Nel 1956 Francesco Villa, nato il 5 febbraio 1933 a Castelnuovo Rangone in provincia di Modena, meccanico, collaudatore, pilota, tecnico motorista e costruttore nonché fratello maggiore del pluri-iridato Walter, si rese interprete di una impresa unica: conquistò un Campionato Nazionale disputato su tre gare con tre moto di tre costruttori diversi.
A quei tempi il Campionato Italiano era articolato su tre categorie: Cadetti, Juniores e Seniores. La scalata avveniva in base ai risultati; passavano di diritto i vincitori del Campionato mentre spettava alla Federazione Italiana la valutazione dei risultati dei piloti che facevano domanda di passaggio di categoria.
Nel 1956 Francesco era al suo secondo anno di pieno impegno agonistico (nel 1954 aveva disputato solo due gare) ed era inquadrato nella categoria Juniores. L’anno precedente era stato ingaggiato come meccanico, collaudatore e pilota dalla Ducati che però non gli rinnovò il contratto per il 1956.
Rimase dunque senza un ingaggio ufficiale e sarà proprio questa circostanza a favorire la sua singolare impresa.
Quell’anno il campionato Juniores si svolgeva su tre prove; il 13 maggio Francesco si aggiudica la prima prova della classe 125 sul circuito di Lugo di Romagna in sella ad una Ducati GS 125 monoalbero; poi si procura una MV Agusta 125 bialbero e fa sua anche la seconda prova di campionato in programma il 10 giugno sul circuito di Gallarate; sul finire della stagione ottiene l’ingaggio dalla Mondial che gli fornisce una 125 bialbero con la quale il 14 ottobre chiude in bellezza vincendo la terza ed ultima gara di Campionato disputata all’Aerautodromo di Modena e laureandosi così a punteggio pieno Campione Italiano della classe 125 Juniores.
Nel 1958, dopo il ritiro dalle competizioni della Mondial, firmataria del patto d’astensione congiuntamente a Gilera e Moto Guzzi, Francesco ritorna alla Ducati.
Nel 1960 il conte Giuseppe Boselli, titolare della Mondial, essendo ormai passato un lasso di tempo ragionevolmente lungo dal patto di astensione, ritiene di poter rimettere in pista le sue “vecchie” moto affidandone lo sviluppo a Francesco Villa.
Questo sarà il trampolino di lancio per la sua carriera di costruttore. E’ stato spesso chiamato a fornire la sua qualificata consulenza; ricordiamo in particolare il suo contributo tecnico a due eccellenze motoristiche del Made in Italy, la Oral Engineering di Mauro Forghieri e di Franco Antoniazzi e la Lamborghini nella realizzazione del 12 cilindri di Formula Uno.
Francesco Villa muore nella sua Modena il 19 febbraio 2020.