Spesso, citando i vecchi Campioni del Mondo di motociclismo, emerge il nome Anderson che crea un po’ di confusione nei ricordi degli appassionati. Ed in effetti la confusione nasce perché gli Anderson che hanno militato nel motociclismo agonistico sono più di uno.
Tra i cinque piloti che vi presentiamo non vi è alcun rapporto di parentela anzi in realtà, come si intuisce dal titolo di questa nota, non sono accomunati neanche dal cognome perché tre di essi, Bob, Fergus e Hugh, sono di origine anglosassone ed hanno una sola “S” nel cognome mentre gli altri due, Hakan e Kent, sono scandinavi ed hanno due “S” nel cognome.
Bob Anderson (Hendon, 19 maggio 1931 – Northampton, 14 agosto 1967) dopo gli inizi approda al motomondiale nel 1958 in sella alle Norton 350 e 500; prosegue nelle stesse classi nel 1959; nel 1960 partecipa anche ad una gara della 125 con una MZ ufficiale e nel 1966 ad una gara della 250 con una Yamaha ufficiale.
Il suo miglior risultato in classifica generale sono due quinti posti; quale miglior risultato in un singolo Gran Premio vanta due secondi posti ottenuti al Tourist Trophy e al Gran Premio di Svezia nel 1958.
Ha anche vinto due volte la North West 200.
Passato alle 4 ruote, debutta nel mondiale di Formula 1 il 20 luglio 1963 in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone al volante di una Lola Mk 4 Climax piazzandosi 12°, a sette giri dal vincitore Jim Clark; al Gran Premio d’Italia dello stesso anno ripeterà il risultato in fotocopia, ancora 12°, a 7 giri da Jim Clark.
L’anno successivo, il 1964 risulterà il migliore della sua carriera in Formula 1: si classifica infatti 3° in occasione del Gran Premio d’Austria sul circuito di Zeltweg al volante di una Brabham Bt 11.
Con questo risultato può vantare di essere stato l’unico pilota, dopo Surtees e Hailwood, capace di andare a podio sia nel Motomondiale che nel Mondiale di Formula 1.
Dal 1965 al 1967 corre sempre con una Brabham Bt 11 Climax della DW Racing Enterprises (con la sola eccezione del Gran premio del SudAfrica del 1967, dove viene schierato dal team ufficiale Brabham) senza risultati rilevanti.
Il 14 agosto 1967 sul circuito di Silverstone, durante di una sessione di test, perde il controllo della sua vettura per aquaplaning: a causa dei gravi traumi subiti nell’impatto morirà sull’ambulanza durante il trasporto all’ospedale di Northampton.
Fergus Anderson (Croydon, 9 febbraio 1909 – Floreffe, 6 maggio 1956); il pilota scozzese è stato due volte, nel 1953 e nel 1954, Campione del Mondo della classe 350 in sella alla Moto Guzzi. Comincia a gareggiare nel 1927. Riprende a gareggiare dopoguerra; nel 1949 viene ingaggiato dalla Moto Guzzi per la quale gareggia dal 1949 al 1954.
Trionfa al TT nella classe 250 nel 1952 e nel 1953, anno in cui conquista il titolo di Campione del Mondo con la Guzzi 350 monoalbero ripetendosi poi nel 1954 con la bialbero.
In seguito ad un grave incidente si dedica all’attività di direttore sportivo della Moto Guzzi ma dopo il ritiro dalle competizioni della casa di Mandello, avvenuto alla fine del 1957, ritorna alle gare con una BMW 500: un incidente al circuito di Floreffe in Belgio gli sarà purtroppo fatale.
Håkan Andersson, svedese, di Udevalla, nasce il 29 giugno del 1945. Nel 1973 è stato Campione Mondiale di Motocross nella classe 250 in sella ad una Yamaha.
Nel 1968 è secondo nel Mondiale e contende il titolo a Joel Robert quando, al GP di Danimarca, subisce un incidente i cui postumi si trascinano fino alla fine del campionato; nel 1969 subisce una sorte analoga.
