In occasione del 4×4 Fest di Carrara, abbiamo guidato per una prova di primo contatto la nuova Suzuki Jimny 2018, una vettura che ha fatto la storia del 4×4. Pensate che già nel 1970 la prima Jimny (LJ10), rappresentava il primo modello prodotto in serie compatto e irrefrenabile della casa giapponese.
Il modello LJ10 ed a seguire LJ20 del 1972, oltre a vantare grandi doti meccaniche, proponevano un design semplice ed immutabile nel tempo. Un evergreen puro, dallo stile unico da non dover abbandonare mai.
Ed è proprio per questo, che la nuova Suzuki Jimny 2018, ritorna alle origini. La terza generazione si presentò nel 1998 con linee più arrotondate, mentre la quarta generazione ripropone fedelmente alcuni elementi che hanno reso questo suzukino vincente per oltre 50 anni.
ESTERNI/INTERNI
La carrozzeria è squadrata è dona una maggior percezione degli spazi. Il cofano è piatto per dare la massima visibilità. Si intuisce subito che i designer della nuova Jimny si sono ispirati alla prima generazione, ma allo stesso tempo hanno ottimizzato ed evoluto il progetto a favore di una migliore guidabilità.
Fari circolari e indicatori di direzione separati, griglia frontale con aperture verticali, fessure orizzontali alla base dei montanti e gruppi ottici posteriori raccolti e orizzontali sono la conferma di un’eredità diretta dei modelli precedenti.
Otto sono i colori disponibili tra cui l’esclusivo “Giallo Kinetic e il “Verde Amazzonia”. E per completare cerchi in lega scuri da 15 pollici per un aspetto da off-road duro e puro.
Anche gli interni sono ispirati alle versioni precedenti con elementi squadrati e circolari. Colpisce per quanto sia semplice, pratica ed essenziale la plancia comandi. Una caratteristica importante e fondamentale durante i percorsi su fuoristrada avanzato, in quanto qualsiasi elemento superfluo ed eccessivo potrebbe solo distrarre il conducente.
Molti comandi sono in verticale, così come la console centrale che aiutano a far percepire l’inclinazione dell’auto sui percorsi di montagna.
I materiali interni al tatto sono duri, il pannello strumenti e tutta l’area circostante è formata da una superficie ruvida, antigraffio e antimacchia.
La tecnologia a bordo non manca, anzi, il volante offre le stesse funzionalità della nuova Suzuki Swift, il quadro strumenti è completo come quello della S-Cross ed il sistema infotainment vanta un Display Touch da 7’ pollici con funzionalità di Multimediale, di Navigazione, Bluetooth® e connettività multistandard (Carplay, Android auto, Mirror Link).
MOTORI/DOTAZIONI
Il Motore è un 1.5 litri (1.462 cc) da 102 cavalli calcolati a 6000 giri, mentre la coppia massima è di 130 Nm a 4000 giri. Disponibile sia col cambio manuale a 5 rapporti che col cambio automatico da 4 rapporti.
Nonostante la cilindrata maggiore, ha dimensioni complessive compatte rispetto al precedente propulsore 1,3l, con una riduzione del peso del 15%. Ridurre il peso per la casa di Hamamatsu è una prerogativa importante da sempre.
Quattro sono gli elementi fondamentali che rendono la nuova Jimny un’arma vincente sul fuoristrada:
- Telaio a traliccio che consente di ottenere angoli caratteristici estremi
- Motore longitudinale, con benefici sulla distribuzione dei pesi e sul raggio di sterzata
- Sospensioni ad assale rigido a tre vincoli di ancoraggio e molle elicoidali
- Trasmissione 4WD ALLGRIP PRO, con marce ridotte, per prestazioni elevate
Ad esempio, quando una ruota è spinta verso l’alto da un ostacolo, le sospensioni ad assali rigidi permettono alla ruota opposta di essere premuta verso il basso, fornendo così un livello di grip più elevato su terreni irregolari. L’architettura è presente su entrambi gli assali.
