Enter your email Address

  • Mondocorse
    • Piloti, storie e glorie
      • Pillole di storia
    • MotoGP
    • SBK – SuperBike
    • Altri Campionati – Moto
    • Formula 1
    • Altri Campionati – Auto
  • Auto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Amarcord
    • Test Drive e Prove
  • Moto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Abbigliamento Moto
    • Test Ride e Prove
  • Articoli e News
    • Cronaca
    • Curiosità
    • Interviste
    • Mobilità pubblica e privata
    • Social News
    • Tecnica
  • Eventi
    • Eventi e Manifestazioni
    • Report
  • BLOG
    • BLOG di Fabio Avossa
    • IL BARRYTO di Barry Rivellini
  • Itinerari
  • Log in
Quacquarelli, Centro assistenza e vendita Renault e Dacia
ItaliaOnRoad – Rivista Italia Motori
  • Marzo 31st, 2023
  • Homepage
  • Contatti
  • Staff
  • Disclaimer
  • Privacy & cookie policy
  • Pubblicità
  • Log in
ItaliaOnRoad - Rivista Italia Motori
Quacquarelli, Centro assistenza e vendita Renault e Dacia
  • Mondocorse
    • Piloti, storie e glorie
      • Pillole di storia
    • MotoGP
    • SBK – SuperBike
    • Altri Campionati – Moto
    • Formula 1
    • Altri Campionati – Auto
  • Auto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Amarcord
    • Test Drive e Prove
  • Moto
    • Filtra per Marchio
    • Accessori
    • Abbigliamento Moto
    • Test Ride e Prove
  • Articoli e News
    • Cronaca
    • Curiosità
    • Interviste
    • Mobilità pubblica e privata
    • Social News
    • Tecnica
  • Eventi
    • Eventi e Manifestazioni
    • Report
  • BLOG
    • BLOG di Fabio Avossa
    • IL BARRYTO di Barry Rivellini
  • Itinerari
  • Follow
    • Facebook
    • Twitter
    • Pinterest
    • Youtube
    • Instagram
    • Tumblr
    • RSS
La BIANCHI ai Gran Prix
Home
Mondocorse
Piloti, storie e glorie

La BIANCHI ai Gran Prix

Gennaio 17th, 2019 Fabio Avossa Piloti, storie e glorie

Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Tumblr

CONSIGLIATI PER TE

Tutti le "prime volte" del Motomondiale
Tutti le "prime volte" del Motomondiale
Il 10 gennaio 1971 ci lasciava Ignazio Giunti
Il 10 gennaio 1971 ci lasciava Ignazio Giunti

Negli anni prima della seconda guerra mondiale vi erano cinque case italiane costruttrici di motociclette che costituivano la cosiddetta “pentarchia“; Benelli, Gilera e MotoGuzzi sono ancora oggi presenti sul mercato mentre altre due, Sertum e Bianchi, non sono più operative.

In questa sede vogliamo brevemente ripercorrere la storia della Bianchi.

Nel corso della sua storia industriale la Bianchi ha prodotto autoblindo, biciclette, motociclette, autovetture, autocarri, motori fuori bordo e scafi in vetroresina.

La F.I.V. (Fabbrica Italiana Velocipedi) Edoardo Bianchi è oggi la fabbrica di biciclette più vecchia al mondo ancora in attività.

La storia della Bianchi risale al 1885, quando Edoardo Bianchi aprì a Milano una bottega per la costruzione e riparazione di velocipedi che si distinse per essere stato il primo costruttore italiano, nel 1888, a passare dall’uso delle gomme piene a quello delle gomme Dunlop con camera d’aria.

Pochi anni dopo, nel 1901, mise in produzione la prima bicicletta a motore, mentre nel 1903 fece il gran salto passando alla produzione di autovetture con la ragione sociale di Fabbrica Automobili e Velocipedi Edoardo Bianchi.

Nel 1924 la Bianchi fa il suo debutto in ambito agonistico affidando la guida delle sue moto a Tazio Nuvolari, il “mantovano volante”.

