Nato a Città del Messico il 14 febbraio 1942, era più giovane di due anni del fratello Pedro (Città del Messico, 18 gennaio 1940 – Norisring, 11 luglio 1971) anche lui pilota.
Ricardo debuttò prima del fratello in Formula 1 risultando all’epoca, all’età di 19 anni e 208 giorni, il più giovane pilota partecipante ad un Gran Premio di Formula1, record poi battuto da Mike Thackwell nel 1980.
I due fratelli inizialmente si dedicarono al ciclismo passando poi alle moto ed infine alle 4 ruote.
Nel 1957 Ricardo, a soli 15 anni, fa il suo debutto internazionale a Riverside alla guida di una Porsche 550 RS con la quale vince la classe fino a 1500 cc.
Nel 1958 i due fratelli decidono di partecipare alla 24 ore di Le Mans ma l’iscrizione di Ricardo viene rifiutata perché all’età di 16 anni venne ritenuto troppo giovane per partecipare ad una gara così impegnativa.
Il debutto in Formula 1 avvenne alla guida di una Ferrari clienti nel Gran Premio d’Italia del 1961; nelle prove si qualificò secondo alle spalle di von Trips che guidava una Ferrari ufficiale e davanti agli altri due piloti della Ferrari, Richie Ginther e Phil Hill; a seguire nomi prestigiosi quali Graham Hill, Baghetti,anche lui con una Ferrari clienti, e Jim Clark.
In gara si alternò al comando con Phill Hill e Richie Ginther fino a quando problemi di alimentazione lo costrinsero al ritiro.
Ricardo si era messo in luce agli occhi della Ferrari gareggiando con le vetture della NART, la squadra americana di Chinetti che gestiva le Ferrari nelle gare USA. Al volante di una 250 TR-59 si era piazzato al secondo posto nella 24 Ore di Le Mans del 1960 in coppia con André Pilette diventando il più giovane a salire sul podio nella gara francese mentre l’anno successivo fu terzo alla 12 Ore di Sebring e secondo alla 3 Ore di Daytona.
Nel 1962 diventò pilota ufficiale della Ferrari ma pagò la scarsa competitività della monoposto di Maranello; dopo aver chiuso al secondo posto il Gran Premio di PAU non inserito nel calendario del Mondiale, arriva quarto al Gran Premio del Belgio diventando così il più giovane pilota a punti iridati, record che sarà battuto da Jenson Button nel 2000.
Andò meglio nelle gare di durata, vincendo la Targa Florio e la 1000 Chilometri di Parigi.
Alla fine del 1962 volle partecipare alla prima edizione del Gran Premio del Messico, non valida per il Mondiale, a cui la Ferrari non si era iscritta. Ricardo riuscì ad ottenere il volante di una Lotus del team di Rob Walker. Il 1° novembre, durante le prove, fu tradito dalla voglia d’imporsi davanti al suo pubblico: un’uscita di pista alla curva sopraelevata Peraltada gli fu fatale.
Il fratello Pedro, colpito dalla morte di Ricardo, inizialmente decise di lasciare le corse, ma ci ripenserà.
Purtroppo l’11 Luglio 1971, durante una gara Interserie al Norisring, ebbe anche lui un incidente mortale. Pedro Rodriguez muore a soli 31 anni; nel suo palmarés due vittorie in Formula 1, in Sud Africa nel 1967 e in Belgio (Spa) nel 1970.
La federazione messicana decise di rendere omaggio ai fratelli Rodriguez intitolando “Hermanos Rodriguez “ il Circuito Magdalena Mixucha.