Il 15 giugno 2003, sulla pista di Montmelò, si disputa il Gran Premio della Catalunya, sesta tappa del motomondiale.
La Ducati, al suo primo anno di partecipazione alla MotoGP che era entrata in vigore l’anno precedente, conquista la sua prima storica vittoria iridata nella top class.
Nel Motomondiale la Ducati aveva ottenuto in assoluto la sua prima vittoria mondiale nel 1958 vincendo con il pilota Alberto Gandossi la gara della classe 125 al Gran Premio del Belgio; in seguito, nel 1971, grazie a Phil Read aveva conquistato i primi punti iridati nella classe regina terminando al quarto posto al Gran Premio delle Nazioni con la 500 bicilindrica; con la stessa moto al Gran Premio delle Nazioni del 1972 Bruno Spaggiari conquistò il primo podio della top class per la casa di Borgo Panigale.
A portare la Ducati nell’olimpo del motociclismo mondiale nell’anno del suo debutto in MotoGP fu un pilota tutto cuore e coraggio: Loris Capirossi; quella moto oggi campeggia nel salotto di casa del pilota.
Quella prima vittoria in realtà era nell’aria, infatti dopo il terzo posto conquistato nella gara del debutto (Giappone), sette giorni prima di Montmelò Capirossi , al Mugello, era salito sul secondo gradino di un podio trionfale per i colori italiani: primo Rossi, secondo Capirossi, terzo Biaggi.
Ma scorriamo velocemente la cronaca di quel Gran Premio, una pietra miliare nella storia della Ducati.
La gara si disputa sulla distanza programmata di 25 giri; la pole viene conquistata da Valentino Rossi (Honda) con Capirossi ad occupare la seconda casella in griglia. Seguono nell’ordine: Jacque, Gibernau, Barros, Nakano, Edwards, Checa, Biaggi; il compagno di Capirossi, Troy Bayliss è 12°.
Al via scattano subito in testa Rossi e Capirossi; seguono Biaggi e Gibernau. Per quindici giri i due di testa allungano sul resto del plotone senza che nessuno dei due riesca a prendere un vantaggio sull’altro fino a quando Rossi ha una indecisione; Capirossi non perde l’occasione e lo infila allungando. Nella foga della rimonta Rossi sbaglia ancora, fa un dritto e scende al 6° posto a circa 9”di distanza dal pilota della GP3.
A quel punto mancano solo 9 giri alla fine.
Rossi si rimette in caccia; al 23° dei 25 giri supera Nakano, Checa e Biaggi per avventarsi su Gibernau e guadagnare così nuovamente il secondo posto. Ma non c’è più tempo ed è il trionfo per Capirossi e la sua Desmosedici GP3. Rossi finirà a circa 3 secondi, terzo si classificherà Gibernau.
Comunque quel primo posto non sarà una meteora perchè la Ducati, con Capirossi e Bayliss, nell’anno del debutto collezionerà altri 8 podi.
Non si registrava la vittoria di un italiano su moto italiana dal lontano 1976, ben 27 anni, da quando cioè Giacomo Agostini, il 29 agosto, conquistava il Gran Premio di Germania in sella alla MV Agusta 500.