E’ l’anno dello storico passaggio di Giacomo Agostini dalla MV Agusta alla Yamaha dove eredita le moto dello sfortunato Saarinen.
Viene chiamato a sostituirlo Gianfranco Bonera che a sua volta viene sostituito in HD-Aermacchi da Walter Villa che si aggiudicherà il titolo della 250.
Phil Read si aggiudica il suo secondo titolo mondiale della 500 con la MV Agusta, il diciassettesimo consecutivo ma anche l’ultimo per la casa di Cascina Costa. Di quel campionato ricordiamo l’episodio del Nazioni, disputato sul circuito di Imola, in cui Agostini fu costretto a cedere la vittoria a Bonera a causa dell’esaurimento della benzina.
In compenso Ago riuscì a conquistare il titolo della 350.
Kent Andersson bissò il titolo del 1973 con la Yamaha 125 mentre il titolo della 50 andò ad Henk van Kessel su Kreidler.
Al Tourist Trophy, ormai escluso di fatto dal calendario del motomondiale, parteciparono prevalentemente piloti locali; al Gran Premio di Germania, boicottato da quasi tutti i top rider per la sua pericolosità, presero il via solo 7 piloti privati tedeschi di secondo piano e di questi solo 4 tagliarono i il traguardo.
Due novità nella classe 250:
al Gran Premio delle Nazioni lo specialista delle piccole cilindrate Angel Nieto (13 titoli mondiali tra 50 e 125) fa la prima delle sue sporadiche incursioni in una classe intermedia in sella ad una Derbi 250. La sua gara si concluse con un ritiro;
- ad Assen debutta un promettente pilota americano che farà parlare di sé: Kenny Roberts.
Un breve accenno agli avvenimenti di quell’anno in Formula1:
- Emerson Fittipaldi si laurea per la seconda volta Campione del Mondo; dopo il titolo conquistato con la Lotus quest’anno vince alla guida della McLaren M23;
- La McLaren conquista il suo primo titolo costruttori;
- Fittipaldi, che ha lasciato la Lotus, trova come compagni di squadra Hulme ed Hailwood;
- In Ferrari torna Clay Regazzoni che aveva fatto parte del team di Maranello dal 1970 al 1972 ; con lui arriva un pilota austriaco che farà parlare molto di sé, Niki Lauda;
- Il titolo fu deciso solo all’ultimo appuntamento, il quindicesimo ovvero il Gran Premio degli Stati Uniti; alla partenza si presentavano a pari punti (52), dopo 14 gare con sette vincitori diversi, il ferrarista Clay Regazzoni con la 312 B3 ed Emerson Fittipaldi con la McLaren M23; purtroppo durante le prove il team Ferrari aveva modificato radicalmente l’assetto delle macchine. La gara finì con Clay 11° a quattro giri dal vincitore Carlos Reuteman su Brabham e Lauda ritirato per problemi di tenuta di strada. Emerson Fittipaldi conquistava così il suo secondo titolo mondiale, pur giungendo solo 4°. La disfatta della Ferrari fu aggravata anche da beghe interne al team, che alternava il muletto assegnandolo di volta in volta allo svizzero e al suo compagno di squadra Niki Lauda. Purtroppo quel Gran Premio è ricordato anche per il tragico incidente mortale del pilota Helmuth Koinigg che, alla guida della sua Surtees, impattò contro le barriere ad una velocità relativamente bassa, ma la prima lama non cedette e decapitò lo sfortunato pilota austriaco. La gara non venne interrotta e il corpo di Koinigg venne coperto con un semplice telo bianco.