A partire da quell’anno il Tourist Trophy venne escluso dal calendario del Motomondiale a causa della eccessiva pericolosità del tracciato e venne sostituito dal Gran Premio di Gran Bretagna che si svolse il 14 agosto sul circuito di Silverstone. In agenda quattro classi: 125, 250, 350 e 500, esclusa quindi la 50.
Nella classe 500 vinse Pat Hennen con la Suzuki. In quella gara si classificò nono, ad un giro da Hennen, Giacomo Agostini alla sua ultima gara iridata dato che al termine della stagione annuncerà il ritiro dalle competizioni motociclistiche. Dopo un breve intermezzo poco felice con le 4 ruote lo rivedremo sui circuiti del Motomondiale nelle vesti di team manager.
Doppietta di Kork Ballington nelle classi intermedie (250/350) con la Yamaha; nella 125 si affermò Pierluigi Conforti con la Morbidelli.
I titoli di quell’anno andarono ad Angel Nieto che con la Bultaco 50 conquistò il suo ottavo titolo; Pier Paolo Bianchi con la Morbidelli 125; Mario Lega con la Morbidelli 250; Takazumi Katayama (foto di copertina) con la insolita Yamaha 350 tre cilindri ed infine Barry Sheene con la Suzuki 500.
Con la vittoria nelle categorie 50, 125, 250, 350 e 500 la Michelin conquistò il grande slam.
Per “indennizzare” il TT della perdita dello status di prova del Mondiale, la FIM istituisce un nuovo campionato, la Formula TT per moto derivate dalla serie con ampie possibilità di elaborazione, da svolgersi in prova unica sul Mountain Circuit dell’isola di Man.
La Formula TT era suddivisa in tre classi: Formula 1 (4 tempi con cilindrata da 600 a 1000cc oppure 2 tempi 350 a 500cc); Formula 2 (moto a 4 tempi da 401 a 600cc oppure a 2 tempi da 251 a 350cc); Formula 3 (moto a 4 tempi da 201 a 400cc oppure a 2 tempi da 126 a 250cc). Fu un trionfo per la Honda che si affermò in tutte le classi ed in particolare nella F1 dove vinse con Phil Read.
Ma la Formula TT non fu l’unica novità del 1977.
Quell’anno venne inclusa ufficialmente nel Campionato del Mondo la Formula 750 per moto fino a 750cc con motore a 2 o 4 tempi; le gare di questa categoria venivano disputate con un calendario diverso dai Gran Premi tradizionali e non sempre sugli stessi circuiti.
Prima di essere promossa al rango mondiale la Formula era stata istituita come trofeo sperimentale già dal 1973; nelle intenzioni della F.I.M. c’era la volontà di adeguare la cilindrata massima delle moto da gran premio alle nuove tendenze del mercato che, dai primi anni ’70 si indirizzava verso moto di 750cc cm³ e, soprattutto, di tentare l’unificazione delle gare del motomondiale con le gare che si svolgevano negli Stati Uniti.
Ma poi, giunto il momento di decidere quale classe mantenere tra la 750 e la 500, per motivi vari i costruttori e la FIM decisero di mantenere la vecchia classe 500, sopprimendo la Formula 750, al termine della stagione 1979.
Il primo titolo della storia andò a Steve Baker che risultò così il primo pilota statunitense a conquistare un titolo iridato.
Un breve e sintetico accenno agli avvenimenti di quell’anno in Formula1:
- Lauda conquista il suo secondo titolo mondiale e si separa dalla Ferrari;
- La Renault rivoluziona il mondo della massima categoria introducendo la tecnologia della sovralimentazione mediante turbocompressore;
- La Michelin esordisce in Formula 1 “calzando” le monoposto Renault;
- Arturo Merzario allestisce un proprio team.