Infatti il pilota inglese Bob Foster (Gloucestershire, 16 marzo 1911 – 22 marzo 1982) nella sua breve partecipazione al Campionato del Mondo di motociclismo, tra il 1949 ed il 1951, si laureò Campione del Mondo nel 1950 con la Velocette 350 dopo il buon terzo posto dell’anno precedente e, oltre al titolo, ha ottenuto 3 vittorie e tre secondi posti della classe 350 pur avendo disputato in tutto solo 8 gran premi.
Invece le sue apparizioni nella classe 500, in sella a Moto Guzzi, AJS e Velocette, furono meno fortunate, forse anche perché affrontate con minor convinzione.
La sua attività agonistica ebbe inizio prima della negli anni ’30; tra i suoi successi di quel periodo che precedette la Seconda Guerra Mondiale ricordiamo alcune edizioni della classica corsa dell’isola di Man, il Tourist Trophy, che riuscì a vincere nel 1936 ripetendosi poi alla ripresa delle ostilità (agonistiche) nel 1947, impresa che non saprà invece ripetere nel corso del neonato Campionato del Mondo nel quale esordì già dalla prima edizione nel 1949.
Il debutto in gara avvenne proprio al Tourist Trophy, primo Gran Premio della stagione e di conseguenza primo Gran Premio della storia del Campionato del Mondo, dove si classificò sesto, al margine della zona punti (il regolamento dell’epoca attribuiva punti solo ai primi 5 classificati).
In quello stesso anno, in occasione del Gran Premio del Belgio, Foster fu involontario protagonista di un curioso episodio: il regolamento di quella prima edizione del Campionato del Mondo prevedeva l’assegnazione di un punto al pilota che avesse segnato il giro più veloce in gara purché avesse tagliato regolarmente il traguardo; sia Foster che il suo compagno di marca Frith (che sarà il primo Campione del Mondo della storia della classe 350) fecero segnare il giro più veloce terminando la gara rispettivamente al secondo ed al primo posto e pertanto venne loro assegnato salomonicamente mezzo punto a testa.
Evidentemente il Gran Premio del Belgio doveva avere un significato particolare nella vita agonistica di Foster perché dopo il curioso episodio del 1949, e dopo averlo vinto nel 1950, il Gran Premio motociclistico del Belgio del 1951 fu l’ultima occasione per vederlo in gara, infatti al termine di quella stagione decise di ritirarsi dal mondo del motociclismo agonistico per dedicarsi alla sua concessionaria Moto Guzzi.