Ci sono piloti, come Lorenzo, che impostano la propria tattica di gara ripetendo costantemente traiettorie perfette nell’arco di tutta la gara; altri, come Marquez, sono più fantasiosi tanto da inventarsi traiettorie alternative per dare alla gara una svolta decisiva. Garry McCoy è stato sicuramente uno di questi ultimi.
Il pilota australiano, nato a Sydney il 18 aprile 1972, era infatti famoso per le sue derapate al limite della fisica; non era certo un super campione (comunque non è da tutti aggiudicarsi tre Gran Premi della classe regina con la moto di un team satellite) ma era amato dagli appassionati per le emozioni che riusciva a dare loro con i suoi “traversi”.
Le sue derapate erano manovre spesso tanto al limite da rendere difficile il tentativo di sorpasso da parte degli avversari. Sul web girano ancora alcuni video dove si vede la sua moto di traverso con la ruota posteriore fumante.
Nel suo palmarès vanta 5 vittorie nel motomondiale (2 in 125 e 3 in 500) ed una vittoria in Superbike.
Il suo debutto nel motomondiale risale al 1992 in sella ad una Rotax 125 del team AGV che lo aveva ingaggiato per sostituire Peter Oettl infortunatosi nel precedente Gran Premio del Giappone. L’australiano era stato segnalato al team da Barry Sheene che lo aveva notato in occasione di una gara per derivate di serie ad Eastern Creek.
La sua prima vittoria in un Gran Premio arriva nel 1995, quando vince il Gran Premio della Malesia con una Honda 125.
Nel 1998 fa il salto di categoria con il team Australian Shell Advance Racing che gli affida una Honda NSRV500 bicilindrica.
Nel 1999 è in sella alla Yamaha YZR 500 del team Red Bull Yamaha WCM; il suo anno migliore è il 2000 quando conquista tre vittorie nella classe regina (Sud Africa, Portogallo, Valencia).
Per la stagione 2003 passa alla Kawasaki ZX-RR MotoGP, ma la moto è ancora acerba e così nel 2004 approda alla Superbike con la Ducati 999 RS del team XEROX Nortel Networks, con la quale ottiene una vittoria nella seconda manche del GP d’Australia.
Nel 2005 è al team Foggy Petronas Racing con la Petronas FP1.
Quindi viene chiamato, nel 2006, a sviluppare la nuova Ilmor X3 MotoGP progettata ed allestita per la stagione 2007; la porterà in gara negli ultimi due Gran Premi ottenendo, nonostante l’handicap della cilindrata 800 (prevista per il 2007) contro i 990cc degli altri costruttori, due punti iridati regalando così alla Ilmor il record di essere statala prima MotoGP da 800cc ad andare a punti.
Nel biennio 2008/09, partecipa al mondiale Supersport in sella ad una Triumph 675, infine nel 2010 sarà coinvolto nella fallimentare avventura della FB Corse MotoGP sviluppata dalla ORAL inizialmente per conto della BMW che poi rinunciò al progetto per impegnarsi nella SBK.