Nel 2019 l’Honda ha festeggiato il 60° anniversario del suo debutto nel motomondiale.
Nel giugno del 1959, undicesimo Campionato del Mondo, sul circuito stradale dell’isola di Man si disputa il Tourist Trophy, seconda prova del motomondiale; sono ammesse al via tutte le classi (125, 250, 350, 500 e sidecar).
Come da tradizione le gare non si svolgono tutte nella stessa giornata: il 1° giugno è in programma la 350; le gare delle 125, 250 e sidecar si disputano il 3 giugno ed infine il 6 gareggiano le 500.
Sono gli anni del monopolio MV Agusta che infatti si aggiudicherà tutte le gare in singolo con le doppiette di Provini (125 e 250) e Surtees (350 e 500).
Nella 125 si nota la presenza, per la prima volta, del team di un ancora semisconosciuto costruttore giapponese, la Honda, che schiera 4 moto nella classe 125, le bicilindriche RC142.
Le quattro moto si classificheranno in 6°, 7°, 8° e 11° posizione; la casa giapponese conquista così al debutto anche i suoi primi punti iridati con il sesto posto di Naomi Taniguchi.
Questa fu l’unica partecipazione della Honda al motomondiale di quell’anno ma il soddisfacente risultato indurrà mister Soichiro a disputare l’intera stagione nel 1960 – con la RC143 125cc bicilindrica e con la RC 161 250cc 4 cilindri – e negli anni a seguire, salvo ritirarsi alla fine del 1967 per motivi vari per poi ripresentarsi nel 1979 con la famigerata NR500 a pistoni ovali.
Nel 1961 arriverà la prima vittoria assoluta in un Gran Premio ad opera di Tom Phillis, la prima agognata vittoria al Tourist Trophy, per merito del grande Hailwood.
I due piloti, quell’anno, conquisteranno anche il titolo mondiale nelle rispettive classi di cilindrata.
Molto più clamoroso (ormai la Honda aveva maturato notevole esperienza nella tecnica agonistica) fu il debutto nella 500, la classe regina, nel 1966.
Quell’anno l’Honda vinse 5 GP (2 con Redman, 3 con Hailwood) contro i 3 di Agostini/MV e conquistò il titolo per i costruttori (quell’anno la casa giapponese si aggiudicò tutti e 5 i titoli per costruttori e 3 per piloti). L’anno successivo Hailwood e Agostini finiranno 5 a 5.