Nell’ambito del ciclismo da competizione ci pregiamo di ricordare che nel 1945 approda alla Bianchi il grande Fausto Coppi  che rimarrà legato alla Bianchi per 15 anni; altri grandi campioni italiani legati alla Bianchi sono stati Felice Gimondi, Gianni Bugno e Marco Pantani.
La Bianchi saprà riprendersi dalle disgrazie della seconda guerra mondiale nonostante le difficoltà economiche e gestionali insorte alla morte del fondatore Edoardo con alcuni modelli di motocicli indovinati come Aquilotto, Bianchina, Tonale, Sila, Stelvio, lo scooter Orsetto 80 e la MT61 per l’Esercito Italiano.

Ma poi, con l’avvento della utilitaria a 4 ruote, la Bianchi entrerà in crisi come altri marchi italiani fino ad arrivare alla chiusura definitiva nel 1964.

In precedenza, nel 1955, la divisione auto era stata scorporata e ceduta ad una partecipazione paritetica di PIRELLI e FIAT, operazione che dette luogo alla nascita della AUTOBIANCHI;  nel 1968 l’intero capitale azionario ed il marchio verranno  incorporati nel gruppo FIAT per poi scomparire nel 1995.

L’attività del settore delle biciclette continuerà per iniziativa dell’imprenditore Angelo Trapletti prima e del Gruppo Piaggio poi. Dal maggio 1997 la Bianchi entra a far parte del gruppo svedese Cycleurope AB, il più importante costruttore mondiale di biciclette; la produzione di massa non avviene più in Italia, mentre nello stabilimento italiano di Treviglio, rimane parte della progettazione e della produzione finale dell’alto di gamma di telai professionali, denominato “Reparto Corse”.

Le competizioni motociclistiche
Tra i personaggi che hanno contribuito a rendere celebre questo marchio in campo motociclistico abbiamo già citato Tazio Nuvolari che, prima di passare alle 4 ruote, si aggiudicò il Campionato d’Europa, classe 350, nel 1925 e il Campionato Italiano, classe 350, nel 1926 con la Freccia Celeste 350, prima moto italiana con distribuzione a doppio albero a camme in testa comandata tramite ingranaggi a coppie coniche.

 

Ma non possiamo dimenticare Dorino Serafini e Amilcare Moretti che si aggiudicarono vari Campionati Italiani e, nel dopoguerra,  Ernesto Brambilla (Campione Italiano classe 500 nel 1961), Remo Venturi (campione italiano classe 500 nel 1964) e Silvio Grassetti, nonché gli stranieri Bob McIntyre, Derek Minter, Alistair King,  Dickie Dale e Hugh Anderson.

Le bicilindriche da Gran Premio

Alla fine degli anni cinquanta, con la realizzazione delle  250-350-500 bicilindriche bialbero, la Bianchi si affacciò alla ribalta dei Gran Premi.

Capo dell’Ufficio Tecnico incaricato della realizzazione di quelle moto era Lino Tonti.

Il grande giornalista/pilota gentleman Roberto Patrignani scrisse di queste moto: “esempio di come bellezza e meccanica possano fondersi e varcare i confini dell’arte”.
L’ing. Tonti, classe 1922, era entrato alla Bianchi nel 1958 quando vantava già precedenti in Benelli, Aermacchi, Mondial e Paton; a lui si devono, oltre le bicilindriche da Gran Premio,  la MT61, il Sila, il Tonale da corsa e le versioni da cross.

Lasciata la Bianchi entrò in Gilera per passare poi alla MotoGuzzi dove realizzò il suo capolavoro, la V7 Sport, per dedicarsi infine ad una 500 GP destinata ai privati, la LINTO.

E’ venuto a mancare nel Luglio 2002.

Alla Bianchi Tonti sviluppa inizialmente il progetto di una 250 bicilindrica che avrebbe dovuto competere con Benelli, MV Agusta e Ducati. Ma la moto si rivelò troppo pesante per la sua categoria per cui si decise di aumentarne l’alesaggio da 55 a 65 mm per gareggiare nella classe 350 e, in questa nuova veste, la moto divenne subito competitiva.
All’esordio nel 1960 a Monza, Ernesto Brambilla tenne il passo delle MV di Surtees e Hocking girando a un decimo dalle più blasonate concorrenti.

L’anno successivo la 350 fu maggiorata a 385cc, successivamente a 405cc e infine a 425cc per competere nella classe 500.

  

Come abbiamo già ricordato, nel 1961 Brambilla conquistò il campionato italiano classe 500.