Nel 1970, causa queste ripetute assenze dalle gare, non trova una moto fino a che Bror Jauren, direttore sportivo della Husqvarna, gli cede in prestito una moto completa di ricambi; purtroppo, causa la mancanza di un adeguato allenamento, i risultati saranno alquanto scarsi ma finalmente nel 1971 rientra in piena forma vince il Campionato Svedese e termina nuovamente secondo nel Mondiale alle spalle di Joel Robert.
Per il 1972 viene chiamato dalla Yamaha per sviluppare la innovativa “Monocross” con la quale ripete i risultati dell’anno precedente.
E finalmente arriva il suo anno, il 1973, quando interrompe il dominio di Robert conquistando il titolo della 250.
Dopo un 1974 avaro di risultati, nel 1975 è di nuovo secondo in campionato.
Passa poi alla Montesa con la quale gareggia in 250 nel 1976 e in 500 nel 1977, ma i risultati saranno alquanto scarsi.
Infine, nel 1978 e nel 1979, gareggia con una Husqvarna per poi ritirarsi definitivamente dalle competizioni.
Hugh Anderson, neozelandese, nato ad Auckland il 18 gennaio del 1936; nella sua carriera ha conquistato 4 titoli mondiali di velocità (2 nella classe 50 nel 1963 e nel 1964 e 2 nella 125 nel 1963 e nel 1965, realizzando quindi una doppietta nel 1963).
Come quasi tutti i piloti di lingua inglese dell’epoca inizia con una AJS 350 ed una Norton 500. Sbarca in Europa nel 1960.
Nel 1962, a fine stagione, la Suzuki gli affida una 50 ed una 125 per il Gran Premio d’Argentina; complice l’assenza dei migliori dell’epoca, non ha difficoltà a cogliere una doppietta guadagnandosi così l’ingaggio ufficiale per il 1963.
Non si lascerà sfuggire l’occasione conquistando entrambi i titoli, 50 e 125. Nella 1964 si ripete nella 50 mentre nel 1965 riconquista il titolo della 125.
Con il ritiro della Suzuki alla fine del 1968 scompare dalle scene anche lui; nel 2022, primo pilota neo zelandese, viene inserito nella MotoGP Hall of Fame.
Kent Andersson, pilota svedese di Goteborg, dove è nato il 1 agosto 1942; 2 volte campione mondiale di velocità (1973/1974) con la Yamaha 125.
Oltre che per i 2 titoli mondiali Andersson viene anche ricordato per essere stato il primo pilota ad aggiudicarsi un Gran Premio utilizzando pneumatici Michelin.
Debutta nel 1963 in sella ad una Bultaco 125; nel 1964 affianca alla Bultaco una Adler 250. Nella stagione 1966 è alla guida di moto Husqvarna derivate dai modelli da Cross.
Nel 1967 passa ad una Yamaha TD1B 250; con la stessa moto nel 1968 partecipa a diverse gare internazionali e iridate con risultati apprezzabili, tanto da guadagnarsi una Maico 125 ufficiale per il 1969, anno in cui, con la Yamaha, è in lizza per il titolo della 250.
Si piazzerà al secondo posto mentre il titolo andrà a Carruthers con la Benelli; in realtà Anderson aveva conquistato un maggior numero di punti ma, per la regola sullo scarto dei risultati peggiori in vigore quell’anno, venne classificato al secondo posto davanti ad Herrero con la Ossa.
Per questo prestigioso risultato viene chiamato dalla filiale olandese della Yamaha a far coppia con Rodney Gould nel 1970, anno in cui vincerà la gara delle 250 del Gran Premio di Spagna.
Nel 1971 gareggia in 125 e 250 ma per grave incidente finisce anticipatamente la stagione. Nel 1972 partecipa ancora alla 125, dove finisce secondo alle spalle di Nieto, e nella 250.
Finalmente nel 1973 conquista il titolo della 125 ripetendosi poi nel 1974.
Nel 1976 si ritira dalle competizioni per collaborare con la filiale olandese della Yamaha. È deceduto il 29 agosto 2006.