilota nella storia del motomondiale dopo Giacomo Agostini ad arrivare a tre cifre, ma fu anche l’anno del suo ultimo titolo mondiale.
Era il 27 giugno quando Valentino, vincendo il Gran Premio d’Olanda ad Assen, otteneva la sua centesima vittoria in carriera.
E’ doveroso ricordare che, a coronamento di questo prestigioso traguardo, la sua fu una vittoria netta: dopo aver ottenuto la pole, in gara ottenne il giro veloce e vinse infliggendo 5 secondi di distacco a Lorenzo e 23 a Stoner.
Ovviamente i festeggiamenti furono in pretto stile Valentino.
Valentino vincerà ancora una quindicina di gare piazzandosi tre volte secondo in Campionato e due volte terzo ma il decimo titolo, almeno fino ad oggi, stenterà ad arrivare.
Molte le novità regolamentari di quel campionato, tra le più significative ricordiamo il divieto delle sospensioni elettroniche, la concessione di non più di 5 motori per 8 Gran Premi (a partire dal GP della Repubblica Ceca), la riduzione delle sessioni di test e delle prove libere del venerdì ed infine il regime di fornitura monogomma che Bridgestone si aggiudicò per le stagioni 2009, 2010 e 2011.
Quest’ultima decisione fu presa in seguito al ritiro della Michelin e determinò la scomparsa delle gomme da qualifica.
E’ anche l’ultimo anno della storica classe 250 che, dopo 716 Gran Premi disputati a partire dal 1949 veniva sostituita dalla Moto2.
In quel Campionato si verificarono due episodi piuttosto singolari:
- a causa della pioggia intensa la gara delle 125, vinta da Andrea Iannone, venne interrotta e dichiarata definitivamente conclusa dopo soli 4 giri risultando così la gara più breve della storia del Motomondiale ; non essendo stati percorsi i due terzi dei giri, ai piloti venne assegnata la metà dei punti in palio;
- l’altro episodio riguarda Casey Stoner che nel GP della Comunità Valenciana, ultima gara della stagione, dopo aver fatto segnare la pole position incorse in una caduta durante il giro d’allineamento, probabilmente per problemi di elettronica, non riuscendo a prendere il via della gara.
I titoli mondiali furono assegnati a Valentino Rossi per la MotoGP, a Hiroshi Aoyama per la 250 (che ovviamente rimarrà nella storia come ultimo campione di questa classe) e allo spagnolo Julián Simón per la 125.
In SBK registriamo il ritiro di Troy Bayliss, il titolo di Ben Spies con la Yamaha, il rientro dell’Aprilia con Biaggi e Nakano e la new entry BMW con Corser e Xaus.
In Formula1 la Honda si ritira e cede la scuderia a Ross Brawn, ex-direttore tecnico di Benetton, Ferrari e Honda; nasce così la Brawn GP. Vengono confermati i piloti Button e Barrichello mentre il fornitore di motori sarà la Mercedes; sorprendentemente alla fine della stagione Button si laurea Campione del Mondo e la Brawn GP di conseguenza può vantare il primato di essere la prima, e per ora unica, scuderia vincente all’esordio .