Chi mi segue da tempo su questo blog, e non solo, sa bene quale sia la mia ammirazione, quasi una ossessione, per quel grande talento del motociclismo che è stato Mike Hailwood.
D’altronde non temo di essere eccessivo nel considerarlo il numero uno di tutti i tempi, basta leggere i suoi record e i suoi primati, ricordare l’eterogeneità delle moto che ha cavalcato (19 marche diverse, cilindrate da 125 a 500, a 2 e 4 tempi, da 1fino a 6 cilindri) e poi, 9 anni dopo il ritiro, ritorna sulle due ruote e vince sulla pista più dura del mondo, il Tourist Trophy.
Chi può batterlo? Credo nessuno.
Non vi è dubbio però che Marquez, con la strabiliante facilità con la quale batte numerosi record ed i suoi avversari, si appresta a seguirne le orme.
Al recente Gran Premio di Germania con la sua particolare tecnica di guida, al momento inimitabile, ha stabilito il record di inclinazione con uno stupefacente angolo di piega di 66°!
Invece la serie di dieci vittorie consecutive di Márquez sulla stessa pista tra le diverse classi non è un record assoluto, anche se lo si potrebbe considerare tale.
L’unico pilota ad aver fatto meglio è Giacomo Agostini, che ha vinto 13 gare consecutive nelle classi 350 e 500 sul circuito di Imatra, in Finlandia, tra il 1966 e il 1973.
Ma, senza toglier merito ai grandi numeri di Agostini che può vantare di aver battuto Mike Hailwood all’apice della forma, va detto che quegli anni erano un po’ diversi.
Ad esempio, nel 1968 Agostini vinse la gara delle 500 al Gran Premio di Finlandia in sella alla sua MV Agusta 3 cilindri da 80CV finendo con un vantaggio di circa tre minuti, dopo aver doppiato almeno una volta tutti gli altri piloti schierati al via; al secondo posto finì il pilota privato australiano Jack Findlay in sella alla monocilindrica Matchless G50 da 50CV.
Insomma è come se Agostini per la maggior parte del suo regno, tra il 1968 ed il 1972, avesse gareggiato con una MotoGP contro una schiera di Moto2 o di CRT (ve le ricordate?).
La vittoria di Marquez al Gran Premio di Germania è stata la sua 49esima in MotoGP; ora solo tre piloti lo precedono nella prestigiosa classifica dei vincitori della classe regina di tutti i tempi: Mick Doohan con 54 vittorie, Agostini con 68 e Valentino Rossi con 89. Mancando 10 Gran Premi alla fine di questo campionato, non è azzardato pensare che le 54 vittorie di Doohan siano un traguardo prossimo da raggiungere e superare.
(AGGIORNAMENTO – in seguito, vincendo 7 delle 10 gare restanti, Marquez ha superato Doohan portandosi a 56 vittorie in top class).
Con questo successo ha portato a 75 le sue vittorie in tutte le classi, un numero che lo posiziona immediatamente dietro ad Hailwood, il quarto pilota di moto di maggior successo di tutti i tempi.
Ormai il titolo iridato 2019 è quasi suo; se dovesse vincerlo, circostanza estremamente probabile, arriverebbe a 8 titoli mondiali superando anche i 7 titoli di Surtees e Read; di questi 8 titoli, 6 sono nella top class superando così Doohan, Duke, Surtees, Hailwood, Lawson, ecc. avvicinandosi pericolosamente alla vetta dove troviamo Agostini con 8 titoli e Rossi con 7.