L’ANTEFATTO: nel 1955 l’ing.Taglioni, transfuga dalla Mondial e da poco assunto in Ducati, realizzava il suo motore da 100 cc monocilindrico monoalbero a camme in testa comandato da alberello e coppie coniche; nasceva così la mitica GS 100, meglio nota come Marianna.
Già in fase di progettazione Taglioni aveva previsto una versione da 125 cc che, visti i successi della 100 al Motogiro, debuttava con successo già alla MI-TA dello stesso anno.
Nel corso del 1955, visti i risultati conquistati con le GS 100 e 125, la Ducati decide di partecipare al Campionato Mondiale nella classe 125.
Il 25 febbraio del 1956 viene presentata la 125 Bialbero, derivata dalla GS125, che eroga 16 CV a 11.500 giri. Nei primi GP del 1956 la partecipazione ebbe scarso successo; i maggiori problemi venivano da valvole e molle valvole soggette a sfarfallio e rotture.
Questi problemi indussero Taglioni a riprendere i suoi studi sul comando desmodromico delle valvole che risalivano al 1948.
Il 17 giugno del 1956, nel corso della quarta gara del campionato italiano senior, la Ducati fa debuttare la 125 desmodromica trialbero che eroga 17 CV a 12.500 giri con un fuori giri a 14.000, la prima moto del marchio con questo tipo di distribuzione. Alla guida c’è Gianni degli Antoni con il n. 12, che ottiene la sesta posizione finale.
Iniziava la leggenda del Desmo by Borgo Panigale.
Nel mese di Luglio la moto debutta vittoriosamente fuori dai confini nazionali con Degli Antoni al GP di Svezia non valido per il campionato del mondo.
Il 1957 è un anno destinato allo sviluppo della Desmo; la partecipazione alle gare di Campionato Mondiale si limita al GP d’Italia a Monza: Gandossi cade al primo giro quando era in testa.
La prima vittoria iridata arriva nel 1958, con Gandossi a Spa-Francorchamps.
Poi arriveranno anche le vittorie culminate nel 1958 con il trionfo di Monza, dove ai primi 5 posti troviamo le 5 Ducati di Spaggiari, Gandossi, F. Villa con la bicilindrica, Taveri e Chadwick ed il secondo posto in classifica generale di Gandossi alle spalle del pluri-iridato Ubbiali con la MV Agusta.
Nel 1959 purtroppo ci sarà un parziale disimpegno e di conseguenza risultati alquanto scarsi; da registrare la prima vittoria in un GP con una 125 Desmo di una stella nascente, Mike Hailwood, che alla fine si classificherà terzo nella graduatoria mondiale. Ci sarà poi un ritorno di fiamma nel 1961 con le vittorie di Farnè a Modena, Cesenatico ed Imola.
Nel 1968, in concomitanza con la presentazione della serie “carter larghi”, la Ducati offrirà alla propria clientela la possibilità di acquistare le sportive Mark 3 (250/350/450) in versione “D” (DESMO) dotate di una testata con distribuzione desmodromica che si distingue da quella della 125 Gran Prix per una soluzione semplificata monoalbero e non a 3 alberi.