Verso la fine della stagione agonistica del 1970 la MV Agusta ingaggia Angelo Bergamonti (Gussola, 18 marzo 1939) per affidargli i collaudi della 350 6 cilindri e per affiancarlo a Giacomo Agostini nelle gare del Campionato del Mondo nelle classi 350 e 500.
Era dal 1966 che Agostini non aveva un compagno di squadra in MV Agusta.
E proprio in quello scorcio di stagione Bergamonti raccolse i successi più importanti conquistando due secondi posti al Gran Premio delle Nazioni e due vittorie al Gran Premio di Spagna.
Il suo debutto iridato sulla MV Agusta era avvenuto proprio al Gran Premio delle Nazioni, penultimo appuntamento del Campionato del Mondo che si svolse il 13 settembre sul circuito di Monza. In entrambe le gare finì alle spalle di Agostini.
La vittoria, doppia, arrivò già nel successivo Gran Premio di Spagna, l’ultimo della stagione, disputato sul circuito del Montjuich; assente Giacomo Agostini, Bergamonti non ebbe difficoltà ad aggiudicarsi la vittoria nelle due classi, quella della 500 il sabato 26 settembre e quella della 350 che si disputò la domenica 27. In entrambe le gare Bergamonti stabilì i nuovi record sul giro battendo quelli precedenti detenuti da Agostini, mostrando così i suoi propositi bellicosi nei confronti del suo “capitano”.
In effetti Bergamonti, arrivato in un team di vertice a 31 anni, aveva fretta di dimostrare il suo valore e di non temere la rivalità di nessuno.
Tra i due Gran Premi iridati era arrivato due volte secondo, sempre dietro Agostini, a Imola, e subito dopo a Sanremo Ospedaletti.
Inizia il 1971 con la vittoria nel circuito di Modena nella 350 e nel circuito di Rimini nella 500.
Nella sua carriera ha pilotato moto di case diverse quali Aermacchi, LinTo, Moto Morini, Paton oltre, ovviamente, MV Agusta.
Aveva cominciato a farsi vedere nelle classifiche del motomondiale nel 1967 grazie ad un terzo posto conquistato con la Paton 500 al Gran premio delle Nazioni a Monza, risultato che ripeterà l’anno successivo.
Oltre ai successi nel campionato mondiale era stato Campione Italiano Seniores in 125 e 250 nel 1967 e in 500 nel 1970 oltre due titoli Italiani di cronoscalata.
Ma il sogno iridato di Bergamonti si infrangerà contro un marciapiede di Riccione. Il pilota di Gussola, infatti, fu vittima di un mortale incidente il 4 aprile 1971 sul circuito di Riccione, durante una gara caratterizzata da una intensa pioggia, gara nella quale dopo una brutta partenza era lanciato all’inseguimento di Agostini.
La morte di Bergamonti segnò anche la fine in Italia delle competizioni su circuiti cittadini.