Per gli impegni in campo internazionale furono ingaggiati anche Bob Mc Intyre e Alistair King, Derek Minter, Dickie Dale, Hugh Anderson e Silvio Grassetti. Mc Intyre fu secondo a Assen e terzo al Sachsenring a cui si aggiunse il secondo posto di Alistair King al Gran Premio dell’Ulster. L’anno succesivo toccherà a Silvio Grassetti portare sul terzo gradino del podio al Gran Premio delle Nazioni sia la 350 che la 350 “maggiorata” nella classe 500.

Nel 1963, quando la Bianchi era già entrata in crisi, arrivò Remo Venturi.

A Modena e a Cesenatico ebbe la meglio sulla MV di Hailwood, a Imola ebbe la meglio su Minter e Hartle, a Hockenheim fu secondo dopo la Honda quattro di Redman, a Monza arrivò terzo ma venne poi squalificato avendo portato in gara la moto del suo compagno di squadra Renzo Rossi. Contemporaneamente Silvio Grassetti vinceva alcune gare nei circuiti del Belgio e della Spagna.

Per Venturi Tonti costruì una 500 a cilindrata piena (498 cc), che però a causa delle vicende aziendali non fu sviluppata e perciò non utilizzata in gara, e una 350 con telaio in due pezzi separati e motore stressato chiamata per questo “bikini”.

Nel 1964 Venturi conquistò il Campionato Italiano della 500 mentre nel Mondiale conquistò ad Assen il secondo posto nella 500 ed i l terzo nella 350.

61      2      
63
Shares
  • Tags
  • Alistair King
  • Autobianchi
  • Bianchi
  • Bob McIntyre
  • Derek Minter
  • Dickie Dale
  • Ernesto Brambilla
  • Fausto Coppi
  • Freccia Celeste
  • Hugh Anderson
  • Lino Tonti
  • Linto
  • Mantovano Volante
  • nuvolari
  • Paton
  • pentarchia
  • Remo Venturi
  • Silvio Grassetti
PROSSIMO ARTICOLO Campionato del Mondo di motociclismo del 1985
ARTICOLO PRECEDENTE ACI Rally Italia Talent 2019 riparte con Suzuki Swift Sport!

Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

Consigliati per te

I piloti australiani nel motociclismo internazionale Piloti, storie e glorie
Marzo 30th, 2023

I piloti australiani nel motociclismo internazionale

Curiosità dal Motomondiale: 1949, la classifica mondiale della classe 125 fagocitata da piloti e costruttori italiani Mondocorse
Marzo 24th, 2023

Curiosità dal Motomondiale: 1949, la classifica mondiale della classe 125 fagocitata da piloti e costruttori italiani

Pillole e curiosità su Giacomo Agostini Piloti, storie e glorie
Marzo 23rd, 2023

Pillole e curiosità su Giacomo Agostini

Commenta con Facebook

ItaliaOnRoad
Gasss.eu
Test e Prove
Prova Volvo C40 Recharge - la svedese elettrica

Prova Volvo C40 Recharge - la svedese elettrica

Eventi e Manifestazioni
Presentazione MIMO 2023, test drive e attività dinamiche dal 16 al 18 giugno all'Autodromo Nazionale Monza

Presentazione MIMO 2023, test drive e attività dinamiche dal 16 al 18 giugno all'Autodromo Nazionale Monza

Mobilità pubblica e privata
Rinnovo Patente: quando, dove, come, costi, sanzioni e tutto ciò che bisogna sapere

Rinnovo Patente: quando, dove, come, costi, sanzioni e tutto ciò che bisogna sapere

Itinerari Moto Placeholder
Itinerari Moto
timeline
Mar 30th 11:21 PM
Articoli e Notizie

Dacia Spring: benvenuta, nuova primavera!

Mar 30th 3:41 PM
Mondocorse

I piloti australiani nel motociclismo internazionale

Mar 30th 3:37 PM
Articoli e Notizie

Nuovo Renault Espace: ecco il SUV in tutta la sua bellezza!

Mar 27th 1:06 PM
Mondocorse

24H Series – L’Audi del team HAAS RT si impone nella 12H del Mugello

Mar 26th 11:55 PM
Test Drive e Prove

Prova Volvo C40 Recharge – la svedese elettrica

  • Contatti
  • Staff
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Pubblicità
  • Login
  • TORNA SU
ItaliaOnRoad © 2021 - Tutti i diritti riservati - Testata giornalistica registrata - Contatti - Privacy
P.IVA 06333431218