Il 1993 inizia con una notizia bomba ed una smentita ancor più esplosiva: Kanemoto convince Eddie Lawson a rientrare nel mondiale in sella ad una Honda ma la IRTA gli rifiuta l’iscrizione dichiarando che la “granding list” è ormai chiusa; l’ottusaggine burocratica fa perdere una grande occasione di interesse al motomondiale.
Si registra l’ennesimo rientro di Freddie Spencer con la Yamaha France che purtroppo non avrà miglior esito dei precedenti.
Dopo i motori “ big bang” la Honda introduce l’iniezione elettronica a doppio iniettore.
Al GP di Gran Bretagna, svoltosi il 1° agosto a Donington, Carl Fogarty sostituisce l’infortunato Chandler sulla CAGIVA. Dopo un buon 5° posto in prova, in gara Fogarty andò oltre le aspettative arrivando a lottare per il podio -circostanza che si verificava per la prima volta nella storia agonistica della Cagiva 500- sino a poche curve dalla fine quando gli finì la benzina dovendosi così accontentare del 4° posto. Quella gara mise in risalto le notevoli doti di King Carl capace di andar forte al TT, nell’Endurance ed in pista con moto a 2 tempi e a 4 tempi. Il vincitore della gara fu Luca Cadalora (fu quella la sua prima vittoria in top class) su Yamaha davanti al compagno di squadra Wayne Rainey e a Niall Mackenzie, che portò per la prima volta una ROC Yamaha sul podio.
Al Gran Premio d’Italia, che si svolse il 5 settembre a Misano, all’uscita della curva Misano (all’epoca si girava in senso antiorario) si verificò il grave incidente di Wayne Rainey che pose fine alla sua carriera agonistica. La gara fu vinta da Cadalora, il titolo andrà a Kevin Schwantz con la Suzuki.
Una settimana dopo, il 12 settembre a Laguna Seca, John Kocinsky (foto di copertina) regala la prima vittoria piena alla CAGIVA; nello stesso GP Spencer cadde fratturandosi un polso dando così l’addio definitivo alle competizioni.
Dopo il GP d’Italia, quando mancano due GP alla fine del campionato, la Gilera delusa per gli scarsi risultati si ritira dal Mondiale 250.