Il 21 luglio 1999 veniva presentata la Benelli Tornado Tre (3 cilindri, 900cc), una moto bellissima ed originale; il nome riprendeva quello della Benelli 650 bicilindrica prodotta negli anni settanta.
Con la sua livrea grigio/verde che riprendeva i colori delle moto di Pasolini, la Tornado voleva rappresentare il simbolo della rinascita di un marchio dal passato prestigioso che però, nel 1972 era passato alla disastrosa gestione De Tomaso; nel 1989 alla Benelli lavoravano solo un’ottantina di operai mentre altri 153 erano in cassa integrazione.
Il progetto era dell’ing. Riccardo Rosa, ex progettista della Cagiva 500 GP.
Una particolarità tecnica della Tornado era rappresentata dal radiatore posto nella parte posteriore della moto sotto la sella. L’aria veniva convogliata attraverso le feritoie sul frontale per essere portata fino al radiatore attraverso due condotti. L’aria calda emessa dal radiatore veniva aspirata da due ventole poste sotto al codone.
La moto partecipò, con scarsa fortuna, al Mondiale Superbike nelle stagioni 2001 e 2002 con il pilota australiano Peter Goddard.
Un primo tentativo di rilancio della Benelli avvenne nel 1989 su iniziativa di Giancarlo Selci, ex dipendente Benelli e titolare della Biesse (macchine per la lavorazione del legno).
Nel 1995 subentrò Andrea Merloni, industriale nel campo degli elettrodomestici, che poi per difficoltà finanziarie fu costretto a cedere, nel 2005, all’attuale proprietà, la cinese Qianjiang Group.