Nella 125 si registrava il primo titolo mondiale di Valentino Rossi con l’Aprilia mentre Max Biaggi si confermava campione della 250 per la quarta volta nonostante il cambio di casacca dalla Aprilia alla Honda.
Una novità che rompeva con una tradizione consolidata sin dal primo Mondiale del 1949 fu l’esclusione dei sidecar dal calendario del Motomondiale.
Debuttava quell’anno la Modenas KR V3 (sponsorizzata Proton) realizzata dal team dell’ex campione del mondo Kenny Roberts che ne affidò la guida al figlio Kenny jr.
Quell’anno l’Honda schierava uno squadrone con Mick Doohan affiancato da Criville, Okada, Checa, Barros, i fratelli Aoki e Puig. La Yamaha a sua volta schierava Cadalora, Abe e Gibernau mentre la Suzuki era presente con Beattie e Gobert.
Nonostante questo imponente schieramento di forze, ad Assen sul terzo gradino del podio della 500 troveremo Doriano Romboni in sella alla Aprilia bicilindrica (foto di copertina).
L’Aprilia bicilindrica era di 30km/h più lenta delle quattro cilindri; nessuno avrebbe mai ipotizzato un risultato di questa portata.
Ed invece Doriano fece il miracolo sul vecchio circuito di Assen, dove praticamente non esistono veri rettilinei ma le medie sono ugualmente altissime. In effetti solo su quel tipo di circuito si potevano esaltare le caratteristiche di una leggera ma meno potente bicilindrica. Alla fine della stagione l’Aprilia decise di ritirarsi dalla classe 500, nonostante il decimo posto di Romboni nella classifica finale.