Remo Venturi viene ricordato come un pilota di ottimo livello eppure il suo palmarès sembrerebbe non testimoniare meriti sportivi particolari. Questo perché oggi siamo abituati a valutare un pilota in base al numero dei campionati mondiali vinti.
Non era così negli anni ’50 e ’60 perché le case nazionali maggiormente impegnate nelle competizioni, come Benelli, Bianchi, Ducati, Gilera, Mondial, Moto Guzzi e MV Agusta, non partecipavano esclusivamente al Campionato Mondiale (peraltro basato su pochissimi GP) ma anche ad altre importanti competizioni come il Campionato Nazionale, le Gare in salita, le Manifestazioni Internazionali come la Mototemporada Romagnola e alle Gare di gran fondo come il Motogiro e la Milano-Taranto.
Alcune addirittura “emigravano” verso la Spagna o i paesi del Sud America dove i nostri costruttori avevano grossi interessi economici, che spesso si concretizzavano con insediamenti industriali.
Altri costruttori (cosiddetti minori) come Aermacchi, Demm, Laverda, Morini, Parilla, non partecipavano con continuità al Motomondiale, o non vi partecipavano affatto, ma erano sempre ben presenti alle altre manifestazioni.
Spesso, alcune di queste case, erano impegnate in maniera più o meno ufficiale anche nel Campionato Juniores che si disputava con moto derivate dalla serie.
Completiamo questo panorama ricordando che i regolamenti dell’epoca contemplavano molte classi di cilindrata, dalla 75 alla 500, e molte categorie (Gran Prix, Sport, Formula2, Formula 3 e Derivate di serie).
Molti piloti quindi venivano ingaggiati per partecipare a tutte queste altre manifestazioni e sporadicamente, come premio ai loro risultati, venivano iscritti a qualche gara del Mondiale; essendo quasi tutti piloti italiani, sfruttavano la loro wild card (come diremmo oggi) quasi sempre al GP delle Nazioni a Monza.
Remo Venturi si distingue in questa categoria di piloti per essere stato l’unico ad aver ottenuto la vittoria assoluta sia alla Milano Taranto (1954 Mondial) sia al Motogiro d’Italia (1957 MV Agusta).
Nato a Spoleto il 21 Aprile 1927, dopo qualche esperienza nel ciclismo nel 1950 passò al motociclismo dove ha gareggiato per 16 anni.
Nel 1954, nella classica Milano – Taranto, ottenne il primo posto assoluto con la Mondial 175 Competizione, alla media di quasi 97 Kmh. Successivamente passò alla guida della MV Agusta nelle classi 125, 250 e 500.
Nel 1957, come abbiamo ricordato, vinse il Motogiro d’Italia con la MV 175 di Formula 2 alla media di 105,121 km/h.
Nel 1963 passò sotto i colori della Bianchi che gli affidò la guida delle bicilindriche 350 e 500 progettate da Lino Tonti con le quali riuscì a conquistare qualche podio sia nel 1963 che nel 1964, anno in cui vinse a Modena e a Riccione.
Nel 1966 lo troviamo alla guida di una ringiovanita Gilera 500/4 avendo come avversari più prestigiosi Agostini e la sua MV tre cilindri. Ricordiamo la vittoria nella gara di Riccione, disputata il 3 aprile, dove regalò alla Gilera l’ultima vittoria della 500 quattro cilindri, battendo Giacomo Agostini.
Tra i risultati di maggior prestigio nel Motomondiale ricordiamo la vittoria al GP d’Olanda del 1960 in sella alla MV 500, il 3°posto in classifica generale del 1955 con la MV Agusta 125 dietro Ubbiali e Taveri, ed i due secondi posti in classifica generale, nel 1959 e nel 1960, con la MV Agusta 500 alle spalle di John Surtees.