Un anno interlocutorio nella classe 500, poche le novità, tra cui la più interessante il ritorno dell’Aprilia con la bicilindrica portata a cilindrata piena affidata a Tetsuya Harada il campione del mondo della classe 250 nel 1993.
Nel terzo gran premio della stagione in Spagna, il campione mondiale delle 500 dei 5 anni precedenti, Mick Doohan, si infortunò gravemente compromettendo l’esito del suo Campionato.
Il 7 maggio, durante le prove del GP di Spagna a Jerez de la Frontera, Doohan cade rovinosamente ad oltre 160 Km/h riportando la frattura della clavicola e del polso sinistro ma soprattutto la frattura di tibia e perone della gamba destra, la stessa che Doohan ebbe massacrata da un incidente in Olanda nel ’92 e che i medici olandesi gli avrebbero amputato se non fosse intervenuto il dottor Costa.
A causare l’incidente del pentacampione sarebbe stata la linea che delimita il bordo della pista, dipinta di fresco e resa scivolosa dalla pioggia.
La prolungata assenza di Doohan porge su un piatto d’argento il titolo iridato a Criville che diventa così il primo pilota spagnolo Campione del Mondo della classe regina.
Al termine dell’anno Doohan annunciò il suo ritiro dalle corse aprendo la strada verso la 500 a Rossi che quell’anno conquistava il suo secondo titolo, quello della 250.
Emilio Alzamora con la Honda si laurea campione della classe 125, pur non avendo conquistato nessuna vittoria, con un solo punto di vantaggio su Melandri (foto a destra) che invece ottiene ben 5 vittorie; solo Herreros nel 1989 era riuscito nella stessa “impresa” in sella alla Derbi 80.
In SBK Carl Fogarty con la Ducati 996 conquista il suo 4° e ultimo titolo mondiale.
Il 21 luglio 1999 veniva presentata la Benelli Tornado Tre (3 cilindri, 900cc), una moto bellissima ed originale; il nome riprendeva quello della Benelli 650 bicilindrica prodotta negli anni settanta.
Ed infine qualche cenno alla Formula1.
Schumacher, al suo quarto anno in Ferrari, subisce una sorte analoga a quella di Doohan: durante il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone esce dritto alla curva Stowe, colpendo le gomme di protezione (probabilmente per un guasto all’impianto idraulico dei freni posteriori) e riportando la frattura di tibia e perone della gamba destra. Il tedesco, costretto ad una prolungata assenza, non poté lottare per il titolo che andò ad Häkkinen (McLaren) con due punti di vantaggio sull’altro ferrarista Irvine.
Alla fine dell’anno l’ingegnere motorista Luca Marmorini lascia la Ferrari per affrontare il progetto di Formula 1 della Toyota.