Non solo meccanica ma tanta è la tecnologia disponibile:
- Sistema “attentofrena”, nel momento in cui rileva una potenziale collisione l’auto può, a seconda della situazione, allertare il pilota, renderne più incisiva la frenata o frenare autonomamente
- Sistema “guidadritto” che aiuta il guidatore a mantenere l’attenzione, evitando involontarie deviazioni dalla corsia di marcia
- Sistema “occhioallimite” (traffic sign recognition) monitora i segnali stradali presenti sulla strada
- Hill hold control che aiuta il guidatore nelle partenze in salita
- Hill descent control che aiuta ad affrontare le discese, anche su fondi scivolosi, nella massima sicurezza
COME VA? LA PROVA AL 4X4
Durante il percorso extraurbano o autostradale, si nota che la Jimny non è nel suo habitat naturale. L’aerodinamica è molto compromessa ed il fruscio del vento ed il rotolamento delle gomme sono alquanto fastidiosi. Anche il volante “fortemente” demoltiplicato, non tollera una guida sportiva, anzi, all’inizio mette pure in difficoltà.
Sui tratti sterrati, invece, la Jimny diventa un carro armato che non conosce ostacoli. Il volante questa volta offre la possibilità di effettuare manovre millimetriche dove è obbligatorio mettere precisamente le ruote nel posto giusto.
La Jimny gode di un ampio angolo di attacco di 37 gradi, di dosso da 28 gradi e di uscita di 49 gradi. Numeri che permettono di superare con disinvoltura i più severi ostacoli o pendenze, senza toccare il fondo o la carrozzeria.
Man mano che il percorso diventa sempre più “hard” arriviamo su in cima sulla cava di Marmo di Carrara.
Lungo il tratto abbiamo saggiato la potenza della trasmissione 4WD ALLGRIP PRO.
Rispetto alla modalità 4H (4WD), la modalità 4L ( 4WD con marce ridotte) riesce a trasferire maggior coppia alle ruote, per una trazione migliore.
Quando due ruote diagonalmente opposte perdono trazione… il sistema di controllo di trazione LSD frena automaticamente le ruote che stanno slittando per redistribuire la coppia alle altre due, permettendo così al veicolo di riguadagnare trazione.
Tutto questo ha permesso di affrontare senza alcuna esitazioni alcuni tratti davvero difficili. Importante è stato mantenere un gas costante lungo le salite estremamente ripide. Da notare che abbiamo avuto un buon grip in alcuni punti anche con la sola trazione 2WD.
La Jimny con le marce ridotte è risultata davvero inarrestabile. Certo, non nascondiamo che a bordo del suzukino si balla e non poco. Considerando che i vari dislivelli, però, in qualche modo devono pur essere assorbiti dalle sospensioni.
La Jimny non è un’auto adatta ai lunghi viaggi, anche i consumi sono più consoni ai percorsi di medio/breve raggio. In ogni caso, pur non avendo mai risparmiato sull’acceleratore, il consumo medio calcolato si è attestato sui 12,9 km/l che tutto sommato è un buon risultato.
IN CONCLUSIONE
La Jimny non ha bisogno di molta potenza, la sua forza è l’agilità. Infatti, è una vettura compatta che misura solo 348 cm (escluso ruota di scorta) e pesa all’incirca 1165 kg.
Lo spazio a bordo è sufficiente ma il bagagliaio è inesistente. E’ possibile passare comunque dagli 85 litri disponibili agli 830 litri, abbattendo i sedili posteriori.
La Jimny nel settore del 4×4 è una delle migliori scalatrici, la sua meccanica è sempre stata un punto di riferimento.
Un vero “fuoristradista” non può non avere una Jimny nel proprio garage, così come un vero appassionato di vetture iconiche e dallo stile retrò non può non desiderarla.
Peccato che la Jimny con equipaggiamento standard non abbia del tutto brillato nei test di Euro NCAP.
La nuova Jimny ha un prezzo di listino di 22.500€ col cambio manuale e 24.000€ col cambio automatico, rispettivamente nella versione Top.
Nuova Suzuki Jimny 2018 – Nobody But Jimny
– Test driver: Marco Fossa
– Video: Marco Fossa
– Evento: Nuova Suzuki Jimny al 4x4Fest di Carrara
– Collaborazione: Suzuki Italia